“Se fino a due anni fa nell’ambulatorio di Endoscopia dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia venivano eseguiti dieci esami al giorno, oggi l’attività è limitata alle sole visite con carattere d’urgenza. Le prenotazioni tramite CUP sono infatti chiuse alle visite di controllo e di prevenzione. La carenza di personale medico, aggravatasi in periodo di pandemia, ha interessato in modo pesante l’attività dell’ambulatorio e gli strascichi sono importanti ancora oggi, a due anni dall’inizio dell’emergenza”.
“Dal 2014 i pazienti della Gallura potevano usufruire delle prestazioni erogate dall’ambulatorio di Endoscopia digestiva, attivato dalla ASL all’interno del Reparto di Medicina del Giovanni Paolo II, aperto cinque giorni a settimana, mentre attualmente l’attività viene portata avanti da un solo medico che esegue gli esami urgenti la mattina compatibilmente con la sua attività ordinaria in reparto. Questa drastica riduzione del numero delle prestazioni ha ripercussioni gravissime per i pazienti galluresi che si rivolgono alla struttura e che per una visita sono costretti a recarsi all’Ospedale Paolo Dettori di Tempio o all’Ospedale Mater Olbia, dove vengono eseguite prestazioni in convenzione, tuttavia con tempistiche inadeguate”.
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