Fsi-Usae (Federazione Sindacati Indipendenti costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei): “Ditta subentrante disponibile ad assumere 7 lavoratori ma è assurdo che alcuni sindacati chiedano invece assunzioni dalla ditta uscente“
Ieri pomeriggio si è svolta in videoconferenza – su richiesta della Fsi-Usae – una riunione convocata dal Centro per l’Impiego di Catania per discutere sulle ultime vicende riguardanti i licenziamenti presso l’Istituto “Vincenzo Bellini” dopo la cessazione dei servizi d’accoglienza e vigilanza resi dalla Pubbliservizi spa.La riunione è stata presieduta dalla dott.ssa Salvatrice Rizzo, responsabile del servizio X del Centro per l’impiego di Catania. Vi hanno preso parte: il responsabile della ditta uscente ANCR che aveva avuto un affidamento diretto temporaneo, il responsabile della ditta aggiudicataria del bando di gara (in cui è stata inserita una clausola Centro per l’impiego per “10 dipendenti aventi diritto” per i servizi custodia e portierato), la ditta Security Service di Acireale e le organizzazioni sindacali. Assente l’Istituto musicale “Bellini” nonostante fosse stato convocato.
Calogero Coniglio (segretario regionale e territoriale Catania della Fsi-Usae) ha esposto la situazione drammatica che da tre anni queste famiglie stanno vivendo: si tratta degli ormai noti e ingiusti licenziamenti degli otto custodi dell’Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania (vittime dei tagli decisi da Città Metropolitana e Comune di Catania) avvenuti il 30 settembre 2018.
Oggi la vertenza potrebbe risolversi positivamente con l’immediato reintegro lavorativo: la ditta Security Service si è infatti dichiarata disponibile al riassorbimento di sette unità di personale ma la Fsi-Usae si è trovata in forte disaccordo sulla richiesta avanzata da alcune Organizzazioni Sindacali di far assumere i lavoratori dell’attuale ditta uscente ANCR anziché i lavoratori licenziati tre anni fa.
La nota Fsi-Usae “E’ paradossale che dopo una battaglia lunga che come sindacato abbiamo deciso di portare avanti fin dal 2018 – si legge nella nota a firma di Calogero Coniglio e Maurizio Cirignotta, rispettivamente segretario regionale e territoriale Catania e componente della segreteria territoriale della Fsi-Usae – dove in questi tre anni abbiamo organizzato numerosi sit-in, incontri in Prefettura, all’Ispettorato del lavoro, al centro per l’impiego e denunciato alla Procura l’affidamento diretto alla Pubbliservizi, senza mai abbassare la guardia, che oggi gli otto lavoratori vengano scavalcati e lasciati fuori per far assumere i Lavoratori dell’attuale ditta uscente”.
“Proprio nel verbale del Centro per l’impiego di Catania del 12 febbraio 2019, sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali e l’Assessore Fabio Cantarella, fu stilato l’elenco dei lavoratori licenziati al Bellini e inserito che le eventuali – future – assunzioni avrebbero avuto come requisiti l’anzianità e i carichi familiari; lo stesso verbale, letto ieri dalla dott.ssa Rizzo durante la riunione, adesso potrebbe finire nel dimenticatoio. Chiederemo alle autorità competenti di sospendere in regime di autotutela l’aggiudicazione dell’appalto di custodia e portierato”.
“Impegni e rassicurazioni in questi anni dall’Assessore Fabio Cantarella e dall’Assessore Barbara Mirabella prima e dal sindaco Salvo Pogliese poi, che avevano annunciato nelle sedi istituzionali di ricollocare gli ex lavoratori, sono svanite nel nulla. Oggi però questi lavoratori sono ancora disoccupati e il tavolo della vertenza si sposta, o meglio ritorna in Prefettura. In questo “ping-pong delle responsabilità” nella risoluzione della vertenza, giocato tra Istituto Bellini, Città Metropolitana e Comune di Catania a pagare sono state otto famiglie” conclude Coniglio.