Presente anche la Regione Sardegna. “In Sardegna l’80% di acqua per uso civile e irriguo proviene dagli invasi. Dunque c’è una necessità di un’ individuazione prioritaria di opere infrastrutturali per garantire sia l’esistenza sostenibile di queste infrastrutture e dall’altra avere una rete idrica su tutto il territorio regionale che non abbia più perdite. Da questo punto di vista la Regione Sardegna – ha dichiarato a Napoli Gianni Lapis, Assessore all’Ambiente della Regione Sardegna – anche nell’ambito del finanziamento nazionale di 35 milioni di euro a valere sui fondi per lo smaltimento dell’amianto ha dato massima priorità allo smaltimento di condotte di quel tipo per sostituirle con altre che siano più rispettose di standard quantitativi e qualitativi dal punto di vista ambientale. Non meno importanti sono le strategie di pianificazione ambientale in particolar modo quelle riguardanti l’adattamento ai cambiamenti climatici, la strategia regionale sullo sviluppo sostenibile che rappresentano certamente le direttrici importanti alla base della progettazione territoriale”.
In Italia l’acqua non manca ma avremo periodi sempre più siccitosi. Le necessità sono la sicurezza del territorio e l’ottimizzazione della risorsa.
“La Terra vive perché c’è l’acqua. Oggi a Napoli riparliamo di acqua perché senza acqua non ci sarebbe vita sulla Terra. Affrontiamo il cambiamento globale attraverso il Rinascimento dell’acqua come rinascimento della vita sulla nostra Terra. Ora l’attenzione all’acqua è al centro delle politiche, al centro dei discorsi sociali. Si parla sempre di ambiente ma nelle normative ed anche nei consessi internazionali come G8 o G20, l’acqua non è mai al centro dei ragionamenti – ha dichiarato il geologo Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum – e di decisioni coraggiose. Dobbiamo essere preoccupati perché i periodi siccitosi saranno sempre più frequenti e numerosi e dunque avremo maggiore perdita di acqua ma maggiori consumi di acqua e avremo sempre meno acqua tranne se dovessimo organizzarci per catturarne quando magari ne avremo troppa. L’Italia a livello europeo è la Nazione dove piove di più e dove abbiamo miliardi di metri cubi di acqua che scendono sul nostro suolo, camminano ma non riusciamo a trattenerne la quantità sufficiente che ci consentirebbe di mitigare gli effetti dei rischi e allo stesso tempo di predisporci per le stagioni secche quando di acqua ne abbiamo bisogno”.
La Conferenza vede i patrocini di: Università Federico II di Napoli, SMA, Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati, Make Every Day – Earth Day, Centro Studi Internazionale per il Territorio, l’Ambiente e i Beni Culturali, Italy Water Forum.