I pensionati che hanno comprato casa nel 2021 lo hanno fatto per viverci nel 68,4% dei casi (abitazione principale), per investimento il 21,5% delle volte e per l’acquisto della casa vacanza nel 10,1% dei casi. Nel 2020, in piena pandemia, gli acquisti per investimento avevano evidenziato una contrazione (20,3%), nel 2021 la quota è risalita al 21,5%, percentuale comunque inferiore a quella registrata nel 2019 e quindi nel periodo antecedente alla pandemia. Le percentuali di compravendite di case vacanza da parte di pensionati non evidenziano particolari variazioni negli ultimi 3 anni.
I pensionati comprano soprattutto trilocali, arrivati al 39,6% delle scelte nel 2021. Da segnalare anche un interesse crescente per le soluzioni indipendenti e semindipendenti che passano dal 12,7% del 2019 all’attuale 14,2%. Anche i pensionati infatti, causa pandemia, hanno optato più spesso per abitazioni dotate di spazi esterni. Da segnalare infine la progressiva contrazione della percentuale di acquisto di bilocali che, tra il 2019 ed il 2021, passa dal 27,8% al 24,5%, effetto attribuibile anche in questo caso alla pandemia che ha penalizzato le soluzioni dalle metrature contenute.
I pensionati che acquistano fanno parte di una famiglia nel 65,7% dei casi, mentre si tratta di single, vedovi/e, divorziati e separati nel restante 34,3% dei casi.
La quota di pensionati che acquista accendendo un mutuo è bassa e nel 2021 si attesta al 14,5% sul totale delle compravendite. Si tratta di una percentuale in crescita rispetto al 2019 ma in lieve contrazione rispetto al 2020.