Di esempi se ne potrebbero far molti, dal recupero del famoso anno 2013 di cui solo oggi qualcuno sembra accorgersi mentre l’UGL più volte lo ha richiesto, all’edilizia scolastica, agli stipendi ultimi in Europa e all’adeguamento degli stessi all’inflazione, al rinnovo contrattuale e alle mille altre circostanze più volte denunciate.
“Contestualmente alle domande di mobilità per l’anno prossimo destinate al personale docente, educativo ed Ata, sta per essere pubblicato – continua il Segretario Nazionale – il Decreto relativo ai titoli e ai punteggi dei docenti precari. Dal prossimo 7 marzo sarà, infatti, possibile procedere con l’invio delle domande finalizzate al conseguimento di supplenze, incarichi e immissioni in ruolo. E cosa è stato fatto nel frattempo di concreto per i precari? Concorsi il cui svolgimento e definizione è rimandato alle calende greche? Ma scherziamo? Occorre, come da sempre chiede l’UGL Scuola, procedere ad un Piano Straordinario di immissioni in ruolo invece di continuare a mortificare e precarizzare chi possiede servizi e titoli (e nulla deve ancora dimostrare) lasciando migliaia di classi senza continuità di docenza! Inoltre – prosegue Cuzzupi – considerato il ritardo nello svolgimento dei concorsi è indispensabile, se si vuol mantenere almeno una patina di credibilità, predisporre la riattivazione dei percorsi abilitanti per tutte le classi di concorso, compreso il sostegno, in maniera tale da consentire ai supplenti con alti punteggi in graduatoria ma privi dell’abilitazione, di essere inseriti in un piano straordinario di assunzioni a Tempo Indeterminato senza dover ricorrere a costosissime abilitazioni estere rilasciate da disponibili Università Europee. Un qualcosa che ci lascia sgomenti e preoccupati. Ecco, signor Ministro fare questo darebbe un senso concreto alla sua azione, in alternativa spieghi quale sono i motivi di prassi discutibili e onerose e di uno status quo drammatico e risponda alla domanda: a chi giova tutto questo?