Emergenza Ucraina: la Caritas diocesana di Cagliari promuove la raccolta fondi
Di fronte all’aggravarsi del conflitto in Ucraina, la Chiesa di Cagliari, attraverso la Caritas diocesana, su iniziativa dell’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi, promuove una raccolta fondi per sostenere l’impegno di Caritas Italiana, accanto alla Caritas Ucraina, a favore dell’intera popolazione. La capitale Kiev è sotto assedio e cresce il timore che aumenti sempre più il numero delle vittime civili, con il rischio di una catastrofe umanitaria. Sono già centinaia di migliaia gli sfollati e i rifugiati nei Paesi limitrofi.Caritas italiana sta moltiplicando gli sforzi in Ucraina, accanto alla Caritas nazionale, per far fronte ai bisogni immediati – per i quali ha già messo a disposizione i primi 100mila euro – ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra.
Gli operatori stanno cercando di mantenere in attività tutta la rete dei centri polivalenti attraverso i quali si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, per il riscaldamento, acqua potabile; inoltre si sta fornendo supporto psicologico, assistenza sanitaria, assistenza/accoglienza alle persone anziane sole e ai minori alloggiati in case famiglia e negli orfanotrofi pubblici. Si sta inoltre attivando anche la rete delle Caritas dei paesi limitrofi – Polonia, Romania e Moldavia –, per accogliere tutti coloro che fuggono e fuggiranno dalla guerra (si stima che nei prossimi giorni tra uno e cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa).
Nei giorni scorsi la Chiesa di Cagliari, attraverso l’arcivescovo mons. Baturi ha espresso «particolare affetto e comunione di preghiera alla numerosa comunità ucraina presente nella Diocesi» sottolineando come «l’invasione russa dell’Ucraina suscita angoscia e dolore, oltre che la più ferma condanna», e ricordando che 60 Vescovi di 20 paesi, riuniti a Firenze per l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, hanno pregato «perché alla popolazione dell’Ucraina siano risparmiate ulteriori violenze», chiedendo «ad una sola voce pace» e «facendo appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi».
All’invito dei Vescovi, durante l’incontro di Firenze, si è unita anche la Presidenza della CEI – pienamente impegnata nel sostegno alla popolazione ucraina – che nei giorni scorsi aveva invitato tutte le Chiese in Italia a unirsi in una preghiera corale per la pace e a partecipare alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il 2 marzo, Mercoledì delle ceneri, accogliendo l’appello dello stesso Papa a rispondere «all’insensatezza della violenza» con «le armi di Dio».
Come segno tangibile di solidarietà la stessa Chiesa di Cagliari – attraverso la Caritas diocesana – promuove una raccolta fondi: «Consapevoli delle tragiche conseguenze umanitarie di questo conflitto – sottolinea il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai – siamo tutti chiamati ad agire attraverso atti concreti di solidarietà. L’invito è a contribuire alla raccolta fondi che andrà a sostenere l’impegno di Caritas Italiana, accanto alla Caritas Ucraina, a favore di questo popolo colpito da atroci violenze e sofferenze».
PER CONTRIBUIRE ALLA RACCOLTA FONDI si potranno da subito versare le offerte sui conti della Caritas diocesana, specificando nella causale: “Raccolta fondi emergenza Ucraina”: