I 13 partecipanti hanno sviluppato dei progetti su terra e acqua, gli elementi che caratterizzano il territorio lagunare di Cabras, scelto come luogo da rappresentare fotograficamente. Nei tre giorni di intenso lavoro, tra scatti, visione e analisi strutturale delle immagini, i soci coadiuvati e indirizzati i dalla sapiente guida dell’architetto Davide Virdis, noto fotografo paesaggista, sono state prodotte una selezione di immagini sul territorio che venivano commentate assieme a ciascun partecipante, ricevendo le indicazioni e i suggerimenti per apportare agli scatti le dovute correzioni. Venivano elencate le peculiarità di ogni singola immagine, selezionando quelle che corrispondevano ad una vista non stereotipata del territorio e senza ricercare per forza lo scatto migliore, ma quello più veritiero e con una visione originale del territorio, lontano dagli schemi delle spiagge delle brochure turistiche. Immagini del centro storico con lo stagno sempre presente e protagonista, canali di irrigazione, campi coltivati, uliveti, vigne, figure umane della memoria storica di Cabras, accenni di paesaggio urbano di Cabras e delle frazioni, le coste, il mare, i colori del Sinis, l’archeologia di Tharros e dell’Area Marina Protetta. Il risultato di una ricerca, con il poco tempo a disposizione, pur se intensiva, non doveva essere un lavoro esaustivo sul territorio, ma un racconto fotografico che desse una lettura diversa, lontana dagli schemi tradizionali del mare come elemento vacanze. Un racconto che selezionato con i consigli e la guida del Master Davide Virdis, ha trovato un filo conduttore che legasse tra loro le immagini proiettate nella mostra finale dai soci che si son messi in gioco. Presenti all’inaugurazione il Sindaco di Cabras Andrea Abis e parte del consiglio Comunale. Il sindaco ha esordito con la parola “stereotipo”, commentando la qualificazione al nono posto del Paese al borgo dei Borghi, nota trasmissione Rai, alla quale partecipano dei Borghi medioevali; in questo caso Cabras viene ammesso a pieno titolo come borgo Lagunare. Il sindaco rimane piacevolmente sorpreso, commentando come il lavoro prodotto da Dyaphrama restituisca dignità al territorio, e ai suoi laboriosi abitanti, ponendoli al centro, assieme all’elemento acqua della laguna e del mare, per una lettura fuori dagli stereotipi, che aumenta e accresce la curiosità e la potenzialità, non solo nei periodi estivi, verso un territorio così vasto e ricco di storia e tradizione.
Piergiorgio Dessì, del direttivo Dyaphrama, spiega che Davide Virdis è stato voluto fortemente, per questo laboratorio, dall’associazione, conoscendo la qualità e la professionalità del fotografo e la sua capacitò di trasmettere le proprie conoscenze professionali e la capacità di caricare di entusiasmo i partecipanti al corso, fiducia ben riposta, visti i risultati ottenuti. Dessii ricorda che l’Associazione Dyaphrama di Oristano, vanta la presenza costante di circa 50 soci, alcuni anche della penisola, ponendola tra le più importanti nel panorama sardo e Italiano.
Davide Virdis, forte di varie pubblicazioni di libri a suo nome, promuove l’iniziativa appena conclusa, auspicando che si possa lavorare e completare il lavoro sul territorio, visto il potente mezzo di comunicazione che la fotografia può offrire, per valorizzare, documentare e fare ricerca.
L’intervento della sociologa Romina Deriu, docente universitaria di Sassari commenta l’importanza della fotografia come mezzo di promozione territoriale, per valorizzare il patrimonio culturale che viene tramandato, tenuto vivo e curato dagli abitanti.
Ana Jimenz, esperta di educazione ambientale a Valencia, invece, nota che nelle immagini traspare la veridicità e la genuinità del territorio, dando spunti di ricerca e di interrogazione per un miglioramento ambientale sostenibile.
Cesello Putzu, presidente dell’associazione, non potendo partecipare al laboratorio, comunque collegato in videoconferenza, conclude di essere rimasto soddisfatto del risultato ottenuto, della qualità delle immagini, della ricchezza del racconto, dal Master e dai presenti che hanno assistito alla proiezione. Il presidente ha ringraziato il comune di Cabras, e nello specifico Il Sindaco Andrea Abis e il Professor Fernando Sechi, per le preziose informazioni avute in sede associativa e in visita preventiva nel territorio. Ha ringraziato ancora Daniela Meloni per il supporto logistivo in loco, il fotografo Davide Virdis, il direttivo che ha appoggiato il progetto e tutti i soci che hanno partecipato all’iniziativa, tra cui alcuni allievi che attualmente stanno completando il corso annuale di fotografia 2022, organizzato sempre da Dyaphrama.
Michele Vacca