Codici: al fianco dell’Antitrust nelle verifiche, esposto in Procura sul caro carburante
L’associazione Codici è pronta a fare la sua parte nell’azione trasparenza avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul caro carburante. Un supporto per contribuire a fare chiarezza sugli aumenti dei prezzi, non sempre corretti, come dimostra quanto accaduto a Modena nei giorni scorsi.
“Condividiamo l’iniziativa che l’Antitrust ha deciso di avviare – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, il momento è caotico ed è giusto fare chiarezza sui motivi degli aumenti. Troppo spesso si verificano delle speculazioni, che ricadono sui consumatori. È bene, quindi, appurare la regolarità della situazione”.
L’Autorità ha chiesto informazioni alle maggiori compagnie petrolifere, avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza, per approfondire le ragioni degli aumenti e, nel caso, valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all’ipotesi di un’eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza. A dimostrare che non tutto avviene regolarmente c’è l’intervento eseguito nei giorni scorsi a Modena dalla Polizia Locale, che ha portato ad una sanzione complessiva di oltre 6mila euro. Nell’ambito di controlli a campione su 35 dei 71 distributori cittadini, il Nucleo Antievasione Tributi ha scoperto che 6 impianti applicavano ai clienti un prezzo del carburante più alto di quello dichiarato al Ministero dello Sviluppo Economico, violando la normativa sulla trasparenza. Il prezzo offerto realmente alla pompa risultava più alto di quello trasmesso al Ministero. In tre impianti la terza cifra decimale dei tabelloni dei prezzi collocati a margine della strada e visibili dagli automobilisti era oscurata con nastro adesivo nero. Sulla vicenda l’associazione Codici ha predisposto un esposto in Procura.
“Bene i controlli della Polizia Locale – dichiara Giacomelli –, questi interventi sono molto importanti, perché permettono di tutelare i consumatori. Cogliamo l’occasione per invitare a verificare che il prezzo riportato sui cartelloni corrisponda a quello che compare sul display del distributore. Se i conti non tornano, è giusto segnalare”.