L’impegno dei volontari di Uniti per i Diritti Umani continua per le strade della Sardegna: iniziative a Nuoro, Decimoputzu e Olbia in questi primi tre giorni della settimana.
Spinti dalle preoccupazioni che si vivono ogni volta che lo smartphone si connette a notiziari e social, i volontari stanno portando avanti con coraggio un’iniziativa avente come scopo quello di far conoscere i Diritti Umani a chiunque. E’ probabile che il fatto che i disastri umanitari non siano di fronte ai nostri occhi e non si sviluppano nelle immediate vicinanze, sia il motivo per cui tanti pensano a coltivare il proprio orticello e informarsi su qualcuno dei Diritti Umani solo quando annusa la possibilità che qualcuno possa calpestare i suoi.
Eppure i Diritti Umani sono Universali e forse la guerra inizia dal momento in cui voltiamo le spalle di fronte allo screzio che qualcun altro subisce; forse inizia proprio quando non siamo disposti a tendere la mano verso un altro per favorire il suo diritto alla vita. Forse il fatto di non conoscere davvero questi 30 articoli è ciò che mette tanti in condizione da pensare che il mondo giri intorno alle loro singole vite. Poi però arrivano le spiacevoli lezioni che nessuno vorrebbe e ne dovrebbe subire: cade una bomba a migliaia di chilometri e sentiamo la sorda esplosione dentro di noi, umani.
“I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” disse L. Ron Hubbard ispirando gruppi di volontari a diffondere questo strumento di civiltà, così semplice da poter essere conosciuto da chiunque abbia la volontà di leggere. Purtroppo il riscontro dei volontari, anche nelle iniziative di questi giorni, è che tanti, troppi, non conoscono che cosa siano i Diritti Umani, se non qualcuno degli articoli. Ed ecco che le persone subiscono trattamenti scorretti, non dovuti e, ignari di questo codice, pensano a vendetta e forza come unici mezzi per far valere le proprie ragioni.
Il Diritto Umano numero 29 è la Responsabilità. Forse la chiave per vedere domani un mondo migliore: se la responsabilità viene negata concedendo a tutti la libertà di fare quel che vuole a discapito degli altri, otterremo un dramma. Di contro, responsabilizzando ognuno, si può sperare nel fatto che i restanti diritti siano rispettati perché a farsi da portavoce è il singolo, nella sua quotidianità, e diffonde il buon costume di esportare buon senso.