Il progetto espositivo, finanziato dalla Regione e curato dalla Collettiva Sardegna, riproduce un bosco mediterraneo asciutto caratterizzato da un ecosistema di specie vegetali in grado di adattarsi alle alte temperature estive utilizzando bassi consumi idrici, antidoto ai lunghi periodi siccitosi.
Duramente falcidiata dagli incendi lo scorso luglio, l’isola punta su una composizione verde che si adatta ai cambiamenti climatici, al riscaldamento globale e alla tropicalizzazione del Mediterraneo.
“Euroflora rappresenta una vetrina di prestigio per il settore florovivaistico e un’occasione importante per le nostre aziende – sottolinea l’assessora regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia – che a Genova poteranno il sapere, la tradizione, i colori e i profumi della nostra Isola, davanti a un pubblico internazionale. La Regione partecipa all’evento con una Collettiva di aziende selezionate. Vogliamo rilanciare con decisione un comparto, che più di altri ha subito gli effetti negativi della pandemia, a causa delle restrizioni che hanno portato allo stop del commercio e delle funzioni religiose, e sul quale pesa enormemente il rincaro dei prezzi dell’energia, dovuto all’attuale situazione internazionale. Da parte nostra – conclude l’assessora – ci sarà sempre il massimo sostegno alle imprese e il massimo impegno a favore di tutto il comparto floricolo della Sardegna”.
Il progetto espositivo. In un’area di circa 2000 metri quadri è stato ricreato un giardino formato da circa 7000 piante mediterranee dotate di foglie consistenti, radici tenaci e rami robusti ma flessibili, capaci di resistere al vento, alla salsedine e al caldo. Sono tre le ambientazioni naturali tipiche della Sardegna.
Nella prima, i profumi inebrianti delle tipiche piante aromatiche dell’isola come la lavanda, la santolina, il rosmarino, l’elicriso, la salvia e il timo conducono i visitatori in un viaggio sensoriale.
Le aromatiche, disposte a bordura in forma concentrica incorniciano le installazioni del maestro di luce e dei grandi frutti della terra, l’apprezzato pittore e sculture di Banari, Giuseppe Carta, uno dei massimi esponenti dell’iperrealismo.
Nella seconda ambientazione, tra gli arbusti, le piante e i fiori della macchia mediterranea si inseriscono gli esemplari di Brahea armata, Chamaerops humilis e Cycas revoluta. La terza ambientazione ospita le alberature e i cespugli della flora sarda con le varietà di Quercus e alcuni esemplari di Ceratonia siliqua.
Le 5 aziende che compongono la Collettiva Sardegna.
Sgaravatti Group: la capofila del progetto, la storica azienda Sgaravatti, fondata nel 1820, con i suoi 35 ettari di vivaio e tre di serre a Capoterra (Ca), produce piante e alberi della macchia mediterranea e una grande varietà di hibiscus per abbellire parchi e giardini. Progetta e realizza spazi verdi, dai parchi ai giardini pubblici e privati con importanti esperienze internazionali. Pone particolare attenzione all’ambiente, al risparmio idrico, alla salvaguardia dei suoli e alla sostenibilità. Collabora con l’Università di Cagliari per l’utilizzo di tecniche innovative per le bonifiche ambientali.
Il Tulipano Giallo di Rocchi Claudio: l’azienda agricola ha all’attivo 50 anni di storia familiare. Creata dal padre Vito nella regione Bancali (a 8 km da Sassari), viene gestita da 4 dei 5 figli e oggi ha fatto l’ingresso in azienda la terza generazione dei nipoti. Un passaggio che si traduce in nuova linfa ed entusiasmo. Dotata di 1800 metri quadrati di serra ferro vetro più altri 2500 metri quadri di tunnel e un vivaio di un ettaro, l’azienda è gemellata con la dirimpettaia, la Floragicola Rocchi. Le separa solo la strada provinciale ma il cuore e la gestione sono le stesse come la cura dispensata ad ogni seme, piantina sino ad arrivare agli esemplari millenari. La famiglia si occupa anche di giardinaggio, progettazione e irrigazione del verde pubblico e privato.
Alberghina Verde Ambiente: nasce negli anni Ottanta da un’autentica passione per la progettazione, la realizzazione e la cura delle aree verdi. Ha sede a San Gavino Monreale.L’azienda si caratterizza per una solida tradizione familiare e nel corso degli anni ha maturato una vasta esperienza nel settore agricolo e florovivaistico. È specializzata nella costruzione di parchi, giardini, spazi verdi nei settori dell’edilizia residenziale e industriale e soprattutto nelle opere pubbliche e ambientali. L’esperienza e gli elevati standard di qualità le consentono di realizzare progetti anche nel resto d’Italia e in Europa.
Hobby Flor di Michelangelo Galitzia: nasce nel 1990, con le prime coltivazioni di crisantemi e gladioli. Da allora l’azienda è cresciuta, ha diversificato le coltivazioni floreali, vivaistiche e ortive. Nel 2018 Michelangelo, dopo aver visitato le distese di tulipani a Keukenhof, in Olanda, decide di impiantare il primo campo sperimentale di tulipani in Sardegna dove il pubblico può direttamente cogliere e acquistare i fiori. Negli anni il campo è stato trasformato in un parco di raccolta con una zona riservata all’esposizione. La naturale sfioritura dei tulipani a metà aprile lascia posto ai nuovi impianti: narcisi, anemoni, ranuncoli e più di cinquemila rose. Tulipani in Sardegna è il primo u-pick field in Sardegna. Si trova a Turri, in via Sant’Elia (loc. Molinu), nella provincia del Sud Sardegna.
L’azienda Raimondo Congiu: di indirizzo olivicolo vivaistico, si sviluppa su 35 ettari immersi nel verde alle pendici dell’altopiano della Giara. Il vivaio, ubicato nelle colline della Marmilla, a Setzu, a 60 Km da Cagliari, ha una estensione di circa 10 ettari. “In pieno campo – spiega l’agronomo paesaggista titolare dell’omonima azienda – coltiviamo, da più di 30 anni, circa 30.000 piante, in particolare olivi, lecci, carrubi, fillirea, lentisco, palme (Washingtonia filifera, Washingtonia robusta, Chamaerops humilis e tante altre) e disponiamo, in contenitore, di esemplari a pronto effetto”. Congiu si occupa anche della progettazione, realizzazione e manutenzione di parchi e giardini sia pubblici che privati.