E Vienna Cammarota che percorrerà ben 182 Km in 7 giorni, incontrerà la stampa proprio alla sua partenza: Domani – Venerdì 26 Marzo – Ore 9 e 30 – in località Pagliarone di Serre, comune di Serre, in provincia di Salerno.
Alla sua partenza, dinanzi all’Epigrafe del 1779 con la quale si indicava il tratto nuovo della Via Regia delle Calabrie, ci saranno le autorità civili, religiose, militari ma anche le scuole e i profughi di guerra.
Il cammino di Vienna Cammarota nasce dallo studio : La Strada Regia delle Calabrie. Ricostruzione storico-cartografica dell’itinerario postale tra fine Settecento e inizio Ottocento, da Napoli a Castrovillari”. Un’attività di ricerca curata dallo storico della cartografia del Regno di Napoli, architetto Luca Esposito, grazie al quale è stata ritrovata e geo – referenziata sui sistemi satellitari da Via Regia delle Calabrie, la Napoli – Reggio Calabria dell’ ‘800.
“Uno studio durato ben 8 anni! Abbiamo ad esempio ritrovato le antiche osterie, praticamente quelle che erano le aree di sosta dell’epoca, antiche taverne come quella della Duchessa che vedremo domani, ma abbiamo anche ritrovato gli uffici postali di epoca borbonica, i fortini costruiti dai francesi, la strada consolare realizzata dai Romani ben 2100 anni fa e numerosissimi del ‘700 e anche di epoca romana. Ma lungo la Via Regia delle Calabrie la cui costruzione iniziò ad opera di Ferdinando IV nel 1778, abbiamo ritrovato anche le Epigrafi, praticamente la segnaletica stradale del tempo. Oasi naturali, Grotte, Castelli, Palazzi Ducali che hanno ospitato illustri personaggi – ha dichiarato l’architetto Luca Esposito, delegato Archeoclub d’Italia al programma di riqualificazione dei borghi della Via Regia delle Calabrie – sono lungo la Via Regia delle Calabrie. Pensiamo ad esempio alle Grotte di Pertosa o ancora alle Oasi Naturalistiche del WWF”.
Recupero dei borghi e volano economico. “C’è, con questo studio e con il cammino, un obiettivo importante perché auspichiamo che possa esserci la riqualificazione dei borghi. Considerato il crescente interesse che oggi riscuote il viaggiare “a piedi”, i dati statistici relativi al Cammino di Santiago – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – alla Via Francigena ed al Cammino di Assisi, ad esempio, sebbene risentano di una forte attrattiva “spirituale”, indicano un’affluenza di persone in transito che è triplicata negli ultimi 5anni, la Via Regia delle Calabrie percorsa dai viaggiatori del Gran Tour potrebbe contribuire alla ripartenza dell’Italia”.
E Vienna Cammarota partirà dunque da Serre, in provincia di Salerno.
“La comunità di Serre è ben lieta di ospitare la partenza di Vienna Cammarota, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide che all’età di 72 anni, domani, Sabato 26 Marzo darà il via al cammino della pace percorrendo ben 180 Km a piedi fino a Castrovillari in Calabria. E’ cammino della pace perché ad esempio nella comunità di Serre stiamo accogliendo profughi di guerra nelle nostre famiglie e dunque durante il cammino sarà centrale il tema dell’accoglienza. Il nostro borgo, in provincia di Salerno, sarà tappa iniziale del cammino della pace che ha anche un particolare significato storico. Serre, infatti è sulla “Via Popilia”, la consolare di epoca romana più lunga in territorio italiano – ha affermato Franco Mennella, sindaco di Serre – ed è un paese importante per la cultura borbonica perché c’è la Casina Reale di Caccia che da Ottobre a Gennaio diventava la sede del Governo Borbonico. La Casina si trova all’interno del comprensorio militare di Persano ed è sede del Comando Regimento Logistico Garibaldi. L’auspicio è che possa essere resa più fruibile al turismo. Inoltre Serre che si trova tra i due fiumi quali il Sele e il Calore, è sede dell’Oasi WWF di Persano. Ma a Serre c’è anche la Riserva naturale Foce Sele – Tanagro.
Dopo tanti anni abbiamo concluso il progetto di restauro del Palazzo Ducale risalente al XVI secolo. Si tratta di un sito davvero importante al quale vi si accede attraverso un portale in pietra intagliata, che mostra uno scenario molto suggestivo, dove gli elementi prevalenti sono: il pozzo laterale, due scale in pietra, il secolare platano centrale. Il pozzo, di stile cinquecentesco. Lungo il perimetro della corte è annessa la Cappella del Soccorso, della quale rimane il portale recante rosette e simboli araldici sui conci di chiave, di imposte e alla base dei piedritti”.
Serre conta 3816 abitanti e si trova in provincia di Salerno, nel cuore dei Monti Alburni, a 23 km in linea d’aria dal mare. Eppure è un borgo immerso nella natura e ricco di storia. Vienna Cammarota partirà da lì per il cammino della pace.
E Vienna domani sarà a Sicignano, poi Auletta.
“Auletta è il Borgo dell’Acqua che si riscopre lungo la Via Regia Borbonica di fine ‘700. Il fiume Tanagro scorre a valle delle Grotte di Pertosa-Auletta da cui riceve in parte anche le acque, assumendo aspetti particolari, con piccole cascate, laghetti e con la presenza di vegetazione altrove introvabile.
Il Tanagro è un importante fiume lungo 92 km – ha dichiarato Pietro Pessolano, sindaco di Auletta – principale affluente di sinistra del fiume Sele, che scorre nella regione Campania per la gran parte del suo corso nell’area contigua del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Nasce sotto forma di semplice torrente a monte del Comune di Casalbuono, in territorio Lucano e precisamente in località Cozzo del Demanio nel Comune di Moliterno (PZ)
Fuori dal Vallo di Diano prosegue attraverso un percorso naturale di estrema bellezza nei territori di Auletta, Caggiano e Pertosa, dove raccoglie anche le acque provenienti dalle Grotte di Pertosa-Auletta, anche dette Grotte dell’Angelo. Qui è possibile scoprire circa 5 km di fiume, praticando sport come il rafting e la canoa, guidati da professionisti. E’ importante evidenziare alcuni aspetti naturalistici di rilievo: la presenza dell’Alborella lucana (Alburnus albidus) e la Trota fario (Salmo trutta fario), oltre ad alcune delle ultime colonie di lontre. Auletta è il borgo dei Ponti romani. Ad esempio il ponte della Difesa o dell’Armo è un ponte di epoca romana del II secolo a.C. costruito in concomitanza con la via Popilia che lasciata la via Appia a Capua, attraversava la provincia di Salerno passando per Nuceria, Salernum, Picentia, Eburum, Acerronia (nei pressi della contrata Cerreta di Auletta) Forum Populi per raggiungere Reggio Calabria. Strada e ponte risalirebbero al periodo tra il 153 e il 130 a.C. Ad Auletta c’è il Palazzo Machesale che ha ospitato personaggi illustri.
Il ponte della Difesa è l’unico ponte superstite dell’antica via Reggio-Capua. Il ponte, nelle cui vicinanze vi erano alcune cauponae, cioè delle bettole e più su in vicinanza di Acerronia la mutatio, cioè la taverna della Cerreta con il cambio dei cavalli, fu testimone del passaggio delle orde di Spartaco che notte tempo si dirigevano verso Forum Annii per depredarlo e distruggerlo e della battaglia finale che avvenne con le legioni di Crasso nei suoi pressi su quel lembo di terra delimitato dai fiumi Tanagro e Bianco”.
Poi a Pertosa , dove Vienna Cammarota arriverà nel pomeriggio di domani.
“Borgo del buon vivere, Pertosa regala un viaggio nella natura tra tradizioni, sapori, cultura e storia. Adagiato su colline di uliveti e dal clima mite, è noto per la produzione del prelibato carciofo bianco, presidio slow food. Fiero delle proprie tradizioni, il paese regala un itinerario culinario pregiato, potendo degustare i piatti tipici impreziositi con ingredienti unici di produzione locale.
È un angolo di terra, dove i cittadini coltivano ancora l’arte del buon vivere immersi nella natura – ha affermato Domenico Barba, sindaco di Pertosa nel salernitano – e ispirandosi ad uno stile di vita sostenibile, dove è possibile godere di spettacolari scorci di notevole valore paesaggistico modellati dalla presenza del fiume Tanagro, tra cui le affascinanti cascate di Maremanico e il “Velo della sposa”. Lungo il fiume è possibile provare una splendida discesa in raft e altre attività sportive, ma anche camminare lungo un sentiero fluviale che permette di ammirare in assoluta tranquillità la flora e la fauna circostante. Domani 27 Marzo accoglieremo Vienna Cammarota, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, camminatrice, Guida Ambientale Escursionistica che sarà la prima a percorrere a piedi la Via Regia Borbonica delle Calabrie, la Napoli – Reggio Calabria dell’800, inaugurata nel 1779. L’accoglieremo all’ingresso del nostro paese. Vienna Cammarota alloggerà proprio a Pertosa.
Chi viene a Pertosa potrà immergersi anche nella cultura e nella storia: oltre alle incantevoli grotte preistoriche, alle quali sono legate le origini del paese e da cui deriverebbe il suo nome, sono presenti due musei. Si tratta del Museo Speleo-Archeologico luogo della cultura MIBACT, che testimonia le ripetute frequentazioni umane estese nell’arco di circa 40.000 anni, dall’età paleolitica sino all’epoca medievale, e del Museo del suolo, con pochi similari in Europa, che offre un itinerario di conoscenza dedicato alla terra, e più precisamente a ciò che avviene in quei tre metri, fondamentali per la vita sul nostro pianeta, che dalla superficie si portano in basso.
E’ un borgo magico, in cui si può vivere una realtà a misura d’uomo, dove hanno valore le relazioni tra le persone e quel senso di comunità, che avvolge e accoglie chiunque arrivi qui”.
E domenica la camminatrice della pace con le bandiere dell’Italia e dell’Ucraina arriverà a Casalbuono, meraviglioso e geograficamente ultimo borgo della Campania. Vienna proseguirà per Nemoli, in provincia di Potenza dove arriverà nel pomeriggio di Domenica 27 Marzo.
Lunedì 28 Marzo, Vienna Cammarota parlerà alle scuole dove incontrerà anche famiglie provenienti dall’Ucraina.
“Nemoli è un borgo piccolo della Basilicata di 1.402 abitanti ma dal cuore grande. Nel Comune di Nemoli, sono giunti dall’Ucraina tre nuclei familiari con bambini, nello specifico, sono tre giovani donne con sei bambini, rispettivamente di undici, otto, sei, quattro e due anni e una piccolina di 4 mesi.
La cittadinanza si è immediatamente adoperata in una campagna di solidarietà, che ha permesso la raccolta di beni di prima necessità – Lo ha annunciato Mimmo Carlomagno, sindaco di Nemoli, in Basilicata – vestiti, scarpe, coperte, farmaci ecc ecc, che sono stati consegnanti non solo alle famiglie giunte sul territorio ma anche trasportate in Ucraina. Abbiamo provveduto all’inserimento dei bambini nel sistema scolastico. Tutta la comunità è compatta e questo processo di integrazione sta vedendo insieme: l’associazione “Le Signore del Lago ” , la Proloco di Nemoli, il parroco, la Croce Rossa Italiana, la rappresentante delle famiglie giunte dall’Ucraina, contributi che hanno impreziosito e reso il momento ancora più emozionante. L’ articolo 11 della Costituzione, sancisce che l’Italia “ripudia la guerra come strumento di offesa” e “mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. E Domenica pomeriggio, 27 Marzo, tutta la comunità accoglierà la camminatrice Vienna Cammarota, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide che arriverà a piedi dalla Campania per poi proseguire il cammino fino a Castrovillari, in Calabria alla riscoperta dei borghi e del patrimonio culturale sconosciuto sulla Via Regia delle Calabrie, la Napoli – Reggio Calabria dell’ ‘800. Vienna si fermerà da noi anche Lunedì e incontrerà gli studenti nelle scuole e le famiglie provenienti dalle zone di guerra”.
Un borgo spettacolare. “Nemoli è un comune di 1.402 abitanti situato in provincia di Potenza. Il nucleo antico si estende a forma di croce al centro della Valle del Noce, poco distante dal massiccio del Sirino e dal lago omonimo. Il suo centro storico annovera caratteristici edifici, che sebbene presentino aspetti architettonici “poveri”, assumono un carattere particolarmente interessante nel loro insieme. Il piccolo borgo si sviluppa lungo la S.P. 45, che coincide con il primitivo impianto di epoca sette/ottocentesca della Strada Regia delle Calabrie, l’antica strada di epoca borbonica che ripercorre il tracciato ancora più antico della via Popilia di epoca romana. Molto interessante, dal punto di vista delle potenzialità turistiche – ha proseguito Mimmo Carlomagno, sindaco di Nemoli – il territorio comunale che si estende in prossimità del lago Sirino, caratterizzato da un contesto paesaggistico di sicuro interesse. Il lago Sirino si trova a 784 metri sul livello del mare, si schiude a forma di gemma, le cui acque cambiano colore durante le ore del giorno e a seconda delle stagioni. E’ un lago di sbarramento che si alimenta con le sorgenti del Sirino. E’ diventato nel corso degli anni la meta preferita di turisti che amano il contatto diretto con la natura.
Tra i principali manufatti storici, che sono strettamente legati alla tradizione di “luogo di transito” del borgo di Nemoli, sono particolarmente interessanti la piazza del paese su cui affaccia la chiesa di S. Maria delle Grazie, edificata nella seconda metà del Seicento. Nel centro del piccolo borgo alcuni edifici conservano ancora i nomi che ricordano la tradizione di “ospitalità” che questo luogo svolgeva lungo il Cammino Regio: la “Calessera” per la sosta ed il cambio dei cavalli e la “Forestera” dove era possibile trovare alloggio e ristoro.
Poi c’è Palazzo Filizzola, una costruzione dal caratteristico loggiato al primo piano, iniziata nei primi decenni del Seicento e noto in paese anche col nome di “Casa dei Signori”. In questo Palazzo è in corso un progetto per il ripristino, la valorizzazione e la riqualificazione da destinare a Museo della Civiltà Rurale di Nemoli”.