La stampa potrà essere in visita al Lazzaretto Nuovo di Venezia per vedere lo storico luogo della prima Quarantena ma anche reperti archeologici di notevole importanza
Giorgia Fazzini (Archeoclub D’Italia sede di Venezia): “Il Lazzaretto Nuovo di Venezia ha ben tre importanze: un’importanza storica in quanto luogo dove è stata messa a sistema la quarantena; un’importanza ambientale perché con il Sentiero delle Barene che, è un percorso naturalistico, racconta l’ambiente più particolare della Laguna di Venezia. Inoltre il Lazzaretto Nuovo è un’isola che ha la sua importanza anche come progetto di recupero. Infatti è l’unica isola recuperata con un progetto non profit ed è una rigenerazione urbana partecipata da migliaia di persone”.
E dal luogo della rinascenza, il 26 Aprile, Vienna Cammarota, 72 anni anni sarà la prima donna al mondo a percorrere a piedi il cammino sulla Via della Seta per arrivare a Pechino a fine 2025!
Un team di medici la seguirà a distanza!
Nel link le immagini https://we.tl/t-Q6QogfxoJN
Vienna Cammarota ( Guida Ambientale Escursionistica, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia nel Mondo) : “Non sono per nulla spaventata, ho studiato il percorso. Con me il messaggio di pace con i colori della diversità. Parto dal Lazzaretto Nuovo perché è luogo di rinascenza!”
Vienna attraverserà ben 15 Nazioni per entrare in Cina non prima del 2025! La partenza sarà il 26 Aprile!
“Il Lazzaretto Nuovo di Venezia ha tre importanze. Un’importanza storica in quanto luogo dove è stata messa a sistema la quarantena e dunque quest’isola del Lazzaretto Nuovo è stata la soglia di Venezia per tre secoli e quindi una porta cruciale, una sorta di quello che oggi noi potremmo definire un hub internazionale, una cerniera fra Oriente ed Occidente; ha un’importanza ambientale perché con il Sentiero delle Barene che, è un percorso naturalistico, racconta l’ambiente più particolare della Laguna di Venezia e quindi quel rapporto molto delicato fra uomo ed ambiente al tempo dei cambiamenti climatici. La scomparsa delle Barene testimonia uno squilibrio rispetto alla grande attenzione che la Repubblica di Venezia per secoli ha posto nei confronti del suo immediato territorio e nei confronti del suo arcipelago domestico. Inoltre il Lazzaretto Nuovo è un’isola che ha la sua importanza anche come progetto di recupero. Infatti è l’unica isola recuperata con un progetto non profit ed è una rigenerazione urbana partecipata da migliaia di persone che sono i volontari di Archeoclub D’Italia sede di Venezia e l’Ekos Club, da centinaia di studenti di ogni ordine e grado che tutti gli anni vengono non solo a studiare il territorio, a studiare la storia, l’ambiente, la città, la società veneziana ma anche ad applicare ciò che studiano perché è un vero e proprio laboratorio sul campo che unisce la teoria alla pratica. Sono le persone, insieme alle istituzioni, che se ne sono presi cura”. Lo ha affermato Giorgia Fazzini, di Archeoclub D’Italia, sede di Venezia, responsabile comunicazione dei Lazzaretti Veneziani.
Dalla pandemia ai cambiamenti climatici, da sito archeologico ai sentieri naturalistici: Lazzaretto Nuovo è modello di recupero ambientale di un territorio!
“Il Lazzaretto Nuovo è un luogo di cui la gente si è preso cura e che allo stesso tempo ha curato le persone. Un progetto no profit che è riuscito a fare di quest’isola una sede museale – ha continuato Giorgia Fazzini – e questo perché promuove un progetto veneziano che si chiama “lazzaretti veneziani” che sostiene il recupero museale del quale si parla da 20 anni e riguardante il Lazzaretto Vecchio, altra isola e che è stato il primo ospedale pubblico nella storia occidentale per malattie contagiose. Il Lazzaretto Nuovo è un luogo partecipato anche in termini di collaborazioni perché non è soltanto la partecipazione diretta delle persone ma anche di moltissime realtà del Terzo Settore, delle istituzioni, del Comune di Venezia, della Regione, della Provincia, di molte Università e del mondo delle imprese. E’ un luogo in cui l’Agenda 2030 trova 11 obiettivi su 17 realizzati”.
Dal Lazzaretto Nuovo di Venezia, Vienna Cammarota, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia nel Mondo e Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide, campana, di anni 72, a fine Aprile partirà per una grande impresa: da Venezia a Pechino a piedi per un nuovo diario della narrazione della Via della Seta in epoca contemporanea. Un cammino lungo che durerà quasi 4 anni. Vienna arriverà a Pechino quando avrà 75 anni compiuti. Un team di medici la seguirà a distanza per il controllo del cuore e dell’alimentazione.
“Parto dal Lazzaretto Nuovo perché è luogo di rinascenza. Luogo di rinascenza in quanto era un territorio abbandonato e la forza del volontariato, di persone e di associazioni è riuscita a far rinascere per davvero l’isola, oggi eco – museo. Il Lazzaretto Nuovo è un museo che conserva il patrimonio ambientale della Laguna di Venezia, è luogo di studio sui cambiamenti climatici – ha affermato Vienna Cammarota – ma anche sito di scavi archeologici davvero importanti grazie ai quali conosciamo la storia di pandemie ma anche la stessa storia di Venezia. E’ nel museo del Lazzaretto Nuovo che è possibile vedere addirittura i medicinali usati al tempo della peste, documenti e certificati vaccinali ma anche i metodi di sanificazione. Partirò dal Lazzaretto Nuovo e ai cittadini che incontrerò consegnerò proprio foto – cartoline ma anche immagini del bello che incontrerò lungo il percorso. Attraverserò ben 15 Nazioni fino a Pechino. Camminando a piedi entrerò nei vari villaggi lungo i Balcani, la Bulgaria, la Turchia, la Georgia l’Azerbaigian , l’ Iran, Turkmenistan, Tajikistan , Kirghizistan, Kazakhistan, Mongolia, Cina. Cosa farò dopo la Cina? Il Giro del Mondo di Verne”.