Michele Orecchioni riconfermato presidente per altri 4 anni. “Porteremo avanti le questioni cruciali del settore”.
Riconfermata per altri quattro anni la presidenza affidata a Michele Orecchioni. La Cia NordSardegna ha concluso il ciclo di assemblee che si sono svolte da Sassari a Olbia, eleggendo anche il suo nuovo direttivo con nuove figure giovani e riconferme.
“I quattro anni di mandato appena trascorso sono stati una crescita sia personale – ha commentato il presidente Orecchioni – che dell’associazione grazie al lavoro di tutti. Voglio ringraziare la giunta e la vicepresidente Eleonora Lotto, perché abbiamo attraversato momenti difficili, di cambiamento e rinnovamento.
Il ringraziamento va anche alla direzione, ora consiglio direttivo, il direttore
provinciale Rossana Piredda e il vice direttore Francesco Uras, e tutti gli operatori che in questi quattro anni hanno dimostrato un eccezionale senso di responsabilità”.
All’ultima assemblea elettiva che si è svolta alla Promocamera di Sassari sabato scorso hanno partecipato il presidente dell’associazione Giovani imprenditori agricoli Stefano Francia, il presidente regionale Francesco Erbì, il direttore regionale Alessandro Vacca, il direttore provinciale Rossana Piredda, il presidente della Promocamera Francesco Carboni e la vicepresidente della Camera di Commercio Maria Amelia Lai. Numerosi gli interventi che hanno fatto emergere le problematiche del momento.
I temi
In questi quattro anni trascorsi stanti i temi affrontati dalla Cia Nord Sardegna.
Crisi del latte ovino del 2019. Abbiamo condannato in maniera ferma e decisa tutte le
manifestazioni violente che hanno inquinato una protesta giusta e lavorato nei vari ambiti
territoriali, portando le istanze degli allevatori in tutti i tavoli di competenza. Questo ci ha permesso di essere presenti nelle discussioni con il Ministero. Il Pecorino Romano sta spuntando dei prezzi notevoli sul mercato internazionale ma a questo non sta seguendo un’adeguata remunerazione del latte all’allevatore.
Cambiamenti climatici.
Il tema dei cambiamenti climatici ha interessato tutte le imprese, passando dalla siccità del 2017 alle alluvioni, alle gelate del 2020 che hanno compromesso gran parte dei vigneti di tutto il territorio provinciale, arrivando poi a questo inverno anomalo.
Crisi sanitaria Covid-19.
A questo si aggiunge una crisi sanitaria senza precedenti con la quale stiamo ancora facendo i conti. Tuttavia ha fatto riscoprire l’importanza del settore primario che però si è adattato rispondendo alle nuove sfide del mercato.
Zootecnia.
Blue tongue, tubercolosi bovina e peste suina. La blue tongue ovina e bovina che nel corso del 2021 si è diffusa in tutta la regione. Sugli ovini vi è stato l’impatto maggiore con la riduzione delle produzioni, compromissione dell’annata e una moria non molto elevata ma comunque impattante. Sul comparto bovino la blu tongue ha di fatto bloccato la movimentazione degli animali. Noi ci siamo adoperati per far riconoscere i ristori al settore ovino e per sbloccare la movimentazione convocando a più riprese assessorato e Ministero, tramite la Cia nazionale, riuscendo ad ottenere sia il riconoscimento da parte dell’assessorato dei danni sulle greggi ovine e sul settore bovino una tempistica certa per la vaccinazione. Sulla Peste suina invece siamo stati i primi a riportare d’attualità il dibattito, grazie al lavoro della vicepresidente Eleonora Lotto e del vicedirettore Francesco Uras che, con la collaborazione dell’Università, hanno tracciato le linee guida per una nuova partenza del settore.
Aumento costo materie prime.
In ordine cronologico, l’ultima emergenza che stiamo affrontando è l’aumento dei costi delle materie prime. La Cia in questo si è fatta promotrice, unitamente alle altre associazioni, di un intervento a carattere regionale per il ristoro dei maggiori costi sostenuti per i costi di produzione.
Collaborazioni.
Possiamo vantare la vicinanza dell’Università di Sassari, del Dipartimento di Agraria, che ha sempre dato massima disponibilità e supporto alle nostre iniziative e sulla consulenza tecnica, abbiamo avviato la collaborazione con lo studio del dottor Ernesto Usai.
I prossimi quattro anni. Il mandato di rappresentanza che si apre per i prossimi quattro anni trae una logica prosecuzione dal lavoro fin qui svolto. Un lavoro in stretta collaborazione con tutti gli organi di rappresentanza.