Giovedì 17 marzo alle ore 18 verrà inaugurata la mostra “Homo Homini Lupus”, con Ermenegildo Atzori, Emanuele Boi, Riccardo Camboni, Paolo Decortes, Giuliano Giagheddu, Silvia Mei, Ruben Mureddu, Marco Pautasso, Damiano Rossi e Daniele Serra, a cura di Roberta Vanali.
Adottato dal filosofo Thomas Hobbes e ripreso in seguito da Schopenhauer in riferimento all’egoismo, all’istinto di sopravvivenza e sopraffazione della natura umana, “Homo Homini Lupus”, proverbio del commediografo latino Plauto il cui significato è “l’uomo è lupo per l’uomo” – poiché ognuno vede nel prossimo un potenziale nemico che cerca di danneggiare gli altri usando qualunque strumento volto ad eliminare gli ostacoli al soddisfacimento dei propri desideri -, è il focus attorno al quale hanno riflettuto 10 artisti, con ambiti di provenienza e background differenti, ma con un’inclinazione comune a indagare il lato oscuro dell’esistenza umana.
Ermenegildo Atzori, Emanuele Boi, Riccardo Camboni, Paolo Decortes, Giuliano Giagheddu, Silvia Mei, Ruben Mureddu, Marco Pautasso, Damiano Rossi e Daniele Serra sono stati invitati ad esplorare il drammatico abbrutimento del genere umano attraverso il medium pittorico. La predisposizione al male, la volontà oggettiva di nuocere il prossimo, la cieca e spesso gratuita malvagità che contraddistingue l’attuale epoca.
L’esposizione è visitabile dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 20 no al 3 aprile, ingresso libero.