Artigianato sardo e fai da te: una panoramica del settore e gli strumenti preferiti dagli appassionati
La Sardegna è una regione che può vantare una lunga tradizione in diversi settori appartenenti all’artigianato. Si tratta di un comparto che, al pari di molti altri, ha subito un colpo economico sostanzioso in seguito alla crisi sanitaria.
Come qualità ci siamo, come numeri un po’ meno. Si tratta di un riflesso della crisi post-pandemia che, purtroppo, ha colpito molti settori economici della Penisola, come nel caso dell’artigianato, e la Sardegna non ha fatto eccezione. Il 2020 è stato infatti un anno molto complicato per l’Isola, come testimoniano anche i dati pubblicati da Confartigianato Imprese Sardegna, e che approfondiremo insieme proprio oggi.Inoltre, vedremo anche una breve panoramica sul fai da te fra le quattro mura domestiche, scoprendo gli strumenti preferiti dagli appassionati che si cimentano con le lavorazioni del legno.
Fai da te e lavorazione del legno: gli strumenti preferiti
Non solo imprese e industria, perché l’artigianato, il fai da te, la falegnameria e la carpenteria rappresentano una passione che tanti sardi coltivano fra le quattro mura domestiche. Non a caso, sono molte le case che ospitano piccoli laboratori, soprattutto per quel che riguarda la lavorazione del legno. Non possono dunque mancare alcuni elettroutensili come le fresatrici e i rifilatori, insieme alle classiche seghe circolari o a nastro.
Una menzione speciale la meritano i torni, che consentono di realizzare tantissimi capolavori, dagli intagli alle sgrossature. Chi è interessato può leggere questa guida sul tornio per legno, dove si spiega come scegliere il modello migliore per le proprie esigenze, analizzando fattori come la variazione della velocità e la potenza del motore. Restando in tema di strumenti must have per il fai da te, ecco altri apparecchi indispensabili come le levigatrici e le piallatrici elettriche, i seghetti alternativi e i trapani elettrici.
Artigianato in Sardegna: i dati di Confartigianato Imprese
In base al report ufficiale pubblicato da Confartigianato Sardegna, il 2020 ha messo a registro una serie di dati altalenanti per quanto riguarda il settore artigianale. Nello specifico, il saldo fra chiusure e aperture è andato in negativo, con 1.800 nuove imprese e 2.000 unità out, su un totale di circa 34 mila aziende operanti nel comparto. In realtà c’è chi ha sottolineato un dato positivo, ma solo in apparenza: un saldo negativo di -164 unità a fronte di un -443 registrato nel 2019.
In realtà, come sottolineato dagli esperti, bisogna mettere in conto anche le tantissime società in gravi difficoltà economiche, tutt’oggi ad un passo dalla chiusura, e spinte sull’orlo del crinale proprio dalla crisi economica generata dalla pandemia. A livello locale, Cagliari dimostra di essere una delle realtà che è riuscita a cavarsela meglio, registrando un saldo positivo nel 2020 pari a +32 (763 aperture contro 731 chiusure). Bene anche Nuoro, mentre Oristano e Sassari-Gallura hanno registrato i numeri peggiori in Sardegna.
Naturalmente anche le imprese sarde nel settore dell’artigianato si attendono un aiuto finanziario sostanzioso da parte del Governo, come accaduto fra l’altro in diversi settori economici della Penisola. Ad ogni modo, stando a quanto dichiarato dai responsabili di Confartigianato Sardegna, la situazione non è buona e si attendono – purtroppo – diverse nuove chiusure. Per avere una panoramica realmente completa, però, sarà necessario attendere i dati definitivi relativi al 2021, che ha comunque segnato un calo delle esportazioni all’estero.
Nel prossimo paragrafo, invece, vedremo una rapida panoramica inerente ai settori più brillanti per quel che riguarda l’artigianato in Sardegna.
L’artigianato sardo e le eccellenze dell’Isola: dai gioielli alla ceramica
L’artigianato sardo è famoso in tutto il mondo. Non a caso, sono diversi i prodotti artigianali realizzati in Sardegna ed esportati verso i 4 angoli del globo. Basti ad esempio pensare alle famose ceramiche sarde di Oristano e Assemini, insieme ai gioielli in corallo e filigrane d’oro, prodotti soprattutto ad Alghero. Lo stesso discorso può essere fatto per la tessitura di tappeti e arazzi, e per la produzione dei cestini intrecciati in rafia e vimini di Castelsardo.
Impossibile poi non menzionare la lunga tradizione dell’artigianato in Sardegna nel campo della lavorazione del legno, con le cassapanche artigianali grandi protagoniste. Altri esempi concreti? Le bellissime sedie impagliate di Assemini, e le maschere tradizionali in legno di Ottana e Mamoiada (note anche come Bisere dei Mamu). La Sardegna, inoltre, vanta una tradizione centenaria molto nota e apprezzata anche nel campo dei taglieri in legno.