CAF Conf.A.S.I.: giornata formativa per gli operatori su “Le novità del Modello 730/2022”
Prosegue l’attività di formazione promossa dal CAF Conf.A.S.I. in collaborazione con la Conf.A.S.I. Academy a favore dei propri operatori. Ieri mattina, 21 aprile, si è tenuta una videoconferenza formativa sul tema “Le novità del Modello 730/2022”.
Come illustrato in apertura dei lavori dal Coordinatore nazionale Conf.A.S.I. Academy Davide Lercara, che ha moderato l’incontro, tutti gli interventi dei relatori saranno a disposizione sulla piattaforma Conf.A.S.I. dedicata alla formazione, a disposizione degli operatori registrati in qualsiasi momento.
Il Presidente nazionale Conf.A.S.I. Antonio La Ghezza ha dunque inaugurato i lavori della mattinata: «La piattaforma Zoom, che ormai utilizziamo circa due anni per le nostre attività formative, e la scuola di formazione della nostra confederazione, la Conf.A.S.I. Academy, sono diventate strumenti preziosissimi. Ci siamo sempre considerati una grande famiglia e la volontà di tutti noi è quella di tornare quanto prima a svolgere incontri in presenza. Tuttavia la possibilità di incontrarsi e fare formazione online, anche a distanza, si è rivelata una soluzione innovativa della quale non dovremo fare a meno e che anzi va implementata. Si tratta di una iniziativa nata su scala territoriale in Sicilia e che abbiamo allargato all’intera rete nazionale, grazie anche all’ottimo lavoro svolto da Davide Lercara».
«Quello appena trascorso – continua il Presidente La Ghezza – è stato un biennio contrassegnato dalla privazione dei diritti civili, dalla crisi sanitaria e da restrizioni che hanno cambiato la vita di tutti noi. Dovremo fare tesoro di questa esperienza e non limitarci alle misure di sicurezza previste per Legge, ma seguire la via della responsabilità personale ed essere di esempio per i nostri assistiti e non solo. È stato un biennio in cui, nonostante le tante difficoltà e le perdite subite, non abbiamo lesinato un solo secondo delle nostre giornate per essere vicini alle esigenze e ai bisogni delle persone maggiormente in difficoltà. Di questo sono molto orgoglioso».
«Nelle precedenti giornate formative abbiamo preso degli impegni, in parte mantenuti e in parte ancora da completare – ha ricordato il Presidente. – Ci eravamo impegnati a creare una nuova piattaforma di contrattazione collettiva, e nell’ultimo biennio abbiamo sottoscritto ben cinque nuovi Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, innovativi, debitamente registrati al CNEL e applicabili in qualsiasi azienda nel settore di pertinenza. Il tema della rappresentanza delle organizzazioni sindacali e della libera contrattazione collettiva deve essere affrontata con urgenza in un Paese produttivo come l’Italia. Quando la politica introduce norme, anche corpose, come per esempio quella riguardante il Bonus 110, non si può e non si deve pensare che solo le aziende che usano determinati contratti collettivi nazionali possano beneficiare di quel tipo di agevolazione, perché l’esclusività impedisce la concorrenzialità e priva le libertà di aziende e di lavoratori tutelati da altri contratti collettivi, anche se non firmati da quelle organizzazioni sindacali che oggi si definiscono maggiormente rappresentative. Invece di concentrare l’attenzione su soluzioni discutibili come il salario minimo garantito per legge, andrebbe invece capito quali contratti collettivi, tra quelli depositati al CNEL, possono essere utilizzati e quali no perché lesivi dei diritti dei lavoratori. L’Unione Europea stessa si è espressa in tal senso, così come anche l’ex Ministro del Lavoro e attuale Presidente del CNEL Tiziano Treu. Noi continueremo a lavorare sulla contrattazione collettiva, privilegiando e diffondendo le soluzioni più efficaci e innovative, a tutela dei lavoratori. Fa riflettere che quello appena trascorso sia stato un biennio tragico per quanto riguarda le morti bianche sul lavoro, poiché probabilmente i livelli di sicurezza e controllo delle istituzioni non sono sufficienti».
Nella pregnante introduzione del Presidente La Ghezza, non è mancato un passaggio sulla questione dei controlli rivolti ai percettori di reddito di cittadinanza: «Si tratta di una delle misure rivelatesi, in questo particolare periodo, più utili e idonee ad aiutare le famiglie in difficoltà, ma non può e non deve passare il principio per il quale questa misura di sostegno debba essere erogato a persone o a nuclei famigliari che usano sistemi coercitivi per raggirare le norme e gli operatori che trasmettono queste pratiche. Oggi non abbiamo alcun mezzo per evitare il ricorso abusivo a questi strumenti e il Governo deve tutelare le pratiche evase a sostegno per persone dell’85% di quel milione e trecento mila nuclei familiari che percepiscono questo beneficio, che è orfano oggi di una colonna portante: l’accompagnamento al mondo del lavoro, attraverso la formazione prima di tutto e il collegamento coi Centri per l’Impiego. Oggi oltre 3 milioni e mezzo di persone sono interessate da Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza, escludendo chi non è più abile al lavoro o chi, per vari motivi, non può più rientrare nel mondo del lavoro: si tratta di un bacino importante, che va sostenuto dal punto di vista normativo affinché possa rientrare attivamente nel mondo del lavoro. Oggi abbiamo tanti miliardi di euro da utilizzare nell’ambito del PNRR, ed è necessario utilizzarli al meglio, ricorrendo a soluzioni perduranti, prospettiche».
Infine, il Presidente ha fatto un punto sull’impegno preso rispetto all’allargamento dell’azione della confederazione al Pubblico Impiego: «A gennaio il Direttivo nazionale ha rivisto l’organigramma del coordinamento: confermato il decano Sandro Cortese per quanto riguarda il Comparto Sanità; Giovanni Lippolis per quanto riguarda le Funzioni Centrali e gli Enti Locali; e nominando Davide Lercara quale nuovo coordinatore per il comparto della Scuola, che peraltro nelle ultime elezioni RSU, alle quali abbiamo partecipato tramite accordo elettorale con la FSI-USAE, ha ottenuto un riscontro lodevole. Segno questo del fatto che l’impegno e la devozione nel proprio lavoro, i risultati arrivano sempre e fanno sentire tutta la grande famiglia Conf.A.S.I. più forte».
Il Presidente ha concluso ringraziando tutti gli operatori per il lavoro di assistenza continua svolto sui territori.
In questa giornata formativa, sono stati toccati diversi argomenti di cruciale importanza, anche grazie alla presenza degli ospiti che hanno relazionato prima dell’avvio dei lavori – l’On. Annalisa Tardino, Europarlamentare e Membro della Commissione LIBE – Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni; il Sen. Luigi Vitali, Senatore della Repubblica Italiana e Membro della 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali); l’On. Francesca Anna Ruggiero, Deputato delle Repubblica Italiana e Membro della XII Commissione (Affari Sociali); le rappresentanze istituzionali di alcuni Comuni italiani – che il Presidente ha tenuto a salutare e ringraziare per la presenza. E non è mancato il plauso, da parte loro, al lavoro svolto da Conf.A.S.I. con passione e competenza, anche grazie alla preparazione degli operatori.
«Il tema dei diritti civili è fondamentale – ha dichiarato l’On. Annalisa Tardino. – Purtroppo abbiamo a che fare con un impianto di riforme normative sbagliato e confusionario, che non tutela né i lavoratori né chi fa legittimamente impresa e produce posti di lavoro. V’è necessità di riforme innovative e utili al Paese nonché della giusta attenzione istituzionale e mediatica. Spesso ci dedichiamo a normative superflue, come il salario minimo, quando basterebbe applicare in modo corretto quelle esistenti. Il reddito di cittadinanza dovrebbe aiutare chi non ha più l’età giusta o le competenze per essere inserito nel mondo del lavoro, ma è necessario limitarne l’abuso».
Critico sulle modalità di erogazione del reddito di cittadinanza anche il Sen. Vitali: «Grazie ad un Governo di larghe intese e responsabilità istituzionale, abbiamo adottato alcuni correttivi, perché ci si è resi conto che la misura stava creando sacche di lavoro nero da una parte e agevolando chi non aveva voglia di lavorare dall’altra. Oggi i Centri per l’Impiego e le Agenzie interinali sono deputati a chiamare i beneficiari per vagliare le offerte di lavoro, che possono essere rifiutate solo una volta, pena la perdita del beneficio. Questo anche in considerazione e rispetto verso le situazioni di povertà assoluta. Stessa cosa dicasi per il Bonus 110%, usata da alcuni per truffare lo stato facendo passare lavori ordinari come attività di ristrutturazione: è una caratteristica tutta italiana quella che, fatta una norma, si trovi subito un modo per aggirarla. Anche per quanto riguarda il problema delle morti sul lavoro, è giusto cancellare dal mercato le imprese datoriali che non rispettano le regole ma altrettanto lo è emancipare i lavoratori sul rispetto delle regole di sicurezza. L’invito, per un utilizzo proficuo dei fondi PNRR, è a chiedere audizione alle Commissioni parlamentari per portare le vostre istanze».
Sull’opportunità di snellire l’impianto normativo e di una maggiore collaborazione tra chi fa le leggi e chi le deve far rispettare concorda anche l’On. Ruggiero, che si è soffermata sulla interazione delle banche dati: «Già con il decreto fiscale del 2018 abbiamo permesso l’interazione tra Agenzia delle Entrate e INPS, che prima non esisteva: è stato lavoro certosino, fatto in collaborazione con il Garante della Privacy, che ha consentito di snellire le pratiche per l’assegnazione di benefici ai malati oncologici. Siamo lavorando anche per mettere a sistema le banche dati del Fascicolo sanitario elettronico e INPS. Avere la possibilità di incrociare i dati, consente di migliorare i sistemi di controllo, valutare le performance dei centri di assistenza fiscale e migliorare il servizio ai cittadini». Sul reddito di cittadinanza: «I numerosi tagli subiti negli anni dal Mezzogiorno ha provocato la perdita di posti di lavoro e del potere d’acquisto delle persone e reso necessarie misure di sostegno; per questo va rivisto il riparto il riparto delle risorse, per limare il divario tra Nord e Sud e creare nuove opportunità per il Mezzogiorno; così come vanno snelliti gli impianti normativi e i passaggi burocratici, che attualmente rendono impossibile alle imprese scommettere sul futuro».
Durante la mattinata si sono susseguiti gli interventi di Antonio Esposito, Amministratore Unico CAF Conf.A.S.I., che ha parlato delle novità per la Campagna Fiscale 2022 e dei nuovi servizi a disposizione; di Pino Sulcanese, Responsabile Assistenza Fiscale CAF Conf.A.S.I., che ha parlato delle novità del Modello 730/2022 per i redditi 2021; e di Aldo Radano, Responsabile Tecnico e Controlli del CAF Conf.A.S.I., che ha fatto alcuni approfondimenti tecnici relativi alla piattaforma Sesamo Software online.