Mamme dal Bangladesh, Italia, Ucraina, Congo, Tunisia, con i rispettivi figli hanno letto il messaggio di pace nelle loro lingue, poi tutti insieme in inglese.
Ben 4 bambini hanno trasmesso un video – messaggio a Putin e Zelenski chiedendo di terminare la guerra e far trionfare la pace.
Sono stati 600 i bambini che con canti, parole, letture, disegni hanno partecipato alla Marcia dei Bambini per la Pace! Poi il volo di 40 colombi, il ripudio della guerra e il rifiuto delle armi.Maria Di Fiore (Dirigente Primo Circolo Didattico) : “Dobbiamo ascoltare i bambini. Tanti bambini stanno morendo in queste guerre ed in altre guerre. Ascoltiamo i bambini, deponiamo le armi! Facciamo trionfare l’amore, la pace, l’integrazione, il dialogo! Noi abbiamo accolto 9 bambini provenienti dalle zone di guerra ed amano la musica, l’arte. C’è un bambino di 9 anni che suona davvero bene il pianoforte!”.
Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana: “Noi siamo una goccia ma possiamo essere mare con altre gocce. Abbiamo indetto una manifestazione di interesse per reperire mediatori o mediatrici culturali, chiedendo alle famiglie disponibilità all’accoglienza. E le famiglie stanno rispondendo con un grande cuore. Le istituzioni a Somma Vesuviana stanno facendo rete anche con il contributo del volontariato nella creazione di una grande comunità!”
Un borgo, a pochi chilometri da Napoli, pieno di bambini per la pace!
“Una mamma italiana con la sua bambina ha letto il messaggio di pace in italiano, mentre un’altra mamma proveniente dal Bangladesh con la sua bambina, ha letto il messaggio di pace nella sua lingua, una mamma dalla Tunisia ha fatto la stessa cosa e poi una mamma proveniente dall’Ucraina molto applaudita con la sua bambina ed ancora un’altra dal Congo ed alla fine un’altra mamma ed una bambina hanno letto insieme il messaggio universale della pace in lingua inglese. Ben 4 bambini insieme hanno rivolto un messaggio diretto a Putin e a Zelenski. Un messaggio tutto da ascoltare. Abbiamo creato una piazza multi – etnica alle porte di Napoli. Ben 600 bambini tutti insieme con 5 cortei diversi ed ogni corteo aveva un colore. Al centro della piazza, i bambini con ben 50 tessere grandi colorate di rosso, hanno creato un grande cuore, mentre la musica in filodiffusione faceva ascoltare il Battito della Pace. Una bambina ha rappresentato l’Italia avvolta in un grande Tricolore e tanti bambini hanno cosparso di petali le strade e la piazza stessa. Il Filo del Mondo era con ben 1000 bandierine. Ecco abbiamo così dato vita a “MarciAmo per Rivoluzionare il Cuore”, noi ci crediamo! La Marcia dei Bambini per la Pace, perché abbiamo voluto i bambini. C’erano con noi i 9 bambini che abbiamo accolto ma erano nei cortei perché la scuola non crea differenze, la scuola integra. Un bambino di 9 anni suona splendidamente il pianoforte ed altri dimostrano particolare attinenza alle arti”. Lo ha affermato Maria Di Fiore, Direttrice del Primo Circolo Didattico di Somma Vesuviana, nel napoletano.
Tanti i disegni, striscioni e circa 40 colombi in volo per la pace. Una bambina ha rappresentato l’Italia vestita di Tricolore. Non pochi i balconi con le bandiere della pace, dell’Ucraina e dell’Italia!
“Oggi Somma piena di colori e di popoli diversi. Si siamo piccoli ma pur essendo piccoli possiamo trasmettere un messaggio di pace. Noi non siamo per le apparenze e le strumentalizzazioni ma solo ed esclusivamente per l’essenza. Dobbiamo raccontare il bello che è dentro le persone e qualche volta guardare il Mondo anche con gli occhi dei bambini. In questi minuti – ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – mentre si parla, altrove si muore e muoiono tanti bambini, tanti anziani, tanti innocenti. Ho chiesto ai miei cittadini disponibilità e a chi potesse di ospitare famiglie e le risposte non sono mancate. Somma Vesuviana in questo momento sta accogliendo molteplici nuclei familiari provenienti dall’Ucraina. Nelle scuole del nostro paese abbiamo ben 16 bambini che stanno frequentando le elementari ma altri si stanno per iscrivere presso altri plessi. C’è un lavoro di squadra e davvero multietnico. Abbiamo il Polo Vaccinale allestito da Caritas, Asl, Centro Elim, Curia Vescovile di Nola, Comune di Somma Vesuviana con Ufficio Immigrazione della Questura. Dunque vogliamo dare un messaggio di vicinanza e di pace e dare serenità ai bambini che devono stare con i loro familiari senza pensare alla guerra. Per questo abbiamo anche indetto una manifestazione di interesse per reperire mediatori o mediatrici culturali e famiglie che siano nella possibilità di ospitare nuclei familiari provenienti dalle zone di guerra”.