Domani genitori Aquila Camera
Domani alla Camera i genitori dei giovani dell’Aquila:A 13 anni dal terremoto de L’Aquila si ritroveranno, insieme e per la prima volta, tutti gli studenti vincitori del Premio Avus 2009 dedicato agli studenti che persero la vita, i genitori degli stessi, i geologi, le istituzioni.
Prima presentazione alla stampa del testo che racchiude tutte le tesi vincitrici del Premio AVUS 2009!
Domani – Venerdì 8 Aprile – Ore 10 – Camera dei Deputati – Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari – Camera dei Deputati – Via di Campo Marzio – 78 – ROMA.
Interverranno:
- Alessia Rotta, Presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati
- Francesco Arcangelo Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi
- Sergio Bianchi, Presidente Associazione Vittime Universitarie Sisma e papà di Nicola – Avus 6 Aprile 2009;
- Michele Orifici, Vice Presidente Nazionale della SIGEA,
- Eugenio Di Loreto, Presidente della SIGEA – Lazio,
- Erasmo D’Angelis, Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale,
- Gianluca Valensise, Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia,
- Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA)
A distanza di 13 anni dal terremoto, la Società Italiana di Geologia Ambientale e l’Associazione Vittime Universitarie del Sisma del 2009, presenteranno per la prima volta un testo inedito :
“Considerazioni geologiche, economiche e sociali nella gestione e prevenzione del rischio sismico – L’ESPERIENZA “AVUS 6 APRILE 2009” che racchiude le tesi vincitrici di questi anni di Premio Avus.
Antonello Fiore, geologo ( Presidente Nazionale Società Italiana di Geologia Ambientale):
“E’ un’idea nuova: unire, mettere insieme testimonianze e ricordi, farlo nei palazzi istituzionali!”.
“A 13 anni dal terremoto de L’Aquila, per la prima volta presenteremo con i genitori degli studenti scomparsi a L’Aquila, un testo che racchiude tutte le tesi di ben otto edizioni del Premio Avus, Associazione Vittime Universitarie del Sisma e lo faremo con tutti i vincitori di questi anni e con i genitori proprio dei ragazzi che purtroppo nella notte tra il 5 e il 6 Aprile persero la vita, alla Camera dei Deputati, con una conferenza in programma domani, Venerdì 8 Aprile, alle ore 10 presso la Nuova Sala dei Gruppi Parlamentari.
In questo modo portiamo nei palazzi delle istituzioni la voce di chi vuole cercare ascolto!”.
Lo ha affermato Antonello Fiore, geologo, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale, alla vigilia della Conferenza in programma alla Camera dei Deputati sul terremoto de L’Aquila.
“A 13 anni dall’evento sismico che ha colpito il territorio aquilano, le associazioni “AVUS 6 aprile 2009” e SIGEA-APS (Società Italiana di Geologia Ambientale) si ritrovano insieme a Roma, presso la Sala “Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari” della Camera dei Deputati – ha proseguito Fiore – con la presentazione del volume inedito:
“Considerazioni geologiche, economiche e sociali nella gestione e prevenzione del rischio sismico – L’ESPERIENZA “AVUS 6 APRILE 2009“, curato da Eugenio Di Loreto e Michele Orifici.
Un testo che seguendo una logica, racchiude tutte le tesi vincitrici delle varie edizioni del Premio Avus 2009! Tesi scritte da giovani studenti, in ricordo degli studenti che persero la vita a L’Aquila!
Al centro degli eventi il ricordo dei giovani ragazzi, studenti universitari, che in quella tragica notte hanno perso la vita e a cui è dedicato il “Premio di laurea” sulla prevenzione sismica istituito nell’anno 2014 dall’AVUS e dal Consiglio Nazionale dei Geologi.
Furono proprio i genitori di:
Nicola Bianchi, Daniela Bartoletti, Martina Benedetta Di Battista, Gabriele Di Silvestre, Carmelina Iovine, Ivana Lannutti, Maurizio Natale, Sara Persichitti, Michele Strazzella, Enza Terzini, Maria Urbano, Roberta Zavarella,
a costituire il premio “AVUS 6 Aprile 2009” e a promuovere nel loro ricordo e grazie all’impegno del giornalista RAI Umberto Braccili che pubblicò il libro “Macerie dentro e fuori”, iniziative volte all’importanza della prevenzione sismica.
Il volume, la cui prefazione è a firma di Erasmo d’Angelis, Segretario generale dell’Autorità di Bacino dell’Appennino centrale e autore, tra l’altro, di numerosi testi sui rischi geologici, raccoglie contributi scientifici sia di autorevoli rappresentanti del mondo dell’università e della ricerca sia di alcuni giovani che hanno concorso, distinguendosi, nelle varie edizioni del Premio.
Il “Premio di laurea” negli anni ha consentito di organizzare numerosi eventi presso le università italiane dedicate alla prevenzione sismica portando esperienze tecnico-scientifiche ed emotive rivolte a sensibilizzare, mediante gli interlocutori diretti, gli studenti universitari, l’opinione pubblica sui temi del rischio sismico.
Il volume oggetto della presentazione sarà un ulteriore importante strumento di promozione del premio e di sensibilizzazione ai temi del rischio sismico.
Domani 8 aprile, la cui conferenza verrà aperta dalla Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, on. Alessia Rotta, si parlerà dei ragazzi che non ci sono più, dell’iniziativa AVUS, dei giovani che hanno contribuito nel tempo a tenere viva questa esperienza di notevole valenza sociale, e si parlerà soprattutto di pericolosità e rischio sismico sotto il profilo tecnico-scientifico e sociale”.
Domani alla Camera dei Deputati saranno insieme geologi, tutti i ragazzi che in questi anni hanno vinto il Premio dedicato agli studenti scomparsi, i genitori degli stessi studenti scomparsi.
“Saremo tutti insieme e per la prima volta c’è un libro che racchiude tutte le tesi di laurea scritte da giovani studenti che poi hanno vinto il Premio dedicato proprio a chi non c’è più.
Tesi riguardanti il tema della prevenzione sismica. L’Italia ha circa 12 milioni di edifici residenziali per un totale di 29.074.722 abitazioni – ha dichiarato Eugenio Di Loreto, Presidente della SIGEA sezione Lazio – di cui quasi il 40%, 10,6 milioni in area sismica:
1,4 milioni in zona 1 e 9,2 milioni in zona 2.
In questo mosaico di debolezze strutturali vivono circa 21,8 milioni di persone, il 36% della popolazione italiana.
Altri 19 milioni di italiani risiedono nella terza fascia di rischio
In Italia ci sono oltre 550.000 edifici residenziali non a norma nei 687 Comuni più sismici.
Un elenco sterminato di case in muratura portante o calcestruzzo armato costruite prima del 1971, quando tutto era permesso nella totale assenza di minimi obblighi costruttivi in zone sismiche, facili ad essere danneggiate come hanno dimostrato anche gli ultimi crolli di Amatrice o Accumoli, Ischia o alle falde dell’Etna”.
Dal patrimonio alla messa in sicurezza: tanti i temi sui quali riflettere!
“Delle 325.427 strutture ad esclusivo o prevalente uso produttivo, 133.000 le hanno costruite tra il 1971 e il 1990, e quasi 3 su 10 a dopo il 1990, chiudendo un occhio sull’antisismica su tante delle 95.000 strutture nelle aree a più elevata sismicità.
Nelle stesse condizioni ci sono poi 75.000 edifici pubblici “strategici”: 1.822 ospedali dei circa 5.700, caserme, municipi, prefetture.
E il 41% dell’edilizia scolastica con un edificio su dieci realizzato in epoca anteriore al 1919 e il 43% pre-1971.
Anche qui, quasi il 45% dell’intera rischiosità la troviamo al Sud, il 22% al Centro, il resto al Nord.
Il patrimonio sismico nazionale ha elevati livelli di vulnerabilità per ogni tipologia del costruito – ha affermato Michele Orifici, Vice Presidente Nazionale della SIGEA – dall’edilizia a uso abitativo a quello produttivo, da quello scolastico agli edifici strategici, dalle chiese ai beni monumentali.
I disastri sismici, accaduti in Italia con una media di 5 anni, negli ultimi 160 della nostra storia unita dell’Italia, ce lo hanno ricordato ogni volta, trasformando interi paesi e borghi in cumuli di macerie.
Sempre in tema di vulnerabilità, le scuole e gli edifici strategici dovrebbero avere la priorità massima, sia in termini di tempistica di intervento, sia in termini di capacità di resistenza allo scuotimento sismico.
Il quadro relativo agli edifici scolastici nel nostro Paese è ancora disastroso. Oltre il 60% delle scuole non è ancora adeguato sismicamente e più del 40% ricade in zona 1 e 2 di pericolosità sismica nazionale”.
Patrimonio storico profondamente a rischio!
“Per quanto riguarda, infine, la vulnerabilità del patrimonio storico culturale e, in particolare, quella molto elevata delle chiese interessate da vincoli architettonici e artistici, a fronte di una visione tesa a evitare ogni possibile modifica della percezione visuale dei beni tutelati e anche ogni alterazione delle caratteristiche originarie delle strutture, negli ultimi decenni, si è spesso impedito che venissero realizzati interventi di adeguamento – ha concluso Orifici – ovvero di sostanziale miglioramento sismico, consistenti in incatenamenti, collegamenti tra facciate, collegamenti tra facciate e tetti, consolidamento delle strutture murarie portanti.
La ricostruzione a seguito dei crolli, mediante la ricomposizione dei pezzi originali, non restituirà mai gli oggetti originali, sia per quanto riguarda le strutture, sia per quanto riguarda le opere d’arte contenute nelle stesse.
Occorrerà pertanto una inversione di tendenza, finalizzata a prevenire la perdita del patrimonio storico culturale11, tramite interventi che consentano un sostanziale miglioramento sismico, quantificandone normativamente il livello di sicurezza minimo da raggiungere, anche a scapito di modeste modifiche nella percezione visiva o di carattere strutturale, anche attraverso la realizzazione di interventi di isolamento sismico e di dissipazione dell’energia. Per raggiungere tale obiettivo e coniugare nel migliore dei modi prestazioni sismiche e conservazione dei beni, è necessario integrare le professionalità delle Soprintendenze con competenze ingegneristiche e geologiche.
Domani per la prima volta si presenterà alla stampa :
“Considerazioni geologiche, economiche e sociali nella gestione e prevenzione del rischio sismico – L’ESPERIENZA “AVUS 6 APRILE 2009“,
testo curato dai geologi Eugenio Di Loreto e Michele Orifici, che racchiude le Tesi vincitrici del Premio Avus 2009.
La conferenza si terrà: DOMANI – Venerdì 8 Aprile, alle ore 10, presso la Sala “Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari” della Camera dei Deputati, Via di Campo Marzio.
Interverranno:
- Alessia Rotta, Presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati
- Francesco Arcangelo Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi
- Sergio Bianchi, Presidente Associazione Vittime Universitarie Sisma – Avus 6 Aprile 2009;
- Michele Orifici, Vice Presidente Nazionale della SIGEA,
- Eugenio Di Loreto, Presidente della SIGEA – Lazio,
- Erasmo D’Angelis, Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale,
- Gianluca Valensise, Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia.