Promosso dal Circolo Amistade di Shanghai, il laboratorio “Distanti ma uniti. Casa Sardegna on Line” propone per Domenica 13 marzo 2022 alle ore 10 in Italia, ore 17 in Cina. Un incontro sul tema: “La fermentazione dei cibi tra occidente e oriente. Idee per realizzare i piatti della tradizione sarda con prodotti tipici della cucina cinese”.
La chef sarda Pina Siotto condividerà con noi tecniche tradizionali e
consuetudini alimentari che possono fare da ponte tra diverse culture
gastronomiche. Insieme a Pina sperimenteremo preparazioni semplici, per
ritrovare sapori della tradizione sarda negli ingredienti tipici della
cucina cinese.
Dopo la presentazione, potremo sperimentare da casa una ricetta seguendo una
lezione di cucina online. Di seguito tutte le indicazioni sugli ingredienti
da preparare.
Un dolce diffuso in tutte le regioni della Sardegna, da Natale a Pasqua, in
alcune zone dell’isola fino alle festività di giugno sono le Casadinas,
Pardulas, Angulas.
Nella Sardegna Centrale esistono nella versione salata e dolce. In ogni caso
nell’intera regione il dolce è una immancabile tradizione per la Festa di
Pasqua. In passato, in concomitanza con l’emergenza festiva, il dono di
questi dolci e delle materie prime per realizzarli costituiva una modalità
atta a mettere in moto le dinamiche del dono e della reciprocità. In molte
zone della Sardegna il formaggio fresco di due o tre giorni non veniva
salato e messo ad asciugare per la stagionatura, ma distribuito ancora
fresco a parenti e amici e lasciato in casa al caldo a fermentare, prima di
essere utilizzato per la preparazione de sas casadinas.
L’usanza era radicata e persevera ancora nelle famiglie dei pastori che rispettano la
tradizione, come una sorta di rito propiziatorio di abbondanza e buona
sorte. Tanto che in passato era considerato un vero e proprio affronto
escludere da tali elargizioni una famiglia alla quale si era legati da
vincoli di parentela o di amicizia; le conseguenze di tale esclusione
potevano essere gravissime e determinare risentimenti non facilmente
sanabili.
In questa giornata di collegamento tra Cina e Sardegna vogliamo celebrare
l’importanza del dono, della reciprocità e dell’unione comunitaria. La
preparazione di questo dolce, utilizzando ingredienti alternativi al
formaggio, reperibili in Cina e in tutto il mondo, avrà una valenza
propiziatoria di pace e unione tra i popoli.
Ingredienti per la sfoglia
300 g di semola o farina tipo 0, 150 ml acqua, 30 g olio di semi di girasole
Ingredienti per il ripieno:
500 g di tofu al naturale, 2 bustine di zafferano in polvere (o stimmi),
zucchero di canna chiaro a piacere, 30 ml di olio di semi di girasole
deodorato, amido di mais qb, scorza di arancia non trattata.
Attrezzature:
2 ciotole capienti per gli impasti
un tagliere di legno o un piano da cucina
1 mattarello o macchina sfogliatrice
un coppapasta da 8 cm di diametro o un bicchiere
cucchiai e forchette
1 bicchiere graduato
1 bilancia
una grattugia
un pentolino
1 mixer o cutter
1 forno
carta da forno
Pina Siotto
Chef di cucina vegetale, co-owner di Pasto Nomade, laboratorio
artigianale di cucina vegetale d’asporto e delivery, a Bologna.
È docente di cucina per l’aggiornamento dei professionisti della
ristorazione e per la formazione amatoriale. Direttrice didattica del Corso
professionale Veg-Vegetarian Chef, ideato insieme a Iscom e Centro Natura,
ristorante bio-vegetariano di Bologna. Autrice del libro Vegetaliana-note di
cucina italiana vegetale, 2014, ha inoltre curato un capitolo per una
pubblicazione in lingua cinese, sui piatti tradizionali della cucina
emiliana da realizzare con ingredienti asiatici.
Co-autrice, insieme a Giovanni Dinelli e Silvia Dilloo del Dipartimento di
Agraria dell’Università di Bologna, dell’opuscolo Ricette per una Great
Life, sull’introduzione in cucina di miglio e sorgo, cereali resilienti a
favore della sostenibilità. (per maggiori informazioni: vegetaliana.it)
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