Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, stamattina incontro in Comune con i vertici dell’Anmil
NUORO, OGGI LA GIORNATA MONDIALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, IL SINDACO INCONTRA IN COMUNE I VERTICI NAZIONALI E LOCALI DELL’ANMIL
Stamattina, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, il sindaco Andrea Soddu e il vicesindaco Fabrizio Beccu hanno incontrato in municipio la delegazione dell’Anmil (Associazione nazionale invalidi del lavoro) composta:
- dal presidente nazionale Zoello Forni,
- il direttore generale Sandro Giovannelli,
- il responsabile nazionale dei servizi di rete Antonio Fancello,
- il presidente territoriale di Nuoro Michele Tatti
- e lo storico dirigente Tonino Secchi, che ha guidato la sezione nuorese dal 1967 al 2020.
Oggetto dell’incontro, la grave situazione in Sardegna, dove da inizio anno si registra un preoccupante aumento di incidenti sul lavoro e casi di malattie professionali.
Secondo i dati esposti da Michele Tatti, nel bimestre gennaio-febbraio 2022 nell’isola sono stati denunciati 2353 infortuni, contro i 1615 conteggiati nello stesso periodo del 2021, con un aumento del 45,7%.
A Nuoro e provincia l’incremento è stato del 33,5% (da 209 a 279, di cui uno mortale).
L’aumento più consistente è stato registrato a Cagliari con il 91% (da 465 a 891 casi), mentre a Sassari è stato del 36,2 (da 472 a 643, di cui 2 mortali), seguono Oristano con il 29% (da 145 a 187) e Sud Sardegna con il 9% (da 324 a 353).
Riguardo al numero di denunce di malattie professionali, nello stesso periodo in esame, l’incremento in Sardegna è stato del 26,3% (da 560 a 710), nettamente superiore a quello nazionale che si è attestato al 3,6%.
In questo caso da Nuoro arrivano notizie positive con un decremento di casi del 29,3% (da 75 a 53), così come da Oristano con un meno 45% (da 100 a 55) e Sud Sardegna con una diminuzione del 4,5% (da 134 a 128).
Ma il dato isolano è ribaltato dall’aumento del quasi 100% registrato a Cagliari, passata da 211 a 420 casi, e Sassari, dove la percentuale è cresciuta del 35% con 54 casi denunciati, rispetto ai 40 del 2021.
Oggi sono usciti i dati di marzo, in fase di elaborazione, che confermano il trend negativo.
«È necessaria una riflessione e un’analisi profonda su questi dati preoccupanti che non possono essere spiegati solo con i freni produttivi provocati dall’emergenza sanitaria»,
ha detto il presidente Forni.
«Questi numeri –
ha affermato il sindaco Soddu, concordando con i vertici dell’Anmil –
ci dicono che l’aspetto sanzionatorio per le imprese e quanti in generale non rispettano le leggi in materia, si è dimostrato insufficiente.
Insieme ai controlli è necessario investire risorse sulla promozione, a partire dalla scuola, di una vera cultura della sicurezza e un sentimento di rigetto verso chi non rispetta le norme e mette a rischio la vita delle persone».