Lo spettacolo è un racconto autobiografico molto toccante che pone il pubblico davanti a un intenso e drammatico percorso umano, fatto di una lenta acquisizione del proprio essere in un viaggio lungo tutta la vita di Enzo Giagoni, ex poliziotto, padre due volte, marito, compagno, che ora è Carla, donna consapevole, emancipata dalle catene della società che classifica, categorizza e discrimina.
“Siamo onorati e orgogliosi di portare la storia di Carla ancora una volta oltre l’isola, – commenta Tino Belloni, regista e co-drammaturgo dello spettacolo – con una rappresentazione che intende gettare ponti e abbattere le fobie, le barriere mentali e sociali contro ogni tipo di diversità”. Uno spettacolo che rompe gli schemi anche interpretativi e si affida interamente alla forza del racconto, alla verità e alla potenza delle emozioni, e, non da ultimo, alla bravura di Carla, vera rivelazione come attrice, unica, nuda e vera protagonista sul palco, che rapisce impeccabilmente e senza tregua l’attenzione dello spettatore.
L’appuntamento di Torino è previsto per l’11 marzo alle 21, in via degli Abeti 15, presso il Circolo dei Sardi Sant’Efisio, con l’organizzazione dello stesso Circolo (Info al 340.0652716), e gode del patrocinio della Regione Sardegna, della Fasi (Federazione dei Circoli Sardi) e della Fondazione di Sardegna, che sostengono l’iniziativa anche per le altre date, insieme ad altri patrocinatori quali Eurotarget Viaggi e Sarda Tellus.
Lo spettacolo del 12 marzo, previsto a Nichelino alle ore 16, si terrà presso la Sala Grosa, in via Galimberti Tancredi 3, ed è stato inserito all’interno della manifestazione “Donne e resilienza” organizzata congiuntamente, in connessione con la giornata internazionale della donna, dai Circoli dei Sardi “Gennargentu” di Nichelino e “Quattro mori” di Rivoli (Info [email protected] e [email protected]).
Terzo e ultimo appuntamento a Vercelli, domenica 13 marzo alle ore 17,30, ancora presso un Circolo Culturale sardo, il Giuseppe Dessì di Vercelli (in Corso Giovanni Paolo II, n. 31, Info 0161.1743717). “Il lavoro dei Circoli degli emigrati Sardi – spiega ancora il regista Belloni – è estremamente prezioso. La Sardegna dovrebbe essere riconosciuta come un arcipelago, perché i Circoli dei Sardi sono altrettante piccole isole sarde sparse per il mondo, che si impegnano instancabilmente e gratuitamente per la promozione dell’isola in diversi suoi aspetti, dalla Cultura all’enogastronomia, al turismo, consentendo tra l’altro ad artisti come noi, fortemente penalizzati dall’insularità, di varcare il Tirreno e confrontarci su un orizzonte nazionale ed internazionale. Come i Circoli che ci hanno organizzato questa tournée, che ringraziamo per il loro prezioso lavoro, in particolare nelle figure dei loro Presidenti Rita Murgia, Mario Sechi, Cristina Leone e Bruno Geraci, che hanno fortemente creduto nell’iniziativa e hanno coinvolto mezzo Piemonte“.