Immerso in un bellissimo scenario all’insegna della natura, nel Sulcis Iglesiente si trova la Scuderia Sabiu dell’omonimo proprietario Gianluca Sabiu. La scuderia ospita tanti cavalli e insieme ad essi l’occasione di imparare l’arte dell’equitazione. Qui ci hanno spiegato in cosa consiste l’ippoterapia: non solo benefici fisici e muscolari.
Il maneggio offre la possibilità ai bambini, già durante la loro prima infanzia, di sperimentare questo bellissimo sport, che è più una lezione di vita. Amore e rispetto per i cavalli sono essenziali per chi pratica questa attività. Ma la vera novità è la collaborazione con la psicologa Alessandra Marchesin, con lo scopo di offrire un programma di riabilitazione attraverso il contatto con i cavalli.
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Nicola Trullu, logopedista di 28 anni e allievo della Scuderia Sabiu, collabora in questo progetto. Ha conseguito il diploma nel Corso di Ippoterapia e Riabilitazione Equestre a Milano presso il centro ANIRE (Associazione Italiana Di Riabilitazione Equestre).
Il centro è situato all’interno della Caserma Santa Barbara dove si trova il Reggimento Artiglieria a Cavallo. La collaborazione con ANIRE è iniziata diversi anni fa, quando il Reggimento ha messo a disposizione i propri cavalli.
La terapia
Attraverso lo studio del metodo di riabilitazione globale per mezzo del cavallo, sono state escogitate diverse tecniche di riabilitazione per pazienti di ogni età. Si tratta di un metodo terapeutico globale. Grazie alla pratica di un’attività ludico-sportiva che utilizza come mezzo il cavallo, il paziente viene stimolato mentalmente e fisicamente.
Nicola ha raccontato la sua esperienza, spiegandoci in cosa consiste la terapia: “si tratta di una riabilitazione fisioterapica, psicomotoria e logopedica. Le patologie trattate sono diverse come disturbi muscolari e disturbi del linguaggio, ma anche patologie come il Parkinson.”
E continua: “durante la terapia, vengono svolte attività ritmiche e di respirazione, attività di coordinazione occhio-mano, di orientamento nello spazio. Grazie a tutte queste procedure è possibile intervenire sul controllo psicomotorio e migliorare la percezione del sé del paziente.”
Professionalità e passione, due valori estremamente legati fra loro, che contraddistinguono la Scuderia Sabiu.
Una terapia ad “accesso limitato”
Nicola è molto entusiasta ma ci sono delle difficoltà per coloro che necessitano di questa terapia:
“è una mansione che offre molte soddisfazioni, soprattutto se ami i cavalli e ti piace l’attività di terapia riabilitativa. La nota dolente sta nel fatto che non sia vista come una terapia nonostante lo sia a tutti gli effetti. È assurdo che a livello nazionale non sia una terapia di tipo convenzionabile. Chi ne usufruisce, lo fa per conto proprio a pagamento. Soprattutto in Sardegna, a causa dell’ignoranza, viene visto come un passatempo e non come un’attività terapeutica.
Ciò avviene sia perché non si conoscono i benefici di questa terapia, sia a causa del fatto che, come detto prima, non è convenzionabile. Rientrare nelle spese di questa terapia risulta poco economico. Bisogna considerare i prezzi di mantenimento dei cavalli oppure il loro affitto presso un maneggio. Bisogna poi includere le eventuali spese assistenti. Alla fine in mano resta poco. Come se non bastasse, nella zona del Basso Sulcis sono poche le figure esperte che ricoprono questo ruolo. Molti si improvvisano specialisti senza aver fatto il corso nazionale, magari perché possiedono dei cavalli.”