Operazione Foca Monaca – giunge al termine il progetto dell’associazione Earth Gardeners: parte domenica 10 aprile alle messaggerie sarde il laboratorio conclusivo d’arte collettiva guidato dall’artista edoardo malagigi
Tre giornate di laboratorio per concludere l’opera d’arte collettiva, partita a ottobre dello scorso anno come iniziativa simbolica di un progetto che mirava a preparare il ritorno della Foca monaca in Sardegna, affidandole il ruolo di testimonial privilegiato e trascinante per far conoscere le problematiche sullo stato di conservazione dei territori marini costieri.
Il progetto Operazione Foca Monaca, organizzato dall’associazione Earth Gardeners, in collaborazione con la Cooperativa Diomedea e la LIPU, giunge al termine dopo mesi di intensa attività di promozione, sensibilizzazione e formazione di cittadine e cittadini comuni, operatori, studenti e insegnanti coinvolti nelle diverse attività del progetto, patrocinato dal Comune di Oristano, dall’Area Marina Protetta di Capo Carbonara e dal Parco Nazionale Arcipelago de La Maddalena.
Saranno le cittadine e i cittadini di tutte le età guidati dall’artista Edoardo Malagigi, a completare l’Opera d’Arte Collettiva, durante il laboratorio conclusivo “Era un Albero” che verrà ospitato da domenica 10 aprile nel salotto della libreria di Sassari Messaggerie sarde, partner del progetto. Al laboratorio d’arte, attraverso le loro docenti, si sono già iscritti i ragazzi e le ragazze di alcune classi del Polo Tecnico Statale “G. M. Devilla”, dell’Istituto Tecnico “Salvatore Ruju” e del Liceo Scientifico e Linguistico “Guglielmo Marconi” di Sassari.
Per tre giornate il celebre artista toscano, da tempo impegnato nella realizzazione di installazioni d’arte con materiali di scarto, autore di imponenti opere costruite con rifiuti portati dal mare, guiderà i partecipanti che dovranno ultimare la struttura portante della Foca monaca (circa 3 metri), realizzata a ottobre insieme alla collega Angela Nocentini, utilizzando scatole in cartone messe a disposizione dalla libreria cittadina.
Durante il laboratorio l’opera verrà completata nelle sue parti esterne, rivestita con la pasta di giornale, gentilmente offerta dal quotidiano regionale La Nuova Sardegna che ha scelto di sostenere l’iniziativa, donando oltre 200 copie invendute del giornale. Nella sala del laboratorio sarà ospitata anche un’installazione piramidale, grazie al contributo dell’azienda cartotecnica Ondulor di Oristano, che servirà da didascalia dell’opera: andando a ritroso, l’Opera che va compiendosi, era in principio un albero che conserva ancora alcune sue caratteristiche specifiche, come l’avere dentro di sé quegli atomi di carbonio che l’albero aveva catturato dall’atmosfera sotto forma di anidride carbonica (CO2). L’installazione raccoglierà anche le firme di tutti quelli che parteciperanno al laboratorio, accompagnando l’Opera d’Arte Collettiva che il 14 aprile verrà ufficialmente consegnata all’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, durante la cerimonia ospitata al Museo del Mare di Villasimius.