Sabato 9 aprile si è conclusa la cerimonia di premiazione della terza edizione del bando “Ingegneri Eccellenti” organizzato dal Collegio Ingegneri Venezia, che conta il maggior numero di membri nel nostro Paese.
Il bando prende in esame tesi di laurea o di dottorato in Ingegneria Civile e Ambientale, Industriale e dell’Informazione che approfondiscono temi e problematiche di interesse per il territorio valutandole in base a molteplici criteri, fra cui la fattibilità della soluzione proposta, i risultati attesi, la metodologia di ricerca, l’interdisciplinarietà, l’originalità del tema prescelto.
All’inizio della cerimonia l’Assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata e Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin, ha affermato che a suo parere il ruolo degli ingegneri è e sarà sempre più fondamentale per elaborare progetti rispettosi dell’ambiente e prevenire, controllare e minimizzare gli effetti nocivi delle attività dell’uomo, promuovendo la gestione consapevole del territorio e delle strutture che vi costruiamo. L’Assessore ha ricordato anche l’apertura dell’Amministrazione comunale a progetti che, oltre alla salvaguardia dell’ambiente, siano destinati a creare spazi per la collettività.
Le tesi premiate sono tre lavori improntati ai principi della sostenibilità, ambientale ed economica, che individuano soluzioni immediatamente applicabili al territorio del Triveneto e che sono frutto di analisi su case study reali.
LE TESI PREMIATE
Una delle tre tesi premiate tratta un tema marcatamente veneziano, l’allagamento dell’insula di San Marco a seguito di precipitazioni particolarmente abbondanti, di sormonto dal mare o di infiltrazione da falda, e propone delle possibili soluzioni tecniche per contrastare tali fenomeni. La seconda tesi premiata si svolge all’interno di UniZEB, il laboratorio dell’Università degli Studi di Padova che prevede la costruzione e il monitoraggio di un edificio Zero Energy, e studia come minimizzare l’impatto ambientale dei sistemi elettrici e termotecnici di una abitazione indipendente – un aspetto di rilevante interesse per un territorio disseminato di unifamiliari come il nostro. La terza tesi premiata ha preso spunto dalla ristrutturazione del dipartimento Materno-Infantile dell’ASUIUD (Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine) per sviluppare un tool analitico-gestionale applicabile per qualsiasi lavoro di trasferimento e riallestimento delle apparecchiature mediche in nuovi locali nel contesto di aziende sanitarie sia pubbliche sia private.
La tesi di Laurea Magistrale di Arturo Pierobon, conseguita presso l’Università degli Studi di Padova e vincitrice della categoria di Ingegneria Civile e Ambientale, si intitola “Salvaguardia dell’insula di San Marco dagli allagamenti”. L’ipotesi descritta è di rendere gran parte dell’insula una vasca isolata idraulicamente dal contesto, rialzando i marginamenti esterni maggiormente esposti all’entrata d’acqua per sormonto e prestando particolare attenzione alla rete di drenaggio della piazza e ai cunicoli sotterranei, i gàtoli, che si estendono per una lunghezza complessiva di circa due chilometri e mezzo sotto alla Piazza. La tesi prevede un sistema di raccolta e sollevamento meccanico lungo Riva San Marco che mantenga asciutta l’insula anche nelle situazione più avverse, ad esempio nel caso in cui la contemporaneità di fenomeni come il sormonto da acqua alta, le precipitazioni meteoriche e le infiltrazioni da falda creassero in piazza San Marco un afflusso di oltre 750 litri di acqua al secondo. Il lavoro punta l’attenzione sulla necessità di una sistematica manutenzione, evidenziando che la realizzazione di un progetto costituisce solamente l’inizio di un impegnativo percorso costituito dalla gestione dell’opera. Le linee progettuali delineate si ritrovano nelle impostazioni del “Progetto definitivo degli interventi di salvaguardia dell’Insula S. Marco”, commissionato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche – Consorzio Venezia Nuova e presentato all’inizio del 2021.
La tesi di Laurea Magistrale di Davide Menegazzo, vincitrice nell’ambito dell’Ingegneria Industriale e intitolata “Progettazione di impianti HVAC per l’edificio pilota UNIZEB” (la casa -laboratorio di 80 metri quadri che sarà costruita in un lotto di proprietà della Scuola Edile di Padova con l’ambizione di diventare un edificio a consumo zero di energia), si confronta con le problematiche connesse al consumo di energia in una costruzione unifamiliare. In particolare, la tesi ha riguardato il dimensionamento e la definizione di tecnologie all’avanguardia ma già disponibili sul mercato (e quindi di immediata applicabilità) nel settore degli impianti elettrici e termotecnici, come pompe di calore geotermiche, pannelli radianti a soffitto, ventilazione meccanica controllata e impianti fotovoltaici con accumulo. Un modello informatico programmato ad hoc ha anche permesso di valutare il grado di comfort abitativo termoigrometrico.
Inoltre, sono stati valutati gli scambi di energia tra l’abitazione e la rete elettrica nazionale, allo scopo di verificare la prestazione dell’edificio pilota e raggiungere l’obiettivo del progetto, la realizzazione di un vero e proprio Zero Energy Building.
La tesi del Master di II livello, conseguita presso l’Università di Trieste da Paola Mulas, ingegnera di Cagliari.
vincitrice nella categoria di Ingegneria dell’informazione, si intitola “Pianificazione di investimenti applicata al trasferimento di attività cliniche in un nuovo edificio ospedaliero”. Il lavoro ha affrontato come case study il trasferimento del dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, sviluppando un applicativo con cui sono state analizzate circa ottocento apparecchiature su un totale di mille, suddivise in cinquantun classi tecnologiche, per valutare il numero di apparecchiature da trasferire e da reinstallare e quello degli apparecchi da sostituire attraverso un Indice di priorità di sostituzione – IPS – composto da parametri già presenti in letteratura (che hanno però dovuto essere semplificati) ed altri introdotti nell’occasione. L’applicativo è stato effettivamente utilizzato dall’Azienda Sanitaria e la tesi è stata premiata anche presso l’Associazione Ingegneri Clinici.
La tesi introduce l’aspetto delle tecniche di programmazione multi-obiettivo, innovativo rispetto a come è trattata attualmente la tematica di valutazione degli investimenti in tecnologie sanitarie quando si tratta di stabilire i criteri tra alternative di sostituzione o trasferimento: un aspetto rilevante dal punto di vista economico – il caso studiato, ad esempio, richiedeva un investimento di oltre settecentomila euro solo per le apparecchiature da sostituire.
Hanno ricevuto una menzione anche le tesi di Paolo Bosello, “Analisi numerica di ponti ad arco in muratura” e di Boris Brianti “Energy valorization of wood residues through a small scale open top gasifier”.