Teatro del Segno: “E poi ho visto un gabbiano” di OfficinAcustica sabato 12 marzo alle 21 al TsE di Is Mirrionis a Cagliari per Teatro Senza Quartiere
concerto teatrale
testi originali di Anna Lisa Mameli
musiche originali, arrangiamenti e direzione musicale di Corrado Aragoni
Anna Lisa Mameli – voce cantante
Marta Proietti Orzella – voce recitante
Eleonora Giua – voce recitante
Corrado Aragoni – pianoforte
Remigio Pili – fisarmonica
Anna Maria Viani – violino
Karen Hernandez – violoncello
Simone Floris – clarinetto
Andrea Lai – sax
Massimo Spano – contrabbasso
Alessandro Garau – batteria e percussioni
produzione OfficinAcustica (2020)
Per chi abita in un’isola, il mare è l’unico orizzonte possibile.
I fasci di luce, di albe, mezzogiorni e tramonti, investono e colorano acqua e terra, uomini, animali e vegetazione.
Tutto si ripete ciclicamente ma nulla è mai uguale, a saper guardare bene.
L’isola è approdo sicuro ma anche scoglio che squarcia le barche; l’isola è accoglienza ma anche mare che divide; l’isola è fatica ma anche bellezza estatica.
C’è un artista che ci ha offerto un punto di vista privilegiato dell’isola di Sant’Antioco.
Lo ha fatto attraverso i materiali, il vivo legno e la fredda pietra, nelle loro infinite sfumature di colori; lo ha fatto attraverso i suoi occhi che li hanno guardati e le sue mani meticolose che li hanno lavorati: è lo scultore antiochense Gianni Salidu.
Dall’intimità del suo laboratorio e dal microcosmo di una vita semplice fatta di lavoro, affetti e amore per la sua terra, Salidu ci lascia un ampio ventaglio di temi universali, un’occasione per guardarci dentro e guardare il mondo che ci circonda, ben oltre quell’orizzonte, oltre i confini del mare.
Da qui nasce la nuova produzione originale di OfficinAcustica, ispirata all’opera dell’artista.
Un concerto teatrale che, partendo dai temi universali suggeriti dalle sculture, e che da sempre scandiscono la vita e l’agire dell’uomo, ha l’intento di animare di voce, suono e musica la Figura, la Forma e la Materia.
Uno spaccato musicale, poetico e visivo per raccontare un’isola e una terra, il Sulcis, infinitamente ricca di storia e bellezza.