1 €uro Festival, Cagliari Teatro delle Saline
6 maggio – 8 giugno 2022 ore 21 al Teatro delle Saline torna la storica rassegna di Akròama, undici spettacoli che raccontano le espressioni più giovani e innovative del teatro sardo e non solo.
Torna 1€uro Festival e tra gli ospiti la Scuola d’Arte Drammatica , Abaco Teatro, Effimero Meraviglioso, Teatro Instabile, Tragodia, Origamundi, Teatro Sassari, Anfiteatro Sud e i genovesi Lunaria Torna al Teatro delle Saline la storica rassegna ideata e diretta da Lelio Lecis per avvicinare le nuove generazioni al teatro e mostrare il panorama teatrale sardo più giovane e innovativo. La rassegna, nata nel 1999 con il nome “Teatro a mille lire”, ha conquistato negli anni un pubblico sempre più affezionato e curioso di conoscere le produzioni emergenti del teatro isolano (e non solo) con la sua straordinaria creatività e le sue capacità espressive che comprendono sperimentazione e linguaggi multimediali.
Il cartellone di 1 €uro Festival è stato presentato al pubblico e alla stampa venerdì 29 aprile con una conferenza stampa a cui hanno preso parte Marina Mura, direttrice generale, Elisabetta Podda, regista e presidente, Francesco Murgia, responsabile delle relazioni esterne di Akròama.
In calendario undici spettacoli (con due debutti, il primo e l’ultimo della rassegna) tra 6 maggio e 8 giugno, con un programma intenso di rappresentazioni martedì e mercoledì e venerdì e sabato, proposti con costi e abbonamenti accessibili per tutti con l’obiettivo di far entrare il teatro nel quotidiano delle persone. Tutti gli spettacoli sono preceduti alle 20.30 da “Microstorie”, una serie di minidrammi che attingono al patrimonio letterario stanislavskijano sulla formazione dell’attore e le sue variazioni.
“Finalmente, dopo la pausa Covid del 2021, ritorna 1 € euro Festival – commenta Lelio Lecis. – La risposta del pubblico è stata stupefacente: in una settimana abbiamo venduti tutti i 320 abbonamenti a disposizione. Un pubblico che si fida delle nostre proposte e che avrà la possibilità di aver un’idea del grande fermento teatrale dei gruppi sardi, che sono la parte principale del nostro progetto”.
Il calendario
A inaugurare il Festival sarà il debutto di “Racconti fantastici” prodotto da Akròama per la regia di Elisabetta Podda, in scena il 6 e 7 maggio. Tratto da due racconti che Dostoevskij pubblicò nel 1876 e 1877, “La mite” e “Sogno di un uomo ridicolo”, portano in scena la grande sensibilità dello scrittore russo sugli abissi dell’essere umano.
Si prosegue il 10 e il 11 maggio con “La classe” della Scuola d’Arte Drammatica per la regia e la drammaturgia di Elisabetta Podda, uno spaccato ironico, scanzonato e pungente della realtà scolastica italiana.
Terzo appuntamento, 13 e il 14 maggio, con Abaco Teatro in “L’ultima risata”, con Rosalba Piras e Tiziano Polese: è la storia di due comici cabarettisti ebrei passati dai palcoscenici di tutta Europa ai campi di concentramento. L’evocazione del repertorio storico è fatta di canzoni e balli yiddish del cabaret tedesco, ricco di ballate e sketch degli anni ’30 e ’40.
Teatro Sassari sarà protagonista del quarto spettacolo, “La sorpresa”, il 17 e 18 maggio, scritta dal drammaturgo sassarese Cosimo Filigheddu con la regia di Mario Lubino: la vicenda, ambientata in una villa dell’alta borghesia sassarese, racconta la scomparsa di un ricco uomo d’affari in Africa, pare rapito da una tribù ribelle; dopo dieci anni con una telefonata annuncia il suo ritorno alla moglie ed ai figli increduli.
Il 20 maggio sarà in scena “Chi dice donna dice Dante”, produzione di Anfiteatro Sud scritta da Francesco Civile, diretto e interpretato da Francesco Civile e Daniel Dwerryhouse: in scena un Dante contemporaneo che si è perso di nuovo e che ha ancora bisogno del suo Virgilio per ritrovarsi, raccontato dal punto di vista di chi ha dato al poeta la possibilità di diventare “sommo”, la donna. Non solo Beatrice, ma molte e curiose figure femminili accompagneranno Dante attraverso un viaggio grottesco ed esilarante.
Il 21 maggio spazio alla compagnia genovese Lunaria Teatro con “Maruzza Musumeci” diretto da Daniela Ardini. E’ una favola strana, inquietante quella raccontata da Andrea Camilleri nel romanzo “Maruzza Musumeci”: ritornano i motivi classici della sirena – del suo canto che uccide – e di una vendetta covata per millenni contro un Ulisse dedicato ai campi; il protagonista Gnazio ritorna dall’America senza mai guardare il mare per dedicarsi a coltivare la terra.
Il 24 e il 25 maggio sul palco “Due fratelli” di Fausto Paravidino prodotto da Effimero Meraviglioso con la regia di Maria Assunta Calvisi. Il testo di Paravidino, premio Riccione Teatro 1999, fece conoscere un giovane drammaturgo ancora oggi presente sulla scena teatrale. Lo spettacolo racconta una tragedia claustrofobica che si consuma fra le quattro pareti di una cucina dove due fratelli, Boris e Lev, e la loro coinquilina Erika, convivono attraverso i piccoli riti della quotidianità che nascondono tensioni, provocazioni, fino ad arrivare a violenze verbali e non solo.
Il 27 e il 28 maggio è la volta del Teatro Instabile con “Ciranò” di Edmond Rostand diretto da Aldo Sicurella. Ciranò viene narrato e interpretato da un capocomico stralunato che, attraverso dialoghi e monologhi, rivela il carattere di eroe e rimatore eccellente del protagonista. Il resto della compagnia veste i panni di altri personaggi: la bella Rossana, amata da Ciranò e invaghita dell’insipido bellimbusto Cristiano, i cavalieri prepotenti e gelosi che Ciranò “metterà in riga”.
Il 31 maggio e il 1 giugno andrà in scena la compagnia Tragodia con “Oh Tello!” da “Le Allegre Comari di Windsor” di William Shakespeare, con la drammaturgia di Virginia Garau e Daniela Melis e la regia di Virginia Garau. Lo spettacolo si snoda attraverso un ritmo incalzante, condito da una comicità assolutamente demenziale, che pone l’accento sui punti più salienti ed esilaranti della commedia.
Il 3 e 4 giugno ritorna la Scuola d’Arte Drammatica con “Esercizi con stile” ispirato all’omonima opera di Raymond Queneau con la drammaturgia e regia di Elisabetta Podda. Attraverso il tentativo di sondare e capire quel che è accaduto sull’autobus della linea P, il gioco letterario di Queneau di ricreare diverse versioni dello stesso fatto diventa il gioco del teatro: un susseguirsi di personaggi accompagnati da quadri viventi ispirati a René Magritte.
Il 7 e l’8 giugno concluderà la stagione la compagnia Origamundi che presenta per la prima volta “Chi ti credi di essere? A spasso tra un io e l’altro” di e con Marta Proietti Orzella. E’ un one woman show dove l’attrice Marta Proietti Orzella, con la complicità di una cantante e di un musicista, interpreta diversi personaggi un po’ “al limite”, alle prese con la propria identità. Spettacolo ironico e dissacrante su pregiudizi, etichette e luoghi comuni.