Il GAL era presente all’interno dell’Area Mont’e Prama, nello stand della Regione Sardegna. “Rinnoviamo con questa iniziativa la nostra partnership con la Fondazione Mont’e Prama, avviata lo scorso novembre a Paestum in occasione della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico – ha dichiarato il Presidente Alessandro Murana -. Proseguiamo con orgoglio questa intensa e proficua collaborazione volta a far ottenere al territorio del Sinis e alle sue innumerevoli ricchezze culturali, ambientali e enogastronomiche l’attenzione che meritano”.
“La presenza di operatori turistici del Sinis all’interno degli spazi dedicati alla Regione Sardegna – ha proseguito Alessandro Murana – ha consentito di consolidare rapporti già esistenti e di allacciarne dei nuovi con quei Buyers che hanno manifestato il loro interesse per il territorio del SINIS e per la sua diversificazione dell’offerta turistica”.
Partendo dai Giganti di Mont’e Prama come filo conduttore, sono stati promossi prodotti enogastronomici, servizi ed eventi culturali e musicali del Sinis. “Dobbiamo puntare a valorizzare le peculiarità del nostro territorio, per questo crediamo in una strategia di destinazione che integri cultura, ambiente e produzioni locali e sappia rispondere alla domanda turistica che, secondo le indicazioni che abbiamo rilevato alla Bit, è focalizzata sempre più sulla ricerca di esperienze immersive e coinvolgenti strettamente connesse al contesto locale.” Dichiara il Direttore del GAL Sinis Cristiano Deiana.
In occasione della conferenza stampa che si è svolta martedì 12 aprile, presso lo stand della Regione Sardegna, in cui ha visto protagonista la Fondazione Mont’e Prama, con il suo Presidente Anthony Muroni, è stato presentato il Festival Internazionale dell’Archeologia che mette il territorio del Sinis sotto le luci della ribalta. “Si tratta di grandi eventi che puntano a conquistare l’attenzione dei visitatori provenienti da tutto il territorio regionale, nazionale e internazionale con benefici che chiaramente si estendono a tutto l’indotto“ conclude Deiana.