È accaduto a Sassari, protagonisti circa 300 fra insegnanti, bambine e bambini della scuola primaria e della scuola media del Canopoleno di via Luna e Sole, con l’accoppiata Canopoleno Green & Legambiente a rivelarsi binomio vincente, funzionale appunto alla trasmissione del messaggio.
Due giornate di parole e operatività sul campo, di testimonianze e condivisione, di sorrisi e consapevolezza. Giornate trascorse insieme e passate a condividere (appunto) un vero e proprio percorso di sostenibilità. Occhi e mani dei baby ecovolontari hanno osservato e operato, di conseguenza, per ripulire porzioni d’ambiente che caratterizza la quotidianità della scuola. Spazi verdi e fruibili cui troppo spesso si manca di rispetto.
Legambiente e Ecovolontari Sassari: “Decisamente una grande emozione il poterci rapportare con una giovane allegra e consapevole platea. Momenti importanti, di crescita e scambio, che siamo stati onorati di vivere al fianco di una realtà sensibile e presente come il Canopoleno di Sassari. Ancora più importante perché ad essere condivisi sono stati obbiettivi dettati dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il nostro tour delle cicche ha trasformato in fattiva realtà quanto prima spiegato e certamente auspicato: tanti i rifiuti sono stati recuperati, una marea le cicche raccolte. Il tutto grazie ad una colorata e pacifica invasione urbana che ha animato e ripulito il parco antistante il Canopoleno. Un’azione sincera, piena, di impatto. Grazie al nostro futuro, abbiamo compiuto piccoli grandi gesti utili a preservare il loro futuro“.
Littering abbandono/gettito indiscriminato di cicche di sigaretta. Le famigerate cicche, oltre ad essere presenti in quantità impressionanti ovunque, sono anche molto difficili da raccogliere viste le dimensioni: una folata di vento, e tutto si complica. Da un’indagine di Legambiente (Park Litter 2018) emerge che su un totale di circa 24mila rifiuti campionati su 7400 mq di parchi urbani, il 37% degli stessi erano mozziconi di sigaretta. Ogni anno in Italia ne vengono consumate circa 72 miliardi. Una delle più importanti Società Multiservizi – Iren – asserisce che gran parte dei mozziconi di sigaretta viene abbandonata in strada e finisce nei tombini, poi nei fiumi e infine in mare. Nel Mediterraneo le cicche rappresentano circa il 40% dei rifiuti a fronte del 9,5% delle bottiglie di plastica, dell’8,5% dei sacchetti di plastica, del 7,6 % delle lattine di alluminio e altri materiali vari. Dice l’Humanitas Medical Care: “Non solo il fumo di sigaretta fa male alla salute, ma anche i mozziconi -trattandosi di materiale altamente cancerogeno che contamina il suolo e, di conseguenza, i prodotti della catena alimentare – che ogni giorno vengono prodotti (solo a Milano più di 3 milioni, secondo dati statistici) e che finiscono sui marciapiedi delle nostre città”.