Parte la serie C di pallanuoto targata Fin Sardegna con nove iscritte.
Recuperare l’esperienza perduta nel corso di due stagioni in cui tra chiusure, riprese e nuove interruzioni il mondo della pallanuoto, anche quello sardo, ne è uscito con le ossa rotte.
Il comitato sardo della FIN presieduto da Danilo Russu ha sofferto e solidarizzato con i gestori delle piscine in questi mesi caotici e ha provato a ridisegnare, con l’apporto della sede centrale, degli schemi che agevolassero non solo la ripresa, ma anche un’interazione più costante con le realtà della Penisola.Dopo tanti sforzi e continue interlocuzioni con i vertici romani, il responsabile della pallanuoto FIN Sardegna, il consigliere Riccardo Toselli, è riuscito a concepire un anomalo girone (il n. 5) di serie C, gestito dal comitato isolano e che annovera in tutto nove squadre, di cui sette laziali. Un colpo a sensazione che garantirà una stagione piuttosto lunga con grande visibilità sia regionale, sia nazionale per le protagoniste autoctone.
Si comincia proprio in questo week end con il derby tutto sardo ospitato domenica a Quartu S. Elena tra Promogest e Promosport Cagliari.
Si proseguirà su una calendarizzazione programmata fino al 10 luglio, nella quale le trasferte sono ottimizzate con lo svolgimento di due, tre incontri per traversata. Stesso discorso vale per le compagini d’oltre Tirreno (a parte due) che nella loro discesa nell’isola affronteranno in un colpo solo entrambe le società locali.
La prima classificata accederà direttamente in serie B; contrariamente a ciò che accadeva in passato, retrocederà una sola squadra anziché due. Questo consentirà, alla vincitrice del campionato regionale di serie D, di passare alla categoria superiore, nella speranza che né Promogest, né Promosport retrocedano così da veder irrobustito il plotoncino delle formazioni made in Sardinia.
Originariamente avrebbero dovuto partecipare in quattro, poi però Rari Nantes Cagliari e Acquasport Cagliari hanno rinunciato: fino all’ultimo speravano che la struttura del campionato fosse come quella del 2020 con due mini gironi, ciascuno composto da squadre della stessa regione, seguiti da due concentramenti finali in Lazio e Sardegna per definire rispettivamente promozioni e retrocessioni.
Da Roma però sono arrivate indicazioni diverse, in quanto c’è la ferrea volontà di rimettere in carreggiata l’intero movimento con l’istituzione di gironi “normali” e promozioni/retrocessioni dirette.
RICCARDO TOSELLI: “L’ATTENZIONE SI CREA COL PUBBLICO”
Ci ha creduto fino in fondo e alla fine, con il pieno assenso del presidente Danilo Russu, il referente della pallanuoto Fin Sardegna Riccardo Toselli ha realizzato un progetto che mira a dare maggiori sbocchi nella terra ferma al titubante movimento pallanuotistico sardo. Ma non è stato semplice.
Toselli, con la buona volontà si ottiene tutto.
Si, il dialogo è una componente necessaria. Dopo aver preso accordi con la Federazione nazionale, ho organizzato due riunioni con le società di serie C. Devo ammettere che sono state tutte abbastanza collaborative.
Cosa vi siete detti?
Nella prima abbiamo lavorato sui regolamenti, soffermandoci sull’aspetto logistico legato agli spostamenti e ovviamente su come applicare le normative anti Covid-19.
Successivamente abbiamo sviluppato il calendario dove sono stati perfezionati gli orari e gli spazi acqua in modo tale che si potesse andare avanti con il campionato. Promosport e Promogest hanno accettato questa situazione che comporta comunque un esborso economico non indifferente.
Ma il tutto genera effetti positivi
Vogliamo che sia un trampolino di lancio a livello nazionale tendente a dare maggiore visibilità e possa consentire, a chi sta entrando nelle piscine o a chi è già impegnato nelle scuole nuoto, ad essere invogliato a buttarsi in acqua col pallone. L’idea è di aumentare gradualmente la presenza delle nostre squadre fino a creare una C autonoma composta da sei squadre.
Il settore ha attraversato un momento bruttissimo..
A risentirne maggiormente sono state le società che puntano sui vivai. La SportER di Sassari (che comunque qualche cosa lo scorso anno è riuscita a fare) e l’Antares Iglesias quest’anno non parteciperanno a nessun campionato under. In generale, con le piscine chiuse, infatti, molti ragazzi hanno “smarrito” la vocazione alla pallanuoto e si sta cercando di recuperarli o quanto meno di ricostruire dal basso il gruppo atleti.
C’è chi sopravvive con affanno
Qualcuna ne ha risentito di più. Nonostante tutto parteciperà a gran parte delle categorie giovanili.
Svisceriamo il vostro mondo territoriale. Sia la serie D, sia l’under 20 sono composte da appena due squadre. Nel primo caso parliamo di RN Cagliari e Acquasport..
Affinché disputino più partite giocheranno assieme alle due formazioni iscritte all’under 20 (Promogest e Promosport) anche se i risultati non faranno classifica.
E rispetto agli anni scorsi sono mutate altre fisionomie
L’under 14 che prima del covid annoverava ben otto squadre attualmente è dimezzata. Abbiamo perso lo SportER, Antares, Acquasport e Atlantide.
E poi c’è la difficoltà di trovare spazi d’acqua..
Purtroppo attorno all’impianto cagliaritano Sicbaldi di Terramaini regna l’incertezza e si sono dovute trovare alternative. Promosport, RN Cagliari e Oppidum torneranno a giocare nella vasca scoperta comunale di via degli Sport, in auge tra gli anni novanta e i primi del 2000.
Come si organizzeranno?
Lì ci giocherà la Promosport under 20. Inoltre l’under 14, 16 e 18 della RN Cagliari e dell’Oppidum. A breve uscirà il calendario e di conseguenza il Comune di Cagliari, in accordo con le società, troverà gli spazi per far giocare le giovanili. Quanto alle altre realtà, l’Acquasport continuerà a giocare ad Assemini, l’Atlantide a Dolianova, la Promogest a Quartu e la Luna a Portoscuso.
Qual è l’umore percepito tra queste società?
Non è dei migliori per via del netto calo di iscritti, che ha portato anche ad una drastica diminuzione dei pallanuotisti. Questo ha tagliato le gambe alla federazione, ma soprattutto alle società che si sono ritrovate le piscine chiuse. I più giovani hanno optato per altre valvole di sfogo facendo attività all’aperto come per esempio calcio e atletica.
Aspettative per il futuro?
Vorrei che ci fosse la concreta possibilità vedere le partite sul posto, perché giocare in una vasca dove è impedito l’accesso al pubblico non porta visibilità né ai ragazzi che giocano, né porta passione nei confronti di questo sport da parte di chi lo va a vedere.
Che fare?
Noi siamo speranzosi e infatti abbiamo mandato una comunicazione a tutte le società rimarcando che sarà applicato il regolamento covid a livello nazionale. E dunque fino a tre casi di positività si va avanti con l’attività. Diversamente si dispone il rinvio della gara. E allo stesso tempo abbiamo chiesto alle società di darci indicazioni sugli ingressi in tribuna dei tifosi.
Altri obiettivi?
Pungolare la Federazione, affinché consenta alle squadre sarde di poter disputare quarti di finale o semifinali senza dover fare gli spareggi. Partecipare direttamente significherebbe per gli atleti poter giocare due, tre partite in più, fuori dalla regione e di conseguenza fare ulteriore esperienza, un po’ come è stato l’anno scorso per l’Oppidum.
LA GEOGRAFIA DELLA PALLANUOTO SARDA 2022
SERIE C regionale – GIRONE 5: Promogest Quartu, Promosport Cagliari, Bellator Frusino Frosinone, Blu3000 Monterotondo, Zero9 Roma, Pol. Delta Roma, Roma 2020, Villa Aurelia SC Acilia, Italica Roma.
Serie D regionale: Rari Nantes Cagliari, Acquasport Cagliari.
Under 20 regionale: Promogest Quartu, Promosport Cagliari.
Under 18 regionale: Acquasport Cagliari, Atlantide Elmas, RN Cagliari, Oppidum Cagliari.
Under 16 regionale: Rn Cagliari A, Oppidum Cagliari, RN Cagliari B.
Under 14 regionale: Oppidum Cagliari, Luna Sestu, RN Cagliari, Promogest Quartu.