Il report della Doxa rileva degli aspetti differenti nell’impatto delle legge regionali nelle quattro regioni analizzate. La Puglia è considerata in una situazione “privilegiata”, grazie alla spinta revisionista sulla tipologia di luoghi sensibili su cui applicare il distanziometro e il principio della non retroattività verso le attività già esistenti. Il Lazio ha una posizione più “interlocutoria”, per via delle proroghe all’applicazione integrale della normativa. Piemonte ed Emilia Romagna sono in situazioni più severe, a causa dell’inflessibilità con cui si intende applicare la normativa ed una forte componente espulsiva del distanziometro. E’ quanto sottolinea il report della Doxa sugli impatti delle leggi regionali sui giochi – riporta l’Agenzia Agimeg.
Una considerevole parte di coloro che sono coinvolti a vario titolo nel comparto, come gli operatori di gioco ed i rappresentati delle associazioni ed il mondo sindacale, ha espresso con un’unica e robusta voce la forte perplessità sull’effettiva efficacia di tali normative, mettendone invece in evidenza una serie di limiti:
- l’effettiva capacità di preservare i giocatori a rischio o affetti da GAP e di incanalarli verso una modalità più sana di relazione con il gioco;
- le conseguenze economiche, sul lavoro e gli investimenti legati al gioco, fortemente messi a repentaglio;
- progressiva perdita di presidio da parte del gioco fisico legale, a vantaggio di componenti più rischiose, in primis l’illegalità, ma anche il mondo del gioco online.
Al contrario, l’offerta lecita di gioco ha in sé alcuni importanti elementi positivi: