Fincantieri – Ugl Metalmeccanici: “Esercizio 2021 eccellente”.
Ugl:”Si potrebbe dare vita ad un player italiano forte con il Gruppo Leonardo e far ripartire tutta l’industria metalmeccanica”.
“Il bilancio presentato dalla società Fincantieri per l’esercizio 2021 è un risultato eccellente: con un aumento del 28% dei ricavi, del 57,4% dell’EBITDA e margini al 7,4%, l’azienda ha recuperato le posizioni perse nel 2020, anno in cui l’economia e l’industria nel mondo sono state bloccate”.
Lo dichiarano in una nota congiunta il Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, e il Segretario Confederale UGL, Adelmo Barbarossa.
“Più importante ancora è la crescita degli ordini e delle commesse acquisite fino al 2029, pari a 91 nuove navi da consegnare. Una realtà importante per l’industria nazionale, che vede il proprio business focalizzato principalmente sui mercati internazionali. Un ulteriore stimolo alla crescita di Fincantieri dovrebbe anche arrivare dalla scelta dell’UE e dei singoli Stati membri di aumentare del 2% del Pil gli investimenti nella Difesa”.
Per i sindacalisti “in Italia esiste un’altra grande realtà industriale complementare al business di Fincantieri: il Gruppo Leonardo, uno dei principali players europei dell’Aereo Spazio, Difesa e Sicurezza. Esistono, oggi, le condizioni per realizzare una sinergia strategica tra queste due realtà, anche in ottica di future joint venture Europee ed internazionali, e dare vita ad un player Italiano forte con una propensione industriale verso tecnologie legate sia al comparto difesa sia al mercato civile, tale da competere da una posizione di forza sui mercati di tutto il mondo, dando vita ad un soggetto industriale capace di inglobare altre realtà minori, ma non meno importanti, e rappresentare il volano capace di far ripartire tutta l’industria metalmeccanica nazionale”.
“Ovviamente sono necessari cospicui investimenti mirati allo sviluppo di prodotti innovativi e di qualità. Bisogna avere il coraggio di fare scelte nell’interesse del Paese e garantire un presidio strategico industriale forte, gestito da un management di assoluta competenza, non soggetto a scalate o a marginalizzazione da parte di altri players Europei o internazionali. Una decisione strategica che ovviamente spetta al Governo italiano”, concludono Spera e Barbarossa.