Assunzioni, bene forze fresche, ma perderemo molti più uomini di quanti ne arriveranno
Assunzioni, Fsp Polizia: “Bene nuovi arrivi, ma bisogna superare la ‘Madia’ che ha falcidiato organici e entro il 2027 ci vedrà perdere quasi altre 10.000 unità”
“Ogni volta che si profilano nuove assunzioni nelle forze di polizia è sempre una cosa buona.
Il Comparto soffre di un ‘invecchiamento’ che necessita dell’arrivo di forze fresche.
E però indispensabile essere chiari al fine di non alterare la realtà dei fatti cedendo a facili e legittimi entusiasmi.
Se con una mano si mette, e con l’altra si continua a togliere, oltre tutto in misura maggiore, allora il problema delle gravi carenze di organico nella Polizia di Stato rimane tale e quale.
Per essere più specifici:
se entro il 2025 arriveranno 5.000 poliziotti, ma entro il 2027 ne perderemo 10.000, ai quali oltretutto vanno aggiunti tutti i pensionamenti del quinquennio, allora è chiaro che serviranno ulteriori interventi per superare il problema”.
E’ quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo che oggi il ministro Lamorgese ha annunciato che:
“verrà autorizzato per quest’anno il reclutamento di 961 poliziotti, circa un quinto delle 5.251 unità programmate a partire dal 2018 e destinate a concludersi nel 2025”.
“Si tratta sicuramente di un passo in avanti – ha aggiunto Mazzetti -, ma ancora insufficiente al ripianamento degli organici.
Bisogna assolutamente puntare sul superamento della cosiddetta ‘legge Madia’.
Fotografando gli organici delle forze di polizia nel loro momento di maggiore difficoltà seguito al blocco del turn-over per anni, ha cristallizzato una precaria e pericolosa situazione di carenze di organico.
Ha previsto, altresì, entro il primo gennaio 2027 un’ulteriore drastica riduzione a partire dai funzionari (che dovranno perdere ulteriori 800 unità), e a seguire nei restanti ruoli che passeranno, per la sola Polizia di Stato, da 117.291 a 108.403 unità, con quasi 10.000 poliziotti in meno.
E tutto questo in un momento in cui i cittadini chiedono una sempre maggiore presenza dello Stato per la convivenza civile.
La sicurezza è una cosa molto seria, e richiede investimenti adeguati per garantire ai cittadini ciò che è nel loro diritto, e agli operatori di rispettarne energie, risorse, limiti, salute e dignità”.