E’ proprio attorno alla Ride Riccione che il grande evento ha preso forma, si è arricchito di edizione in edizione di nuove idee e nuove iniziative, fino a diventare qualcosa che attrae ogni tipo di praticante lo sport delle due ruote. La maggior parte dei presenti attende l’evento della domenica girando per la città e attendendo il grande momento, quello del via, quello della sfida che contraddistinguerà gran parte della sua domenica.
Partecipare alla Ride Riccione significa difatti immergersi nella storia di uno degli eventi più amati e frequentati in tutta la Romagna, ma non solo. La forza di una simile manifestazione, il motivo per cui si riesce ad andare avanti nonostante tutto e guadagnare anno dopo anno nuovi partecipanti, è proprio la sua capacità di rinnovarsi, di essere fra le più distintive del calendario, sempre nuova e in grado di attirare non solo chi la Ride Riccione non la conosce e la vuole scoprire, ma anche chi è un “aficionado” eppure trae ogni anno nuovi spunti per esserci.
La nuova formula, l’evoluzione delle classifiche
La grande novità di quest’anno della Ride Riccione è la rivoluzione legata alle classifiche. Non più disegnate in base al classico concetto del “chi arriva prima”, ma diventate sommatoria di una serie di tratti cronometrati, ben 5 per il percorso lungo e 3 per il medio.
Una scelta del genere impone un lavoro dietro le quinte non indifferente, soprattutto da parte dei sistemi di cronometraggio, chiamati ad una profonda analisi dei tracciati e a un dispiego di forze e di mezzi importante. Nella passata stagione sono state ben 8 le gare che hanno scelto questa formula, e al fianco delle manifestazioni che hanno sin dall’inizio scelto questa strada ci sono anche grandi classiche amatoriali che si sono “convertite”: basti pensare alla Gran Fondo Stelvio-Santini oppure alla Prosecco Cycling, che ha fatto di questa scelta un marchio di fabbrica dei propri ultimi anni. La formula della manifestazione con tratti cronometrati è molto diffusa, soprattutto in Toscana. Con la Ride Riccione, anche dalla Romagna partirà adesso un importante esempio per poter dare il giusto spazio a qualsiasi aspirazione ciclistica.
Percorsi rinnovati: la parola all’organizzatore
Già ideatore della Ride Riccione Week, Gianfranco Sanchi – nella foto in basso in compagnia del Presidente di ACSI Ciclismo Emiliano Borgna – ha preso in mano le redini dell’evento ridisegnandolo dalle fondamenta. Le novità non sono poche, ma i principi di base sono quelli che restano.
«Abbiamo voluto che la gara rimanesse nel suo sviluppo fedele alla sua tradizione, e che quindi prevedesse il proprio disegno nella Valconca fino all’appuntamento irrinunciabile con il Cippo Pantani, per poi tornare verso Riccione. Abbiamo però lavorato a fondo per fare della manifestazione un evento in grado di accontentare tutti, sia agonisti che semplici cicloamatori, con un unico denominatore: il divertimento assicurato per tutti».
I percorsi della gara saranno due: il lungo, che misura 142 km per 3.200 metri di dislivello, una gara certamente impegnativa nel suo sviluppo, disegnata fra Romagna e Marche raggiungendo anche la Repubblica di San Marino, e il medio di 109 km per 2.100 metri. Quest’ultimo è tra i più lunghi nella categoria, e ripercorre parte della tappa a cronometro del Giro d’Italia 2019. Sullo stesso tracciato saranno impegnate anche le E-bike.
Gianfranco Sanchi nell’illustrarli non manca di sottolineare come impegno e divertimento vadano davvero a braccetto.
«Il percorso lungo è senza dubbio riservato a corridori allenati, presentando la grande asperità del Cippo Pantani: un passaggio molto ricercato che porta a quota 1.400 metri e oltre… pedalando nella leggenda. Ma anche il medio non è da prendere sotto gamba. Noi però vogliamo che la Ride Riccione non sia solo fatica, per questo abbiamo pensato di abbracciare la formula dei tratti cronometrati».
Una scelta che rappresenta per la gara una vera rivoluzione.
«E’ stata una scelta gestionale molto ponderata. In questo modo chi ama l’agonismo avrà ben 5 occasioni per sfidare il cronometro sul lungo, 3 sul medio, ma negli altri tratti potrà anche gustare il paesaggio circostante, recuperare, ma non solo. La nostra è stata una scelta aggregante: nei tratti non cronometrati si può aspettare chi ha scelto di partecipare con noi, in modo da poter partire e arrivare insieme senza per questo dover accantonare le proprie ambizioni agonistiche».
Cambia anche la zona di partenza
«Rimaniamo nel centro della città, ma ci spostiamo in zona Fornace perché avremo a disposizione spazi più ampi a beneficio di tutti i partecipanti e dei loro accompagnatori. D’altronde la Ride Riccione continua a crescere, e noi dobbiamo far sentire a proprio agio tutti coloro che saranno dei nostri domenica 5 giugno, anche perché quella prossima sarà un’edizione davvero importante».
La diversa situazione sanitaria con il venir meno di molte restrizioni consente allo staff organizzativo di potersi esprimere a pieno regime.
«Teniamo molto alla parte delle premiazioni, sarà il fulcro di un Ride Party finale all’insegna del divertimento assoluto. Non guarderemo solo alle classifiche, ma cercheremo davvero di fare qualcosa in più. Verrà premiato colui che arriva da più lontano, uno spazio particolare avrà l’ultimo arrivato al traguardo, ma anche una classifica speciale sarà prevista per le coppie: fidanzati, sposati, compagni che saranno partiti e arrivati pedalando insieme. Poi ci saranno i gruppi, una speciale classifica per tutti coloro che classificheranno più ciclisti della stessa società nello spazio di 30″. Le idee sono tantissime, dovete solamente seguirci, e vedrete che non ve ne pentirete».