“Dopo le accese polemiche di fine gennaio e la bocciatura del progetto in zona industriale, è calato un preoccupante silenzio sulla realizzazione del Polo dei licei di Olbia. Tre mesi fa – ricorda Roberto Li Gioi – dopo la risposta alla mia interrogazione, denunciai il rischio di perdita dei finanziamenti già stanziati e da allora nulla è cambiato: non si hanno notizie in merito all’iter di individuazione di un’area alternativa a quella industriale su cui far sorgere la scuola che gli studenti olbiesi attendono da anni”.
“L’individuazione di un’area alternativa è infatti un passaggio obbligato, poiché anche la strada del terreno in zona Bandinu, proposta dal sindaco Nizzi, non era praticabile, poiché l’area doveva essere espropriata, e non si poteva nemmeno ipotizzare un’occupazione d’urgenza perché la stessa implica necessariamente l’esistenza di un progetto definitivo, che allo stato dei fatti non c’è”.
“Il ritardo accumulato perseguendo strade impraticabili è gravissimo ormai. Provincia e amministrazione comunale come si stanno muovendo per scongiurare la perdita dei finanziamenti? É stata finalmente individuata un’area idonea ad ospitare la cittadella scolastica?”
Questi gli interrogativi posti dal consigliere regionale del M5s Roberto Li Gioi che già ad ottobre dello scorso anno aveva contestato l’intervento in zona industriale come privo di buonsenso e presentato un’interrogazione al Presidente Christian Solinas e all’assessore all’Istruzione Andrea Biancareddu.
“La Provincia, come precisato nella nota che ho ricevuto in risposta alla mia interrogazione, anziché procedere all’individuazione di un’area idonea all’interno del centro urbano, si è intestardita e ha chiesto all’assessorato regionale agli Enti Locali un parere in merito alla compatibilità dell’intervento in area industriale con il vigente piano regolatore del Cipnes. Intanto, il 26 febbraio 2021, l’Unità di progetto Iscol@, in assenza di una risposta da parte della Provincia circa l’individuazione di un’area valida, comunicava l’intenzione di procedere alla revoca del finanziamento”.