Dalla terra al successo: Storie di Donne a confronto
Tidu: “Le donne ucraine, e prima di loro quelle afghane, come Grazia Deledda non accettano che il loro destino sia già segnato. E combattono per cambiarlo”
Sulle note delle voci – profonde e toccanti – del Coro di Nuoro, venerdì 11 marzo al Teatro Eliseo di Nuoro si è svolto l’incontro spettacolo “DALLA TERRA AL SUCCESSO: Storie di Donne a confronto: il contributo femminile allo sviluppo socio-economico della Provincia di Nuoro”. Davanti a un nutrito pubblico e alla presenza del vescovo Antonello Mura, il presentatore Giuliano Marongiu ha sapientemente orchestrato le numerose testimonianze di donne di successo, che hanno raccontato la propria esperienza lavorativa e professionale, tra difficoltà e soddisfazioni.
L’evento, promosso in occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna, è stato organizzato nell’ambito delle celebrazioni del 150° della nascita di Grazia Deledda ed è stato introdotto da un vibrante intervento di Costantino Tidu, Amministratore straordinario della Provincia di Nuoro: “Stiamo vivendo un momento drammatico, in cui donne e bambini fuggono dalla guerra” ha detto Tidu. “Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini delle donne afgane che scappano dalla guerra, raccontate dalle parole della giornalista Mariangela Pira, che già vediamo le lunghe carovane del dolore di donne che portano in salvo i propri figli da un nuovo conflitto. Donne che vanno e donne che ritornano con il fucile in mano. Sono donne che come Grazia Deledda non accettano che il proprio destino sia già segnato. In questa data è bello affermare che esistono diritti che vanno difesi con azioni positive come questa. Raccontare le storie di queste donne è l’occasione per continuare la battaglia di civiltà affinché si arrivi a una vera uguaglianza di genere. Farlo anche attraverso la figura di Grazia Deledda significa riaffermare la grandezza della scrittrice e della donna che seppe spezzare le catene per sperare in un mondo migliore”.
Intervenuta da remoto, la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, ha sottolineato la grandezza di Grazia Deledda. “Questa donna ha segnato un percorso di innovazione culturale e letteraria al femminile importantissima, non solo per la sua terra ma per tutto il Paese. È stata una prima donna che ha segnato un passaggio verso percorsi più ampi, alimentata dall’energia al femminile. E sul solco di quei sogni e quelle ambizioni di una donna che già a trent’anni voleva costruire una letteratura sarda vogliamo lavorare per costruire un’Italia dove per le donne ci sia sempre più parità di ruoli”.
Lorena Paola Urrai, consigliera di Parità della Provincia di Nuoro, ha aggiunto: “Queste esperienze sono importantissime, perché sulle tracce di Grazia Deledda anche oggi possiamo dire che una donna può affermare sé stessa, Siamo orgogliosi di questo evento che vuole essere un momento di riflessione sul ruolo della donna. Un ruolo in evoluzione, che va raccontato in presa diretta anche per le importanti ricadute che può avere sul territorio”.
Il direttore artistico dei festeggiamenti deleddiani Anthony Muroni chiosa: “Abbiamo puntato su uno slogan, Donna dei nostri tempi. Perché Grazia Deledda è stata questo: una donna moderna”.
Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu porta una testimonianza appassionata: “Grazia Deledda è una donna enorme. Ha superato qualsiasi ostacolo e si è affermata in base al suo talento. Avversata da tutti, persino dalla città, in anni in cui le donne non avevano il diritto di voto, ci è riuscita. È ancora un esempio per tutti. È stata per la Sardegna quello che il Manzoni è stato per la letteratura italiana”.
La serata. Giuliano Marongiu ha intervistato le donne, vere protagoniste della serata. Anna Gardu ha spiegato come sia riuscita a fare impresa attraverso le sue creazioni di pasticceria, considerate vere e proprie opere d’arte; Maria Giovanna Cherchi ha raccontato il suo sogno – cantare in sardo a Sanremo – e ha intonato una canzone che parla di donne come “perdas fittas”; Vanna Fois, deus ex machina dell’Ilisso, ha illustrato quanto sia importante investire in cultura e farlo soprattutto nel proprio territorio di appartenenza; Ombretta Floris, titolare di un’azienda di cosmesi con numerosi centri nel territorio con sede a Ottana, ha spiegato quali siano le difficoltà quotidiane del fare impresa essendo donne; Piera Cadinu di Orgosolo, che ha aperto un liquorificio ed è diventata emblema del suo paese, ha spiegato come sia riuscita a portare avanti la sue attività, utilizzando, tra l’altro, solo materie prime del territorio; Margherita Fancello ha raccontato come dal nulla sia riuscita a creare un’impresa, così come Emma Graziano. In abito tradizionale, infine, il coro femminile di Eufonia di Gavoi ha prodotto un’emozione unica con la direzione del maestro Mauro Lise.