In un panorama preoccupante per le famiglie italiane, i dati dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre C.G.I.A. stimano che queste ultime siano già indebitate per circa 574 miliardi di euro. Questo dato significa un debito di oltre 22 mila euro a nucleo familiare.
Ma a minare la stabilità dell’economia italiana non è solo l’aumento del prezzo delle materie prime. Anche il prezzo di petrolio e gas con il rincaro colpiscono non soltanto le famiglie, ma anche numerose imprese.
Il presidente degli industriali annuncia tagli nelle stime di crescita
La Confederazione generale dell’industria italiana, principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi italiani, stima con i suoi studi un aumento del prezzo delle bollette di 5,7 miliardi di euro mensili. Ciò significa un aumento totale di 68 miliardi di euro annui.
Alla luce di questi dati esorbitanti l’87% delle imprese si è rivelata propensa nel rivedere i prezzi di commercio dei proprio prodotti. Ciò consentirebbe di alleggerire le spese delle famiglie.
Il presidente degli industriali Bonomi ha dichiarato: “le misure finora adottate sul fronte energetico non sono sufficienti, ci aspettiamo un tetto al prezzo del gas”.
La Confindustria prevede comunque un’importante inflazione del 6,1% ed un PIL all’1,9%. Si tratta di un netto calo a causa della guerra. L’inevitabile conseguenza sarà una più debole crescita rispetto a ciò che era previsto. Il DEF, il documento che contiene le intenzioni di spesa e le previsioni di crescita e di indebitamento del governo, sarà esaminato tra martedì e mercoledì dal consiglio dei ministri.
Il ministro dell’economia Daniele Franco ha dichiarato: “prima degli eventi, si preannunciava una ripresa a ritmo sostenuto con la commissione europea, che comprendeva un tasso al 4%. Ma ora c’è stato un deterioramento di queste prospettive. La nostra economia sta rallentando, evocando la possibilità che si possano verificare fenomeni di stagnazione.”
Secondo il ministro Daniele Franco il PIL dovrebbe fermarsi al 2,8% nel 2022. Si tratta di un calo di quasi due punti in meno rispetto a quelle che erano le previsioni stimate nell’ottobre 2021.
Fonte: http://www.cgiamestre.com/aumentano-i-debiti-delle-famiglie-preoccupa-lusura/
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