Italia al centro del Mediterraneo – Acqua – Bene indispensabile nella strategia per la Transizione Ambientale”
Stefania Capaldo (Vice Presidente Nazionale Federalberghi Terme): ” Da Napoli lanciamo il Turismo della Salute.
Gli stabilimenti termali in Italia sono circa 320, il 90% è accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale, il fatturato, prima della Pandemia, era di 760 milioni di euro di cui 120 solamente con il Sistema Sanitario Nazionale. Gli occupati erano 11.500 ma con l’intero indotto arrivavamo a 65.000 unità. Oggi è la Giornata Mondiale della Terra e noi sappiamo che le risorse naturali sono alla base della nostra salute psicofisica e dunque vogliamo creare un pacchetto integrato con tutto quello che ci offre il Pianeta”.Fulvio Buonavitacola (Vice Presidente Regione Campania ) : “A metà Giugno avremo a Napoli un grande evento di Ecomondo che vedrà insieme i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo confrontarsi su temi importanti come ad esempio la risorsa acqua”.
Vera Corbelli (Segretario Generale dell’Autorità di Distretto Appennino Italia Meridionale) : “Entro il 2026 recupereremo oltre 250 milioni di metri cubi di acqua annui, attraverso interventi che stiamo realizzando su ben 8 Dighe presenti in Basilicata e che permetteranno l’alimentazione verso la Puglia”.
“Oggi è la Giornata Mondiale della Terra e noi sappiamo che le risorse naturali sono alla base della nostra salute psicofisica e dunque vogliamo creare un pacchetto integrato con tutto quello che ci offre il Pianeta. Noi come Federalberghi Terme pensiamo di rivalutare questo settore attraverso la definizione del Turismo della Salute.
La risorsa termale è una risorsa privilegiata perché ha dei risvolti sanitari in quanto cura ed ha dei risvolti economici perché l’utilizzo di questa risorsa porta economia ai territori. L’importanza di questa risorsa la si vede da come sono stati costruiti alcuni territori tipo Montecatini, tipo Salsomaggiore che hanno incentrato tutta la loro economia sulla risorsa termale ed anche l’urbanistica di queste località è stata sviluppata in modo da rendere facilmente accessibile e utilizzabile la stessa risorsa. Gli stabilimenti termali in Italia sono circa 320, il 90% è accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale, il fatturato, prima della Pandemia, era di 760 milioni di euro di cui 120 solamente con il Sistema Sanitario Nazionale. Gli occupati erano 11.500 ma con l’intero indotto arrivavamo a 65.000 unità. Il Covid ha dato però una sferzata negativa al settore che però aveva già grossi problemi. Dunque lanciamo il Turismo della Salute per la rivalutazione del settore termale. I turisti, i cittadini, grazie ai protocolli sanitari adottati in accordo con le Regioni, stanno percependo le terme come luoghi sicuri. Il Turismo della salute punta a quelle persone che vogliono mantenere o migliorare il proprio stato di salute. Noi abbiamo preso esempio da altre Nazioni che hanno sviluppato dei segmenti di mercato proprio individuando un’offerta sanitaria particolare come ad esempio la Croazia, il Brasile, la Turchia e dunque abbiamo preferito focalizzarci su un’offerta termale qualificata e integrata con il territorio perché non dobbiamo dimenticare quelle che sono le risorse del territorio”. Lo ha affermato oggi a Napoli, Stefania Capaldo, Vice Presidente Nazionale Federalberghi Terme, a margine della conferenza in corso a Napoli, in occasione dell’Earth Day 2022 e dal tema: “ITALIA AL CENTRO DEL MEDITERRANEO – Acqua – Bene indispensabile nella strategia per la Transizione Ambientale”.
A Giugno a Napoli i Paesi del Mediterraneo si confronteranno sulla risorsa acqua!
“A metà Giugno avremo a Napoli un grande evento di Ecomondo che vedrà insieme i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo confrontarsi su temi importanti come ad esempio la risorsa acqua. Purtroppo nel Mezzogiorno ed anche in Campania abbiamo circa il 50% di dispersione idrica. Abbiamo previsto la più grande opera idrica dei prossimi 30 anni del Mezzogiorno che è la derivazione dall’invaso di Campolattaro – ha annunciato Fulvio Buonavitacola, Vice Presidente della Regione Campania e Assessore all’Ambiente – finanziata in parte dal PNRR per 200 milioni di euro e con altri 300 milioni di euro da fondi regionali. Icambiamenti climatici non sono occasionali e dunque avremo anni difficili”.
I bacini del sud non sono in crisi!
“Entro il 2026 recupereremo oltre 250 milioni di metri cubi di acqua annui, attraverso interventi che stiamo realizzando su ben 8 Dighe presenti in Basilicata e che permetteranno l’alimentazione verso la Puglia. Nel Mezzogiorno siamo ricchi d’acqua non omogeneamente allocata ma grazie alle opere dell’uomo abbiamo dei grandi trasferimenti d’acqua. Pensiamo che da questi territori regionali si muovono oltre 850 milioni di metri cubi annui di acqua. Trasferimenti che avvengono tra Campania – ha affermato Vera Corbelli, Segretario Generale dell’Autorità di Distretto Appennino Italia Meridionale – Puglia, Molise, Lazio. Abbiamo acqua a sufficienza ma dobbiamo saperla gestire. Abbiamo uno stato qualitativo non molto buono e mi riferisco a quei fiumi, a quei bacini che sono interessati da grandi pressioni. Si sta lavorando su questo, abbiamo una buona rete di monitoraggio per tutti i territori regionali, curata dalle agenzie ambientali ma dobbiamo incrementarla soprattutto per quanto attiene le acque sotterranee . Noi attingiamo alle acque sotterranee per un buon 80% per le nostre necessità e quindi sono acque che vanno fortemente tutelate. Abbiamo avuto dei periodi di siccità che grazie all’Osservatorio per le risorse idriche, un tavolo istituzionale che ha messo insieme tutti gli enti competenti, siamo riusciti a risolvere nel 2017. Abbiamo grandi invasi che ci aiutano ad affrontare quelle che sono le criticità ma hanno bisogno di alcuni interventi. Sono invasi costruiti durante la Cassa per il Mezzogiorno e dunque hanno bisogno di alcuni interventi di messa in sicurezza per avere un maggiore volume di acqua da distribuire ai territori. In questo momento non abbiamo crisi in atto sperando che le precipitazioni in Primavera siano presenti”.
Nel Mondo ed in Italia però si va verso lo stress idrico sul rapporto tra acqua consumata e disponibilità globale di acqua!
“Purtroppo la disponibilità dell’acqua potabile va drammaticamente assottigliandosi – ha dichiarato Michele Di Natale, Docente di Costruzioni Idrauliche dell’Università della Campania – a livello mondiale. La disponibilità di acqua potabile si misura attraverso un parametro che si chiama indice di stress idrico che rappresenta il rapporto tra l’acqua che noi utilizziamo e l’acqua potabile di cui disponiamo. Questo indice sta drammaticamente raggiungendo una situazione di stress idrico importante cioè l’acqua di cui disponiamo è anche quella di cui disponiamo ma si potrebbe andare verso carenza du acqua pregiata!”.
Nel pomeriggio attesi gli altri interventi ed in particolare quelli istituzionali che avverranno da remoto.
E il parterre sarà davvero importante: Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, Mara Carfagna, Ministro per il Sud, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione Univerde.
Ed ancora: Eriberto Ulisse, Direttore Esecutivo Rete MONDIALE UNESCO Musei dell’acqua ; Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI; Francesco Arcangelo Violo, Presidente Consiglio Nazionale Geologi; Luigi Nicolais, già Ministro della Ricerca Scientifica; Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ, Laura d’Aprile, Capo Dipartimento del MITE; Maurizio Giugni, Commissario Straordinario per gli interventi sulle acque reflue urbane; Gianni Lampis, Assessore all’Ambiente Regione Sardegna.
Numerosi gli esperti che interverranno: Franco Piga, Presidente ABBANOA; Francesca Portincasa, Direttore Generale Acquedotto Pugliese (in collegamento); Donato Pasquale, Responsabile Settore Water & Waste Water Schneider Electric; Mario Mustilli, Economista, Università Vanvitelli; Mauro Grassi, economista, Direttore Fondazione EWA Earth and Water Agenda; Giordano Colarullo, DG UTILITALIA (in collegamento); Erasmo D’Angelis, Segretario Generale Autorità di Distretto Appennino Italia Centrale. Mario Rosario Mazzola, Università di Palermo; Ferruccio Giornelli, IANUS Consulting and Development; Filippo Maria Soccodato , Fondazione Earth and Water.
La Conferenza vede i patrocini di : Università Federico II di Napoli, di SMA, Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati, di Make Every Day – Earth Day, del Centro Studi Internazionale per il Territorio, l’Ambiente e i Beni Culturali, di Italy Water Forum.