L’evento si terrà il 29 Aprile 2022 nell’aula consiliare del Comune di Olmedo (corso Kennedy, 26) alle 17.30.
Insieme ad insegnanti, studiosi e amministratori locali si affronteranno diversi temi, fra cui: i vantaggi cognitivi del bi- e plurilinguismo; come insegnare il sardo e in sardo a scuola con le leggi attuali; qual è l’esperienza degli insegnanti che già utilizzano il sardo a scuola; la trasmissione intergenerazionale del sardo e delle altre lingue minoritarie in Sardegna.
Il programma dettagliato è consultabile sul sito di ANS: https://www.assembleasarda.org/altre-attivita-sa-die/il-sardo-nella-scuola/.
La realizzazione di questo evento è stata possibile grazie alla partecipazione di diverse realtà sensibili all’argomento, fra cui Prof. Dino Manca, delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Sassari in materia di Lingue e Culture della Sardegna, dott. Francesco Ballone, docente del laboratorio di lingua algherese (UNISS), dott. Giovanni Marras, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Satta-Fois” di Perfugas, l’associazione Spaciada sa Bregùngia e l’associazione Corona de Logu, promotrice con i suoi amministratori di una politica linguistica per l’uso del sardo nelle amministrazioni locali.
“Vorremmo sensibilizzare insegnanti e genitori sui benefici che bambini e ragazzi potrebbero trarre dal frequentare delle scuole bi- e plurilingue. Vogliamo far conoscere delle realtà scolastiche esistenti dove si insegna e studia in sardo e nelle altre lingue minoritarie di Sardegna. Speriamo che questo possa essere uno stimolo per altre scuole che vorranno seguire questo percorso”, spiegano i soci di ANS.
Ad Olmedo si terrà la prima tappa di una serie di appuntamenti, e presto altri incontri sul tema si svolgeranno nei comuni di Ossi e Uri. La speranza è che l’evento si possa ripetere in tanti altri paesi della Sardegna nel prossimo futuro. A questo proposito ANS invita ad essere contattata all’indirizzo e-mail [email protected] per manifestare interesse alla replica dell’evento in diversi territori.
“Il nostro sogno – spiega Maria Vittoria Migaleddu, esperta di psicolinguistica e socia di ANS – è che si crei un movimento dal basso formato da insegnanti e studenti che, consapevole di quali sarebbero i vantaggi apportati dallo studio in più lingue, chieda a gran voce l’inserimento del sardo e delle altre lingue minoritarie sarde nei curriculum scolastici. Nascere in una terra poliglotta non è un limite, ma un vantaggio. È giunta l’ora di approfittare di questa nostra fortuna.”