“Attraverso lo studio della variante idraulica, le aree urbana delle città e delle frazioni saranno riviste alla luce delle nuove linee previste dalle norme tecniche di attuazione del PAI – spiega il Sindaco Andrea Lutzu -. L’obiettivo è di rendere più realistiche le previsioni sulle aree soggette ad allagamenti. La revisione dovrebbe consentire una riduzione dei vincoli e questo favorirebbe un migliore e più corretto utilizzo dell’ambiente dal punto di vista urbanistico e della trasformazione del territorio”.
“Lo studio – aggiunge l’Assessore all’Ambiente e all’Urbanistica Gianfranco Licheri – è necessario nell’ottica di una revisione e dell’aggiornamento del Piano urbanistico comunale e della procedura di variante al Piano di assetto idrogeologico. Le parti della città che sono maggiormente interessate sono quelle più soggette a eventuali problemi derivanti da criticità nell’assetto idrogeologico: in primo luogo l’abitato di Silì, ma anche la zona di Chirigheddu a Oristano e in misura minore Massama e Nuraxinieddu. Una previsione più realistica in termini ambientali e urbanistici consentirà ai cittadini e alle attività economiche di intervenire con maggiore semplicità sul patrimonio edilizio. Siamo tutti consapevoli dell’esigenza di garantire la salvaguardia del territorio, specie nei punti maggiormente esposti a rischi dal punto di vista idrogeologico, ma allo stesso tempo sappiamo anche che ci sono situazioni dove i vincoli risultano eccessivi ed è possibile effettuare una valutazione tecnica, che tenga conto delle nuove norme, sulla loro effettiva utilità. È evidente, poi, che allentare i vincoli laddove non sono strettamente necessari, consentirebbe gli interventi di trasformazione delle aree di espansione previste dal nostro Piano urbanistico”.
Intanto, da oggi, dopo la pubblicazione nel BURAS, entrano in vigore le nuove norme sui Centri Matrice delle frazioni di Silì, Donigala, Nuraxinieddu e Massama.
All’indomani dell’approvazione in Consiglio comunale il Sindaco Lutzu aveva espresso soddisfazione per un risultato “che consentirà ai residenti nelle frazioni di programmare interventi di recupero del patrimonio abitativo. In questo modo si favorisce il miglioramento dell’intero ciclo economico delle frazioni e più in generale quello della città”.
“Solo nell’ultimo anno sono almeno un centinaio le pratiche edilizie che non sono potute andare a buon fine a causa delle norme del PPR – ricorda l’Assessore all’Urbanistica Gianfranco Licheri -. Si tratta di progetti che prevedono investimenti per milioni di euro. Da oggi si rimette in moto un meccanismo virtuoso che favorisce il mercato delle costruzioni e tutti sappiamo quanto il settore edile sia trainante per la ripresa dell’economia”.
“L’entrata in vigore delle nuove norme per i centri matrice sblocca un mercato fermo da molto tempo a causa del PPR – aggiunge l’Assessore Licheri -. Il Consiglio comunale, grazie anche al lavoro della Commissione consiliare presieduta da Fulvio Deriu, le ha adottate definitivamente e dopo il parere positivo (con alcune prescrizioni) della Regione, l’entrata in vigore libera gli interventi per il recuperare degli immobili”.
Le linee guida, ai sensi delle norme di attuazione del PPR, stabiliscono i criteri e le modalità di intervento sul patrimonio edilizio pubblico e privato esistente e alle aree libere da edificare al fine di tutelare e valorizzare i centri matrice, promuovono l’uso di saperi, tecnologie e materiali della tradizione costruttiva locale. Promuovono anche l’immagine dei centri matrice come insieme unico e di valore.
“L’entrata in vigore delle linee guida consente di rimuovere il blocco urbanistico che grava sui centri matrice – concludono il Sindaco Lutzu e l’Assessore Licheri -. Con questo piano si raggiunge il giusto equilibrio tra conservazione e tutela sula base delle linee guida e la trasformazione urbanistica del territorio”.