Nasce “Musica sulle Bocche Spring”: dal 18 al 20 marzo ad Alghero – 3 serate di grande jazz
Appuntamento al Teatro Civico con la violinista Anais Drago,
il progetto Mystic Geography di Enzo Favata, Marcello Peghin
e Luciana Elizondo, e la serata evento con il batterista
messicano Antonio Sanchez e la sua Bad Hombre
Tre serate di musica per salutare la primavera, nel segno del jazz capace di muoversi tra l’avanguardia e la sperimentazione e offrire al pubblico una ricca anteprima degli appuntamenti estivi. Dal 18 al 20 marzo appuntamento ad Alghero con la prima edizione di “Musica sulle Bocche Spring”, versione primaverile dello storico festival diretto da Enzo Favata e organizzato dall’associazione Jana Project. A salire sul palco del Teatro Civico saranno la violinista Anais Drago, indiscusso miglior talento del jazz italiano, il trio composto da Enzo Favata, Marcello Peghin e Luciana Elizondo per il progetto “Mystic Geography” e, a conclusione della rassegna, un concerto-evento che fa tappa anche in Sardegna con un grande nome della scena internazionale: il batterista messicano vincitore di quattro Grammy Antonio Sanchez con la sua band Bad Hombre, composta dalla cantante Thana Alexia, dal tastierista Bigyuki e dal bassista Lex Salder.
Per info e biglietti, [email protected], www.musicasullebocche.it.
«Musica sulle Bocche è un festival storico che vuole crescere e non fermarsi solo all’estate» spiega il direttore artistico Enzo Favata. «Già da tempo avevamo l’idea di offrire al nostro pubblico concerti durante tutto l’arco dell’anno ma la pandemia ci ha costretto a rimandare l’appuntamento. Ora siamo pronti per questa nuova iniziativa, grazie soprattutto al sostegno della Fondazione Alghero che negli ultimi anni ha permesso alla città di avere
grandi occasioni di spettacolo, diventando catalizzatore di eventi e mettendo a disposizione spazi e gioielli architettonici della città come il Teatro Civico. Alghero con la sua vocazione turistica sarà un ottimo luogo per salutare la primavera, in attesa della sessione estiva di Musica sulle Bocche, prevista per il mese di agosto e che toccherà, insieme a Castelsardo, altre quindici località del nord Sardegna tra cui La Maddalena» conclude Favata.
Ad ospitare le tre serate della prima edizione di Musica sulle Bocche Spring sarà il Teatro Civico, costruito a metà ottocento e unico teatro ligneo all’italiana presente in Sardegna. Ad aprire il cartellone venerdì 18 marzo alle 21 sarà Anais Drago. Eletta dalla rivista Musica Jazz quale miglior talento italiano e fresca vincitrice del Premio Isio Saba, torna in Sardegna dopo l’indimenticabile concerto all’alba a Castelsardo nella edizione 2021 del festival Musica sulle Bocche.
Capace di muoversi tra le sonorità del jazz, del rock, della world music, dell’avanguardia e della sperimentazione, la talentuosa violinista presenterà il suo progetto “Solitudo”. Un concerto che stupisce per la moltitudine di suoni e la ricchezza armonica e melodica. Perché Anais Drago sembra riuscire a estrarre le infinite potenziali voci del violino, come se volesse partendo dal repertorio antico, fino a inventare nuove e ardite conformazioni, che le nostre orecchie difficilmente hanno già sentito. Un interessantissimo spettacolo reso originale del ricco background di esperienze di Drago, capace di spaziare mirabilmente tra diversi generi musicali.
Sabato 19 marzo l’appuntamento è alle 21 con Mystic Geography, un progetto originale nato da una residenza artistica prodotta da Musica sulle Bocche, dedicato al tema della religiosità e del misticismo. In scena il trio composto dal sassofonista e compositore Enzo Favata insieme alla musicista argentina Luciana Elizondo alla viola da gamba e alla voce, e al raffinato chitarrista Marcello Peghin.
Con questo nuovo progetto Favata ritorna alla sua grande passione per la musica sacra, affrontata in dischi come “Boghes and Voices” (German Music Award nomination 2003). Oggi, passati quasi vent’anni da quella esperienza, il musicista affronta nuovo un viaggio mistico, quasi astrale. Se la voce di Elizondo arriva dal profondo periodo barocco, con il suo strumento capace di aprire paesaggi dipinti dai maestri fiamminghi del 1500, Favata (al sax soprano, clarinetti basso e contralto, sintetizzatori ed altri strumenti della sua grande collezione) e Peghin evocano mondi siderali, suoni lontani tra loro che si sposano perfettamente con quelle sonorità arcaiche della viola e del canto, in un viaggio tra la musica del Cinquecento e le sonorità contemporanee.
A chiudere il week end algherese di “Musica sulle Bocche Spring” sarà domenica 20 marzo, con inizio alle 19, un grande nome del panorama internazionale. A salire sul palco del Teatro Civico sarà, in arrivo da Milano per la seconda delle due tappe italiane della sua tournèe europea, il batterista messicano Antonio Sanchez e la sua band Bad Hombre. Sarà uno spettacolo-evento, un concerto da non perdere con uno tra i batteristi più versatili e influenti al mondo, a lungo nel Pat Metheny Group e nel trio di Chick Corea, per ben quattro volte vincitore del Grammy e memorabile autore nel 2014 della colonna sonora del film “Birdman” del regista Alejandro González Iñárritu (vincitore di ben quattro premi Oscar), colonna sonora per la quale si è aggiudicato nel 2015 il Golden Globe.
Non è da meno la band che accompagna Sanchez, a cominciare dalla cantante Thana Alexa, vincitrice dell’Unsigned Only Music Competition nella categoria jazz, vincitrice del sondaggio Downbeat Critic’s “Rising Star Vocalist” e il suo album di debutto “Ona” ha ottenuto la nomination per due Grammy Awards.
Completano il gruppo il tastierista giapponese Bigyuki e Lex Salder al basso, due musicisti che hanno collaborato coi più importanti nomi del jazz internazionale (Arlissa, Nicole Bus, Jordan Bratton, Ellie Goulding ed Ella Henderson, Bilal Oliver, Talib Kweli e Robert Glasper).
Ad Alghero Antonio Sanchez presenterà il suo ultimo lavoro “Shift (Bad Hombre Vol 2)”, una raccolta di brani di cantautori internazionali che Sanchez ammira molto, artisti che gli hanno affidato le loro canzoni e le loro esibizioni vocali perché venissero reinventate da questo geniale quanto versatile compositore, che in studio suona anche chitarre, tastiere e crea paesaggi sonori elettronici.