Domani 9 aprile, a partire dalle 16 al Monte Granatico, nell’ambito del blocco di programma “Conversazioni sul Mondo naturale”, sarà presentato il documentario che accompagna lo spettatore alla scoperta di esperienze imprenditoriali innovative nate in Sardegna e che possono diventare esempi di buone pratiche oltremare.
Il lavoro di Piludu e Mascia, presentato in anteprima il 4 febbraio scorso, racconta di come ogni scarto può essere in realtà un’opportunità e lo fa attraverso le interviste ad alcune delle personalità isolane che, a vario titolo e in vari settori (dall’edilizia all’agricoltura solo per fare qualche esempio) hanno prodotto innovazione partendo proprio da ciò che in tanti considererebbero uno “scarto”.
«Siamo grati agli organizzatori per questo invito – spiegano i due autori – Il Festival è un’occasione straordinaria per porre al centro del dibattito pubblico le tematiche ambientali e la valorizzazione del territorio in stretta connessione con il benessere umano. Il nostro documentario ha lo stesso intento, quello di far conoscere scelte produttive diverse e più sostenibili da quelle che negli ultimi decenni hanno caratterizzato l’avanzamento della nostra società».
I protagonisti del documentario
Maddalena Achenza (Docente di Architettura Tecnica al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura di Cagliari), Gianluigi Bacchetta (Direttore dell’Orto Botanico e docente al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari), Bachisio Bandinu (autore di numerosi saggi dedicati alla cultura e all’identità della Sardegna. Tra i suoi libri “Lettera a un giovane sardo” e “Noi non sapevamo. No ischiamus”), Ettore Cannavera (psicologo e pedagogista, fondatore e responsabile della Comunità La Collina di Serdiana, cappellano della REMS di Capoterra), Giuseppe Mariano Delogu (tecnico forestale, docente di Tecniche di protezione civile all’Università di Nuoro, autore del libro “Dalla parte del fuoco”), Daniela Ducato (fondatrice filiere Industrie Verdi EDIZERO Architecture for Peace design, prodotti servizi per la salute delle persone e del pianeta, e recentemente nominata presidente della Fondazione “Territorio Italia”), Salvatore Porta (dopo trent’anni di esperienza nella direzione del marketing strategico di una multinazionale, dal 2010 si interessa di agricoltura naturale), Sabrina Puddu (architetto, da anni sta portando avanti una ricerca sugli edifici carcerari europei). Giampietro Tronci (ingegnere, settori bioedilizia e Paesaggi Urbani e Rurali presso lo studio Crùu) e Gigi Usai (esperto del paesaggio, Paesaggi Urbani e Rurali presso studio Crùu).