Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, camminatrice della pace, è arrivata a piedi a Morano Calabro. Sta attraversando i borghi meravigliosi della Via Regia delle Calabrie.
Sabato 2 Aprile a Castrovillari – ore 11 – sarà accolta dalla comunità!
Nicolò De Bartolo ( sindaco di Morano Calabro): “Siamo onorati di far parte del cammino di pace che Vienna Cammarota guida ambientale, validissima escursionista e ambasciatrice di Archeoclub ha intenso intraprendere tra strade borghi e terre della Strada Regia delle Calabrie. La pace e l’accoglienza sono valori condivisi nel nostro borgo, uno dei più belli d’Italia denominato “il presepe del Pollino””.
Vienna Cammarota: “Ben 30 Km sotto la pioggia ma comprendo perché Morano è indicato come il Presepe del Pollino, per la sua caratteristica e bellezza. Oggi ho attraversato
La Via Regia delle Calabrie è la sintesi in grado di valorizzare Patrimonio Naturalistico e Patrimonio Storico divenendo Patrimonio Culturale dell’Italia!
Nel link – video tappe salienti del cammino di Vienna sulla Via Regia, video di questa sera a Morano Calabro e immagini del Lazzaretto Nuovo di Venezia dal quale partirà per Pechino https://wetransfer.com/downloads/ef1324fec4ec09c21b3a6655a552934920220331192416/6538946e3b9ef7eeeb32312252c2785120220331193601/a31716
“Siamo onorati di far parte del cammino di pace che Vienna Cammarota guida ambientale, validissima escursionista e ambasciatrice di Archeoclub ha intenso intraprendere tra strade borghi e terre della Strada Regia delle Calabrie. La pace e l’accoglienza sono valori condivisi nel nostro borgo, uno dei più belli d’Italia denominato “il presepe del Pollino” dove arte, cultura, paesaggi mozzafiato s’intrecciano in proficue relazioni umane.
In questo particolare momento che stiamo vivendo è importante promuovere attività di questo tipo che ridanno speranza di pace ed aiutano la sensibilizzazione della popolazione. Nella sua pur breve permanenza cercheremo di rinfrescare temi quali l’integrazione sociale e l’accoglienza, nelle scuole e alla presenza dei cittadini ucraini ospitati nel borgo.
Riteniamo essenziale lanciare anche da queste latitudine un forte grido che miri a progetti di pace, condanni le guerre e abbatta l’orgoglio dei violenti, per questo auguriamo un buon cammino a Vienna che a 72 anni ci dona un concreto esempio di forza dicendomi che effettivamente volere è potere”. Lo ha affermato Nicolò De Bartolo sindaco di Morano Calabro, provincia di Cosenza.
Vienna Cammarota è in Calabria! Esattamente a Morano Calabro.
“Ho percorso circa 30 Km sotto la pioggia ma il posto è davvero bello. Morano viene definito il “Presepe del Pollino” ed ho compreso il perché. Morano, infatti è inserito nei borghi più belli d’Italia. Ed è davvero emozionante passeggiare per il centro storico di questo borgo abitato da 5000 abitanti. Vicoli, archi, piazzette, scalinate e casette bianche. Qui Escher, grande incisore olandese visitò Morano Calabro nel 1930 – ha dichiarato Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice di Acheoclub D’Italia – e ne rimase al punto da realizzarne una rappresentazione originale con paese e natura circostanti raffigurati alla rovescia, come in uno specchio.
L’edificio più suggestivo è il Castello normanno-svevo, una sorta di Maschio Angioino nel cuore del borgo calabrese. Il Castello risale al 1064. Oggi sono stata accolta dall’Amministrazione Comunale e sto percorrendo i vicoletti di questo splendido borgo. Domani con ogni probabilità anche a Morano incontrerò gli studenti. Poi Sabato 2 Aprile alle ore 9 partirò per raggiungere a piedi Castrovillari”.
Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia sta dunque attraversando numerosi borghi che si trovano sulla Via Regia delle Calabrie. Vienna è partita il 26 Marzo da Serre, in provincia di Salerno ed ha attraversato: Postiglione (Sa), Sicignano degli Alburni (Sa), Petina (Sa), Auletta (Sa), Pertosa (Sa), Polla (Sa), Atena Lucana (Sa), Sala Consilina (Sa), Padula (Sa), Montesano (Sa), Casalbuono (SA).
Domenica pomeriggio Vienna ha iniziato ad attraversare la Basilicata con i borghi di Lagonegro (Pz), Rivello (Pz), Nemoli (Pz), poi ha attraversato anche Lauria, Castelluccio Superiore e si è fermata a Castelluccio Inferiore. Vienna Cammarota che sta camminando con le bandiere dell’Ucraina e dell’Italia, oggi ha attraversato Laino Borgo (Pz), poi Rotonda (Pz) ed arrivata a Morano Calabro. Sabato 2 Aprile alle ore 11, concluderà il cammino nel centro di Castrovillari.
Siamo dinanzi ad uno dei tratti più interessanti della Via Regia dell’ ‘800.
“La tratta postale che introduce nel territorio calabro è sicuramente una delle più interessanti dal punto di vista storico e paesaggistico dell’intero cammino da Napoli a Reggio Calabria. I luoghi attraversati offrono uno scenario naturale ricco di suggestione e fascino, in un contesto ambientale fra i più belli e autentici del meridione italiano, ma che, proprio per la particolare posizione a cavallo dei valichi tra Basilicata e Calabria – ha dichiarato Luca Esposito, architetto, storico della Cartografia del Regno di Napoli, delegato Archeoclub D’Italia al Programma di Riqualificazione dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie ed autore dello studio: La Strada Regia delle Calabrie. Ricostruzione storico-cartografica dell’itinerario postale tra fine Settecento e inizio Ottocento, da Napoli a Castrovillari – in passato è stato spesso teatro di violenti scontri militari e azioni di guerriglia tra bande brigantesche e forze regolari.
La Valle di S. Martino, l’altopiano di Campotenese e la Dirupata di Morano sono alcuni dei luoghi attraversati dalla Consolare, che legano il loro nome a numerosi episodi storici succedutisi fino ai primi decenni di vita del Regno d’Italia, vale a dire fino a quando questa strada ha avuto una notevole valenza strategico-militare, prima che il suo percorso fosse dirottato su Laino e Mormanno e che le moderne esigenze di viabilità rendessero necessarie tutte le modifiche che hanno portato, anno dopo anno, al quasi totale abbandono dell’antico tracciato.
Ma la strada da Rotonda a Castrovillari si segnala anche per essere la più lunga tratta postale fin qui incontrata da Napoli. Con le sue circa 16 miglia napoletane, attraversando luoghi aspri e desolati, era certamente uno dei tratti più duri e impegnativi, come si legge nelle numerose testimonianze dei viaggiatori dell’epoca. Il perché di una lunghezza così superiore rispetto alle canoniche 10 miglia, è probabilmente dovuto sia all’assenza di qualsiasi luogo preposto alla sosta tra i paesi di Rotonda e Morano Calabro, distanti tra loro circa 12 miglia, sia alla progressiva importanza, politica e militare, che il paese di Castrovillari (posto 4 miglia dopo Morano) andò a esercitare a partire dalla fine del Settecento e ancor più all’inizio dell’Ottocento, sotto l’impulso francese, divenendo capoluogo del Distretto omonimo.
Fino a quella data, infatti, era proprio il paese di Morano Calabro a fungere da sede della stazione di posta e del cambio dei cavalli. E’ un territorio di notevole importanza. Nel 1768, infatti, risulta già essere costruito il ponte del Carbonaro (1 km ad ovest di Morano) ed è probabile che in quel periodo parte della strada fosse già agibile . Ed è in questo territorio da Rotonda a Castrovillari che si riscontrano testimonianze delle tratte postali ottocentesche che si incrociano con la Consolare Romana Via Popilia risalente a 2133 anni fa.
Dunque ponti, tracciati ma anche stazioni postali e Chiese. Come la Chiesa madre di S. Maria Vergine edificata a partire dalla prima metà del Settecento sui resti di un’antica cappella di origini medievali. Ad esempio a Rotonda la strada si restringe attraversando due file di case di origine sette-ottocentesca, alcune con interessanti portali in bugnato ed i soliti loggiati ad archi, molto frequenti nell’architettura della Basilicata meridionale.
L’ultimo di questi palazzi, il più austero ed elegante, si trova alla fine della pavimentazione lastricata del corso, sulla sinistra, all’altezza della confluenza con via Regina Margherita. Si tratta di Palazzo Tancredi (14B), antica dimora nobiliare appartenuta alla famiglia Fasanelli, feudatari della zona, divenuto famoso perché ospitò Giuseppe Garibaldi la notte del 2 settembre 1860, come testimonia la lapide in marmo affissa di fianco al portone principale. All’altezza del civico 98 si nota una targa su un caseggiato a mano destra, datata 1861, che indica Rotonda capoluogo di Circondario nel Distretto di Lagonegro.
Superato il borgo di Rotonda, il percorso che è anche quello seguito oggi da Vienna Cammarota, procede in salita verso le alture che segnano il confine tra Basilicata e Calabria, raggiungendo dopo circa un chilometro il Santuario di S. Maria della Consolazione, una considerevole costruzione con pianta a ferro di cavallo, iniziata nel 1558 nel luogo in cui sorgeva una primitiva cappella di origini medievali e terminata nel 1574 come riporta l’incisione sul bel portale in pietra della chiesa.
Nelle adiacenze sorsero ampi locali utilizzati come ospedale e ospizio dei viandanti che transitavano lungo la via delle Calabrie. Nel suo interno è conservata una pregevole statua marmorea della Madonna che riporta la data del 1512, probabilmente recuperata dalla cappella preesistente, ed a cui è legato un interessante episodio di cronaca avvenuto negli anni ’70.
L’edificio è stato per secoli un importante punto di riferimento per tutto il territorio intorno al Pollino. Lungo il suo cammino di oggi, Vienna ha attraversato il Ponte del Cornuto sul torrente Serico, storicamente ricordato come il luogo di confine tra Basilicata e Calabria (in realtà oggi il confine vero e proprio tra le due regioni si trova dopo la valle di S. Martino, all’ingresso dell’altopiano di Campotenese). Il termine “Cornuto” è certamente molto singolare e probabilmente deriva dall’antico nome del torrente sul quale il ponte è stato costruito. Il tratto che va da Rotonda a Castrovillari è uno dei più belli della Via Regia delle Calabrie”.