Lodè: presentato il progetto locale di rigenerazione sociale e culturale
La sindaca Canu: “dal pnrr un’occasione unica per la rinascita del nostro borgo”
Il Consiglio comunale di Lodè ha approvato all’unanimità il “Progetto Locale di rigenerazione sociale e culturale del Borgo di Lodè” nell’ambito degli interventi finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per l’attrattività dei borghi storici.La proposta del Comune di Lodè si orienta su due principali linee di indirizzo, articolate coerentemente tra loro e tese a valorizzare il patrimonio culturale presente su tutto il territorio comunale, promuovendo l’identità del borgo anche nel rapporto con il particolare contesto paesaggistico e naturalistico di riferimento. “L’idea alla base del progetto – spiega la sindaca Antonella Canu – è la creazione di una produttiva intersezione fra il paesaggio naturale e il paesaggio antropico per osservare le trasformazioni del territorio ed esaltare le specificità culturali della nostra comunità, così da creare sia nuovi servizi per il paese sia una vera offerta turistica”.
Il nucleo che costituisce il fulcro della strategia di rigenerazione è dunque rappresentato dalla valorizzazione del borgo storico di Lodè, intorno cui si prevede di definire la maggior parte degli interventi, finalizzati a renderlo maggiormente fruibile da un punto di vista culturale, ricettivo e digitale, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento, incentivare la partecipazione culturale e incrementare il flusso turistico. “A trarne beneficio sarà tutto il territorio – precisa la sindaca –, perché dal borgo storico si prevede poi un’estensione del progetto a tutta la zona circostante, anche alla luce della disseminazione di siti archeologici nella campagna e della presenza di aree dall’elevato interesse naturalistico”.
Gli interventi, per un investimento totale di 1 milione e 440 mila euro, sono volti alla realizzazione e al potenziamento di servizi e infrastrutture culturali, alla riqualificazione degli spazi pubblici, restauro del patrimonio storico-architettonico e valorizzazione patrimonio culturale materiale e immateriale di Lodè. La proposta si sostanzia in numerose iniziative, quali la risistemazione e riqualificazione del giardino presso le ex scuole di Lodè, la risistemazione degli spazi comunali e degli spazi del CEAS di Monte Albo, la realizzazione di un’arena estiva in un contesto naturalistico, la creazione di un centro di documentazione sull’antropologia del territorio e di un portale online dedicato a lingua sarda e a patrimonio etnoantropologico, la valorizzazione della cultura agro-pastorale e del patrimonio enogastronomico del territorio lodeino; la realizzazione di iniziative riguardanti la lingua sarda e il canto a tenore, il festival teatrale, la rassegna di divulgazione su tematiche antropologiche, ambientali e storiche, mostre e performance di arte contemporanea, eventi quali il Lodè film fest e PATTERNariamo; ma anche la realizzazione di infrastrutture per la fruizione culturale-turistica, come l’attraversamento del Rio Mannu, un itinerario storico-archeologico, un progetto di accoglienza diffusa, interventi relativi a casa scout a Sant’Anna, un percorso ciclabile, il Campus internazionale cinematografico e una scuola estiva su temi linguistico-letterari, senza tralasciare interventi di valorizzazione del borgo sul web.
L’intero progetto prevede un ampio coinvolgimento della popolazione locale, nonché un largo sostegno da parte di numerosi partner, che hanno manifestato il loro interesse ai fini dello sviluppo e costituzione di una partnership con il Comune di Lodè per la presentazione del progetto. Tra questi le Università di Cagliari e Sassari, la Biblioteca “Satta” di Nuoro, la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, la Doc Educational, società cooperativa con sede a Verona, l’ISRE, Forestas, il Club Alpino Italiano con sede a Nuoro e l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, oltreché numerose associazioni locali.
“Si tratta di un progetto ambizioso – aggiunge Antonella Canu – sul quale puntiamo fortemente per un vero rilancio di Lodè e di tutto il territorio. Sono convinta che tali interventi costituiscano un’opportunità unica di sostegno all’economia locale, in termini di rilancio occupazionale e di una rinnovata attrattività con lo sviluppo di infrastrutture e servizi nel campo della cultura e del turismo. Siamo davvero soddisfatti per aver presentato questo importantissimo e impegnativo progetto – conclude la sindaca Canu – che abbiamo portato avanti con passione, dedizione e amore per il nostro paese, con l’intento di combattere lo spopolamento e favorire la rinascita economica, sociale e culturale di Lodè e del territorio circostante. E non ci fermeremo qui”.
La sindaca Canu: “dal pnrr un’occasione unica per la rinascita del nostro borgo”
Il Consiglio comunale di Lodè ha approvato all’unanimità il “Progetto Locale di rigenerazione sociale e culturale del Borgo di Lodè” nell’ambito degli interventi finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per l’attrattività dei borghi storici.
La proposta del Comune di Lodè si orienta su due principali linee di indirizzo, articolate coerentemente tra loro e tese a valorizzare il patrimonio culturale presente su tutto il territorio comunale, promuovendo l’identità del borgo anche nel rapporto con il particolare contesto paesaggistico e naturalistico di riferimento. “L’idea alla base del progetto – spiega la sindaca Antonella Canu – è la creazione di una produttiva intersezione fra il paesaggio naturale e il paesaggio antropico per osservare le trasformazioni del territorio ed esaltare le specificità culturali della nostra comunità, così da creare sia nuovi servizi per il paese sia una vera offerta turistica”.
Il nucleo che costituisce il fulcro della strategia di rigenerazione è dunque rappresentato dalla valorizzazione del borgo storico di Lodè, intorno cui si prevede di definire la maggior parte degli interventi, finalizzati a renderlo maggiormente fruibile da un punto di vista culturale, ricettivo e digitale, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento, incentivare la partecipazione culturale e incrementare il flusso turistico. “A trarne beneficio sarà tutto il territorio – precisa la sindaca –, perché dal borgo storico si prevede poi un’estensione del progetto a tutta la zona circostante, anche alla luce della disseminazione di siti archeologici nella campagna e della presenza di aree dall’elevato interesse naturalistico”.
Gli interventi, per un investimento totale di 1 milione e 440 mila euro, sono volti alla realizzazione e al potenziamento di servizi e infrastrutture culturali, alla riqualificazione degli spazi pubblici, restauro del patrimonio storico-architettonico e valorizzazione patrimonio culturale materiale e immateriale di Lodè. La proposta si sostanzia in numerose iniziative, quali la risistemazione e riqualificazione del giardino presso le ex scuole di Lodè, la risistemazione degli spazi comunali e degli spazi del CEAS di Monte Albo, la realizzazione di un’arena estiva in un contesto naturalistico, la creazione di un centro di documentazione sull’antropologia del territorio e di un portale online dedicato a lingua sarda e a patrimonio etnoantropologico, la valorizzazione della cultura agro-pastorale e del patrimonio enogastronomico del territorio lodeino; la realizzazione di iniziative riguardanti la lingua sarda e il canto a tenore, il festival teatrale, la rassegna di divulgazione su tematiche antropologiche, ambientali e storiche, mostre e performance di arte contemporanea, eventi quali il Lodè film fest e PATTERNariamo; ma anche la realizzazione di infrastrutture per la fruizione culturale-turistica, come l’attraversamento del Rio Mannu, un itinerario storico-archeologico, un progetto di accoglienza diffusa, interventi relativi a casa scout a Sant’Anna, un percorso ciclabile, il Campus internazionale cinematografico e una scuola estiva su temi linguistico-letterari, senza tralasciare interventi di valorizzazione del borgo sul web.
L’intero progetto prevede un ampio coinvolgimento della popolazione locale, nonché un largo sostegno da parte di numerosi partner, che hanno manifestato il loro interesse ai fini dello sviluppo e costituzione di una partnership con il Comune di Lodè per la presentazione del progetto. Tra questi le Università di Cagliari e Sassari, la Biblioteca “Satta” di Nuoro, la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, la Doc Educational, società cooperativa con sede a Verona, l’ISRE, Forestas, il Club Alpino Italiano con sede a Nuoro e l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, oltreché numerose associazioni locali.
“Si tratta di un progetto ambizioso – aggiunge Antonella Canu – sul quale puntiamo fortemente per un vero rilancio di Lodè e di tutto il territorio. Sono convinta che tali interventi costituiscano un’opportunità unica di sostegno all’economia locale, in termini di rilancio occupazionale e di una rinnovata attrattività con lo sviluppo di infrastrutture e servizi nel campo della cultura e del turismo. Siamo davvero soddisfatti per aver presentato questo importantissimo e impegnativo progetto – conclude la sindaca Canu – che abbiamo portato avanti con passione, dedizione e amore per il nostro paese, con l’intento di combattere lo spopolamento e favorire la rinascita economica, sociale e culturale di Lodè e del territorio circostante. E non ci fermeremo qui”.