Cagliari – Truffa ai danni di una donna
Alle volte è davvero molto difficile potersi difendere dalle truffe perché, se talvolta i malfattori possono giovarsi dell’ingenuità di tante persone, in altri casi l’artifizio o il raggiro è talmente abile ed imprevedibile da non potersi evitare.Nel caso di specie abbiamo a che fare con un hacker che è riuscito, tramite qualche diavoleria telematica, ad entrare nella posta elettronica di una signora di Cagliari e comprendere dalla lettura della corrispondenza della donna che la stessa aveva appena acquistato un’autovettura da una nota concessionaria e che la doveva in parte ancora pagare. A questo punto il truffatore riusciva mediante una email malandrina a presentarsi con tanto di carta d’identità di un addetto alla vendita di quella concessionaria (dato acquisito chissà come), così da poter richiedere alla donna l’accredito della somma di euro 6500, quale parziale corrispettivo della compravendita del veicolo. La mail era formalmente ineccepibile, appariva davvero provenire dalla ditta presso la quale la donna aveva compiuto l’acquisto. Quello che non era corretto era l’IBAN su cui poi la vittima avrebbe accreditato il denaro.
Naturalmente in una fase successiva, a seguito di un ulteriore richiesta di pagamento della concessionaria, la donna aveva opposto il fatto di aver già pagato fornendo copia del bonifico alla controparte, la quale però aveva eccepito che quel l’IBAN non era loro. Nel frattempo il truffatore aveva prelevato il denaro dalla carta bancaria ricaricabile che avevo utilizzato per il raggiro e aveva poi chiuso il conto. Egli ben sapeva che prima di scoprire la magagna la vittima avrebbe impiegato del tempo, più di quello necessario per poter prelevare il tutto e sparire. I carabinieri di Sant’Antioco sono comunque giunti a lui attraverso la collaborazione della società bancaria che ha individuato chi fosse l’intestatario della carta su cui il denaro era confluito in quanto all’atto dell’apertura del conto egli aveva fornito i documenti necessari.
L’uomo avrà un processo, l’ennesimo, dato che si tratta di persona già più volte denunciata, ma che la vittima possa recuperare il denaro è davvero molto improbabile perché i truffatori risultano sempre essere nullatenenti, e possiamo immaginare perchè.