Un documento di valori condivisi ma, contestualmente, anche uno strumento operativo per avviare azioni comuni sul fronte dell’accoglienza, dell’utilizzo dei beni comuni e della sostenibilità, del rispetto dei diritti umani, della parità di genere e della libertà di informazione.
Il progetto è stato ideato dall’associazione “Un’altra storia” fondata da Rita Borsellino, in collaborazione con la Città metropolitana di Palermo, il “Forum italo tunisino” e l’Associazione internazionale “Agorà degli abitanti della terra”.
La Sardegna è stata ampiamente rappresentata sia durante tutta la fase del lavoro dei gruppi tematici, sia nella stesura della Convenzione e lo sarà anche a Palermo in occasione dell’evento, grazie al contributo della Fondazione di Sardegna.
Parteciperanno alla cerimonia del 19 marzo, sottoscrivendo la Convenzione: Claudio Conti dell’Associazione Laboratorio Musicale HumaniorA; Salvatore Corveddu, ex dirigente della Cgil; Antonio Diana, Sindaco di Stintino; Marilina Fogarizzu, dell’ASD IOLAOS Sassari; Gerolama Maddau, Presidente dell’Associazione Il Tempo della Memoria; Attilio Mastino, Direttore della Scuola Archeologica di Cartagine, già Rettore dell’Università di Sassari; Rosario Musmeci, educatore, scrittore e rappresentante dell’APS Camperisti Torres; Maria Adelaide Novembre, dell’ASD In Sardegna: Sport, Cultura e Territorio; Lavinia Rosa dell’Associazione Ponti non muri; Salvatore Rubino, Docente Universitario, Presidente del Centro Studi sulla Civiltà del Mare; Benedetto Sechi, Presidente del FLAG Nord Sardegna; Esmeralda Ughi, Direttrice del Museo della Tonnara di Stintino; si collegherà da Cagliari Salvatore Cherchi, Presidente dell’ISPROM.
Attorno all’idea guida si sono ritrovati Enti ed Istituzioni Locali, Comunità religiose, personalità della cultura e numerosi Enti del Terzo Settore e dell’Associazionismo di venti Paesi: Albania, Algeria, Bosnia, Egitto, Francia, Grecia, Kurdistan, Iraq, Israele, Libano, Libia, Macedonia, Malta, Marocco, Palestina, Siria, Spagna, Tunisia, Turchia, Italia.
La firma della Convenzione dei diritti del Mediterraneo rappresenta un nuovo passo importante per la costruzione di un Mediterraneo di Pace, in un momento di grandi tensioni internazionali.
Teatro della firma della Convenzione il 19 marzo a partire dalle ore 9, sarà il Cinema De Seta all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa. Un incontro aperto alla stampa, durante il quale tutti i firmatari avranno modo di intervenire presentandosi brevemente. La Convenzione tradotta in tre lingue – inglese, francese ed arabo – sarà firmata dai primi ottanta sottoscrittori per essere poi diffusa anche ad altre organizzazioni, alcune delle quali hanno già manifestato grande interesse.
“Riscoprire la Mediterraneità – sottolinea Alfio Foti coordinatore di “Un’altra storia” – cioè la capacità di interazione e scambio, cooperazione e solidarietà è oggi, più che mai una priorità. Significa tutelare i diritti di ogni soggettività e di ogni popolo in un contesto di pace e ridare centralità ai Beni Comuni garantendone la proprietà collettiva”.