I cani saranno impegnati in vere e proprie competizioni tanto che è previsto tutto il necessario per le corse, compreso un box con fotofinish per il cronometraggio.
Tutti i levrieri sono famosi per la loro velocità ma sono i greyhound quelli utilizzati per le gare; l’Irlanda si distingue per l’industria del greyhound racing commerciale e amatoriale ed è dall’Irlanda che tanti europei importano i cani da corsa, ignorando che in questo modo si alimenta un mercato che legittima i peggiori maltrattamenti legati alla “produzione” e selezione, più che riproduzione, di futuri vincitori di gare.
Gian Marco Prampolini Presidente di LEAL commenta: “Non avremmo mai pensato di ritrovarci dopo tanti anni a riaffrontare la questione. Come associazione condanniamo qualsiasi forma di competizione tra animali e non possiamo che considerare le gare una forma di sfruttamento. Per correre ed essere felici i levrieri non hanno bisogno di gareggiare su una pista. Gli interessi e i divertimenti degli umani raramente collimano con quelli degli animali senza contare il rischio di scommesse clandestine e doping.
Ci auguriamo di riuscire a bloccare la realizzazione del cinodromo perché alla fine, come sempre succede, anche se sono campioni, a perdere sono sempre gli animali!”