Bötti du Shcöggiu – Venerdì a Cagliari, sabato a Carloforte e domenica a Porto Torres la Baro Drom Orkestar in concerto con le sue ritmiche dell’Est Europa e melodie del Mediterraneo
Arriva in Sardegna una delle realtà più interessanti della world music prodotta in Italia: da venerdì 11 a domenica 13 marzo è in tour nell’Isola con la sua musica gioiosa e allegra, quella delle feste del sud Italia e i matrimoni dell’est Europa, la Baro Drom Orkestar.
Grazie all’organizzazione della compagnia Bötti du Shcöggiu, venerdì (11 marzo) il quartetto toscano – formato da Elena Mirandola (violino ed effetti), Modestino Musico (fisarmonica e synth), Michele Staino (contrabbasso elettrico) e Gabriele Pozzolini (batteria, tamburi a cornice elettronica) – è atteso a Cagliari al Jester club, alle 22.15 (per info e prenotazioni 3494250792).
Sabato (12 marzo) la Baro Drom Orkestar fa tappa nella casa base di Bötti du Shcöggiu, Carloforte, per un concerto (con inizio alle 21.15) in un suggestivo scorcio dell’Isola di San Pietro: Villa Guardia Mori. I posti sono limitati e l’ingresso è solo con prenotazione con il form presente sulla pagina Facebook di Bötti du Shcöggiu: 22 euro per cena e concerto alle ore 19.45. Solo ingresso al concerto a 10 euro dalle ore 20.45. La serata è inserita nel cartellone di Passaggi d’inverno 2022. Sarà attivo un servizio navetta (con rientro alle 24)per chi arriva da fuori e voglia lasciare l’auto a Calasetta.
Domenica (13 marzo) la chiusura del tour a Porto Torres , al Teatro comunale Andrea Parodi alle 20 (ingresso a 5 euro).
Con più di 600 concerti in Europa, tra festival, teatri e club, tre dischi all’attivo – “Nisba” è il loro terzo album dopo “Genau” e “JUG” – la Baro Drom Orkestar è un quartetto nato con la passione per le ritmiche infuocate dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo, che ha negli anni ha sviluppato un proprio linguaggio originale. Nelle nuove composizioni del gruppo si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane, ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche. Un mondo sonoro inedito che non tradisce però l’energia e lo stile che ha sempre contraddistinto la band.