L’esperimento condotto sulle cavie
L’esperimento è stato messo a punto dai ricercatori dell’Università del Minnesota negli Stati Uniti, al convegno dell’American Chemical Society a San Diego, in California. L’esperimento, che ha riscosso particolarmente successo, vedrà entro la fine del 2022 i primi test clinici sull’uomo per confermarne la validità. Il test si è svolto somministrando per quattro settimane la suddetta pillola ad un certo numero di topi maschi. La conseguenza alla somministrazione è stata una drastica riduzione dello sperma. Dopo sei settimane dalla sospensione del farmaco, i topi sono stati in grado di riprodursi nuovamente.
Come funziona il farmaco
Il punto di forza del farmaco è il suo metodo d’azione. Esso infatti non agisce direttamente sul testosterone bensì opera inibendo la proteina recettore alfa dell’acido retinoico. Il farmaco in questione si chiama YCT529 e svolge un ruolo di contrasto per quanto riguarda la formazione dello sperma, la crescita cellulare e lo sviluppo dell’embrione. Abdullah Al Noman, studente di un master all’Università del Minnesota, ha presentato lo studio alla conferenza, scartando l’idea dell’utilizzo degli ormoni come contracettivo a favore di una proteina in grado di bloccare lo sperma. Il dottor. Al Noman ha poi aggiunto: “molti studi dimostrano che gli uomini sono interessati a condividere la responsabilità della contraccezione all’interno della coppia.”
Una considerevole riduzione degli effetti collaterali
Già da tempo i ricercatori hanno cercato un metodo contracettivo che agisse, come per le donne, attraverso l’assunzione degli ormoni. Ma grazie a questa differente modalità d’azione della pillola, è possibile ridurre considerevolmente gli effetti collaterali quali depressione, calo della libido, aumento di peso e patologie che colpiscono il sistema cardiovascolare.
Gli effetti collaterali in questione sono essenzialmente gli stessi riscontrati nella classica pillola anticoncezionale per donne tutt’oggi in commercio. Nonostante ciò, la contraccezione per uso orale pensata per gli uomini costituisce un piccolo passo avanti verso la parità dei sessi.
Sebbene la sperimentazione umana sia prevista entro la fine del 2022, la commercializzazione del farmaco dovrà attendere almeno cinque anni. Per dimostrare la sicurezza di YCT529 è necessaria l’approvazione della Food and Drug Administration, ovvero l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.
La direttrice del laboratorio che ha condotto l’esperimento, la dottoressa Gunda Georg, si è rivelata ottimista in quanto “questo processo andrà avanti rapidamente e anche se non c’è alcuna garanzia che il farmaco funzionerà anche sugli uomini sarei davvero sorpresa se non vedessimo un effetto simile anche su di noi”.
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