La divulgazione paralimpica fa centro sia ad Oristano, sia a Nuoro
Oristano e Nuoro e la divulgazione paralimpica.ORISTANO E NUORO: PIAZZE ACCOGLIENTI E CALOROSE
Ne hanno colto essenza e importanza.
Da Oristano a Nuoro i fortunati appassionatisi alle offerte sportive proposte dalle Federazioni sono stati introdotti molto bene in un mondo che li ha fatti divertire tantissimo, anche se per poche ore.
Le due Giornate di Divulgazione e Promozione della Cultura Paralimpica completano il ciclo cominciato lo scorso dicembre a Cagliari, richiamando non solo gli studenti delle scuole aderenti, ma altri curiosi e appassionati che si sono riversati nel Giardino oristanese di viale Repubblica e nel Campo Scuola nuorese di via Montale a Nuoro.
I discenti, muniti di tuta ginnica non si sono fatti pregare quando si è trattato di prendere confidenza con discipline conosciute solo di nome ma mai provate.
I tecnici federali presenti li guardano compiaciuti e spiegano amichevolmente i primi rudimenti del loro sport di riferimento.
E a furia di applicarsi, appuntamenti simili volano via speditamente, lasciando in tanti con l’amaro in bocca perché avrebbero voluto prolungare ulteriormente la permanenza tra gli stand.
Negli ultimi due anni la penuria di appuntamenti conviviali si è fatta sentire; e quando si realizzano, vige il limite di presenze per assicurarne lo svolgimento in piena sicurezza, ma è sempre meglio di niente.
Non va dimenticato, a tal proposito, l’ausilio extra e completamente gratuito, concertato da parte dell’Associazione nazionale vigili del fuoco in pensione, sezioni di Nuoro e Oristano.
Il CIP Sardegna, artefice del duplice evento in collaborazione con gli Uffici Provinciali di Educazione Fisica di Oristano e Nuoro (coordinati rispettivamente da Salvatore Melis e Mauro Marras), ha saputo destreggiarsi bene:
“Non è mai semplice riuscire a mettere in pratica le nostre idee, indirizzate a dare la giusta risonanza all’attività paralimpica – dichiara la presidente Cristina Sanna – ma quando accade la felicità è doppia.
Cerchiamo come sempre di ottimizzare al meglio le risorse a disposizione e in questo caso è stato fondamentale il finanziamento della Fondazione di Sardegna che ci ha permesso di pubblicare un bando rivolto a tutte le anime della popolatissima famiglia facente capo al CIP”.
Cristina ha potuto rendersi conto personalmente di come le scuole siano una risorsa per lo sviluppo di un’autentica coscienza inclusiva:
“Mi piace scrutare le espressioni dei ragazzi quando, attraverso la pratica sportiva, sviluppano ancor di più un senso di intesa con i loro compagni, specie quando, hanno un modo di approccio alla disciplina differente legato a peculiarità motorie ed intellettive.
L’importante è esprimersi e provare amore per quei gesti atletici che un domani potrebbero sostanziarsi in un percorso agonistico serio e foriero di soddisfazioni utili ad interpretare l’esistenza con una visione radicalmente mutata”.
Le ultime frasi le dedica agli artefici: “Ringrazio gli Uffici scolastici provinciali, le federazioni che hanno risposto al bando, sperando che in futuro siano sempre di più a cogliere tali opportunità, le amministrazioni comunali, Antonio Ippolito e Giannetto Gungui dell’Associazione nazionale vigili del fuoco in pensione e ovviamente i collaboratori del CIP che hanno ben oliato la macchina organizzativa”.
Nella città di Eleonora era di casa il vice presidente vicario del CIP isolano Simone Carrucciu:
“Avvicinare allo sport i più piccoli, attraverso il coinvolgimento delle scuole è un aspetto che accomuna le nostre manifestazioni da diversi anni.
Più che dare spiegazioni teoriche, sono molto più dirompenti le dimostrazioni pratiche, specie se trattasi di discipline poco conosciute.
Le forti emozioni provocate da questi impatti favoriscono l’evoluzione della socialità e viene ancor più spontaneo giocare a contatto con più o meno abili e talvolta una semplice curiosità può sfociare in passione da coltivare con profitto”.
E giunge a proposito la testimonianza di Antonio Murgia che all’interno del Comitato Sardo Paralimpico ricopre il ruolo di referente settore avviamento.
È inoltre responsabile dell’Ufficio di Educazione Fisica della provincia di Cagliari, mansione che gli ha permesso di diventare mastice essenziale con i suoi colleghi Salvatore Melis e Mauro Marras.
“In tutti e due i capoluoghi si è registrata un’ottima affluenza – argomenta Murgia – sebbene la pioggia abbia scoraggiato qualcuno.
Pur sfidando la sorte, le Federazioni hanno risposto bene, partecipando in maniera autonoma.
Come referente dell’Ufficio scolastico, attento agli obiettivi del CIP, mi sento particolarmente frizzante perché stiamo riorganizzando i campionati studenteschi e ciò significa poter monitorare con attenzione i ragazzi con disabilità che si affacciano allo sport.
È importante poterli contattare e inserirli in un contesto più organizzato. Ben venga il ripristino di queste manifestazioni”.
A Nuoro il delegato territoriale CIP Maurizio Muzzu ha avuto modo di interagire con le scolaresche e attivare contatti per incrementare l’azione periferica del Comitato:
“Nonostante il tempo non sia stato clemente, ho vissuto una giornata sicuramente positiva.
Dalle interazioni intessute durante la mattinata ho avuto conferma dei processi di unità ed integrazione in atto che danno una rilevanza enorme al valore sociale assunto dallo sport, soprattutto in questo difficile periodo.
Il mio augurio è che si possano organizzare tanti di questi eventi dove sicuramente il CIP non farà mancare il suo impegno e coinvolgimento”.
PAROLA ALLE ANIME DELLA MANIFESTAZIONE
Un plauso immenso va alle federazioni che in queste circostanze mobilitano “forze umane e attrezzistiche” in grado di affrontare nel migliore dei modi la “sfida” accettata.
Tra Oristano e Nuoro si sono visti preparatori competenti e atleti paralimpici entusiastici che si sono mescolati tra la folla studentesca per fare dimostrazioni e giocare insieme.
Di seguito l’elenco di chi ha aderito alle due Giornate Divulgazione e Promozione:
- FIS (Federazione Italiana Scherma),
- FISDIR (Federazione Italiana Sport degli Intellettivo Relazionali) che ha proposto Basket e Judo,
- FITET (Federazione Italiana Tennistavolo),
- FITARCO (Federazione Italiana Tiro con l’Arco),
- FIC (Federazione Italiana Canottaggio),
- FPICB (Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla),
- FIBa (Federazione Italiana Badminton),
- FIV (Federazione Italiana Vela),
- FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento),
- FITA (Federazione Italiana Taekwondo),
- FIPE (Federazione Italiana Pesistica).
Indispensabile anche l’adesione delle scolaresche, che complessivamente hanno cooptato poco meno di cinquecento discenti.
Eccole:
Liceo Scientifico Fermi Nuoro, Istituto di Istruzione Superiore “F.lli Costa Azara” di Sorgono, ITC Salvatore Satta Nuoro, Istituto Tecnico Commerciale “G. P. Chironi” Nuoro, Istituto Comprensivo “G.M. Gisellu” – Dorgali, Istituto Comprensivo “Carmine Soro – Delitala” Irgoli (NU), Liceo delle Scienze Umane e Musicale “Sebastiano Satta” Nuoro, Istituto Comprensivo – Materne – Elementari – Medie – Bitti, Istituto D’Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci Lanusei, Istituto Comprensivo n. 2 Borrotzu Nuoro, Istituto Superiore A. Volta Ipsia-Ipss-ITI Nuoro, Liceo Scientifico Statale G. Galilei Macomer, Liceo Scientifico “M.Pira” – Dorgali. E poi solo rappresentanze da Oristano: Scuole Medie n.1, n.2. n. 3, n. 4, Istituto Magistrale Benedetto Croce, Istituto Tecnico Industriale Statale Othoca, I.T.C. Lorenzo Mossa, Liceo Classico S.A. De Castro, Istituto di Istruzione Superiore “Don Deodato Meloni.
Carmen Mura (delegata regionale Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali):
“Queste manifestazioni ci vedono sempre coinvolti e a maggior ragione, in due piazze così importanti come Oristano e Nuoro, non dovevamo assolutamente mancare.
Ne abbiamo approfittato per promuovere le nostre attività, visto che in Sardegna siamo la federazione con il più alto numero di atleti tesserati e di società (quest’anno arrivate a quota 38, record assoluto).
Questo significa che si è lavorato tanto e le giornate dedicate al paralimpismo aiutano a farci crescere.
A Oristano siamo stati protagonisti col basket e non poteva essere diversamente perché in quel territorio tale disciplina è la leader assoluta.
Ha coordinato l’autoctono Mauro Dessì, tecnico della Nazionale con sindrome di down e con lui diversi atleti che fanno parte dell’Italia Campione del Mondo in carica.
È stato un bel momento coinvolgente ed inclusivo e credo che questi aspetti siano prioritari.
A Nuoro abbiamo scommesso sul judo, disciplina nuovissima per ciò che concerne la nostra delegazione perché non avevamo mai avuto società che la pratica.
Alla fine è risultata richiestissima, gli alunni facevano la fila pur di provare sul tatami allestito per l’occasione.
Era presente il tecnico regionale Giovanni Gigliotti e l’atleta Gianmario Fancello che il prossimo 24 aprile rappresenterà la Sardegna ai Campionati italiani, sperando di rientrare a casa con lo spirito giusto di competizione che contraddistingue il nostro gruppo.
Ringrazio il CIP Sardegna per aver organizzato nel migliore dei modi questa manifestazione e in particolar modo la sua presidente Cristina Sanna.
Sarebbe bello se si tornasse alla vecchia gestione di queste giornate con una marea di atleti presenti, ma ovviamente tale limite è dettato dal periodo che stiamo vivendo.
Speriamo che in futuro si possano rivivere con un’inclusione totale”.
Maria Stefania Campesi (delegata regionale Federazione Italiana Canotaggio):
“Le giornate dedicate alla Divulgazione della Cultura Paralimpica organizzate dal CIP Sardegna hanno rappresentato per la nostra Federazione un punto di partenza importante. L’attività paralimpica del canottaggio in Sardegna infatti non è ancora decollata.
Attualmente però le società sarde sono pronte ad accogliere nuovi atleti con disabilità, in quanto quasi tutte sono ormai dotate di imbarcazioni sicure e stabili, come ad esempio i canoini e i coastal rowing.
Inoltre l’associazione Canottieri Tula dispone di una imbarcazione idonea per atleti tetraplegici.
I circoli remieri che hanno partecipato all’evento, Canottieri Olbia, Canottieri Sannio e CN Oristano, hanno rilevato grande interesse e entusiasmo negli alunni presenti e sono pronti a sviluppare progetti specifici assieme alla Delegazione Sardegna FIC”.
Ilenia Mereghetti: (tecnico Federazione Italiana Badminton):
“La nostra è una disciplina che si presta molto per essere praticata anche all’aperto.
In questa circostanza la pioggia ci ha messo un po’ in difficoltà col terreno di gioco erboso, l’ideale per prendere confidenza con la nuova costola chiamata AirBadminton.
Ma aldilà delle minacce metereologiche è stata un’esperienza bellissima, molto partecipata, durante la quale mi sono emozionata tantissimo nel vedere gli studenti con disabilità praticare allegramente con i loro compagni, sempre disponibili nel dare incoraggiamenti o consigli.
In realtà a primo acchito questo sport non è facile, perché c’è bisogno di tanto allenamento sia per impugnare correttamente la racchetta, sia per colpire il volano.
Superato il primo step di difficoltà il divertimento e la spensieratezza prendono il sopravvento.
In Sardegna abbiamo ancora pochi paralimpici ma approfittiamo di tutte le occasioni per diffondere le potenzialità del Badminton che può essere praticato dai 3 ai 90 anni”.
Ana Brzan (tecnico regionale paralimpico Federazione Italiana Tennistavolo):
“Purtroppo le condizioni atmosferiche avverse hanno reso anomale le due giornate.
Forse ad Oristano è andata un po’ meglio perché tra un acquazzone e l’altro ogni tanto compariva il sole, mentre a Nuoro, per lo stesso motivo, abbiamo dovuto smantellare tutto anzitempo per evitare che le attrezzature si rovinassero.
Mi rallegra constatare, come sempre, quanta curiosità ed entusiasmo c’è nei ragazzi quando si materializza un tavolo all’orizzonte, segno che questo sport lo conoscono sin troppo bene.
Non esistono momenti di pausa, il viavai di studenti che vogliono giocare, compresi i compagni a cui erano mirate queste giornate, è frenetico.
Siamo riusciti a far divertire non solo loro ma anche professori, vigili urbani e vigili del fuoco in pensione”.
Pino Montanino (delegato provinciale Nuoro Federazione Italiana Pesistica):
“In sintonia con il presidente federale regionale Nicola Testa, abbiamo accolto positivamente questa opportunità.
L’intento era sensibilizzare i docenti di educazione fisica e di sostegno, gli alunni in situazione di disabilità e gli alunni tutor, sull’essenza Parapowerlifting, una attività sportiva adattata perché, al posto delle discipline olimpiche dello strappo e dello slancio, è stato proposto l’esercizio, conosciuto e praticato in tutte le palestre del mondo, della distensione su panca.
Consta di un’attrezzatura simile a quella canonica salvo per la seduta della panca, più lunga e larga nella sua parte terminale, e per la presenza degli straps per effettuare un blocco degli arti inferiori o delle parti rimanenti, negli alzatori che hanno subito amputazioni.
Le performances degli alzatori destano meraviglia e stupore, sia negli atleti di alto livello, sia in quelli dilettanti, per le distensioni su panca.
Ciò anche in considerazione di un regolamento di gara e nell’espressione delle valutazioni arbitrali, che evidenzia livelli di precisione esecutiva e di severità valutativa impressionanti.
Non si tratta di atleti che effettuano prestazioni approssimative, all’acqua di rose: oltre a superare gli impedimenti fisici imposti dalla disabilità, devono effettuare delle esecuzioni di rara correttezza regolamentare che passano attraverso dei giudizi impietosi.
La presenza a Nuoro ha permesso di far conoscere, non tanto un esercizio che, nella sua esecuzione di base è noto dappertutto, ma per pubblicizzare il movimento di tipo agonistico, le sue modalità esecutive, le catene cinetiche coinvolte, le potenzialità sinora espresse nell’alto livello.
Si scende poi nella base propositiva di una disciplina che sviluppa le possibilità residue di ogni singola persona e, in ambito agonistico, delle soddisfazioni personali che riesce a dare.
A tal proposito, con la loro preziosa presenza, hanno dato un contributo divulgativo due atleti che attualmente ci piace definire “In-super-abili”: Cesare Chessa di Lula, agonista già dal 2008, e il poliedrico Antonio Piredda di Orani che ha raggiunto livelli agonistici impensabili per una atleta con Trisomia 21.
La soddisfazione per aver potuto esporre le potenzialità motorie della disciplina di fronte ad un pubblico attento e interessato, porta i responsabili federali della FIPE, provinciale e regionale, a potenziare l’impegno divulgativo di tipo paralimpico, in virtù anche delle sollecitazioni, inviti, domande interessate e pertinenti di insegnanti e alunni che hanno accolto positivamente la proposta sportiva federale e che, sicuramente, sarà foriera di sviluppi futuri interessanti”.
Corrado Fara (presidente Federazione Italiana Vela):
“Eravamo presenti con l’imbarcazione accessibile Hansa 303 messa a disposizione dall’A.S.D Veliamoci.
Nonostante le condizioni meteo non fossero particolarmente favorevoli, i numerosi alunni partecipanti hanno potuto prendere confidenza con l’Hansa 303 che ha riscosso un notevole successo grazie alla sua capacità di abbattere ogni tipo di barriera nello sport.
La federazione e il comitato terza zona crede molto nell’attività paralimpica, tanto che in Sardegna, a giugno, si svolgeranno i campionati nazionali che hanno già l’adesione di alcuni atleti paralimpici stranieri.
Ad Oristano era presente il consigliere addetto alla paralimpica Maria Cristina Atzori, nonché consigliere nazionale della classe Hansa, nostra punta di diamante che segue l’attività a tempo pieno.
Eccellenti sono anche i rapporti con il consigliere federale Fabio Colella, con delega alla paralimpica”.
Pino Spanu (presidente regionale Federazione Italiana Tiro con l’Arco):
“Il nostro stand è stato preso d’assalto indistintamente dagli alunni delle elementari sino a quelli delle superiori, non lasciandoci neppure un attimo per rifiatare talmente era frenetica e vissuta l’intera mattinata.
Un quadretto già visto anche in passato perché l’arco affascina e incuriosisce, maestre e professori compresi.
Ovviamente abbiamo dato l’opportunità di provare anche ad entusiasti ragazzi con disabilità.
Ad Oristano ero presente io, il tecnico federale Guido Carta e due atleti degli Arcieri Uras.
A Nuoro il vicepresidente Stefano Cau era supportato dal club locale Arcieri Arcos.
Siamo sempre pronti a dare una mano per la buona riuscita di queste iniziative e disponibilissimi nei confronti di chi vuole sposare questo sport.
Grazie al protocollo d’intesa stilato di recente, anche gli intellettivi relazionali possono cimentarsi nelle apposite gare predisposte dalla FISDIR in accordo con la FITARCO che invece dà un supporto tecnico – regolamentare”.
Gianmarco Tavolacci (delegato regionale Federazione Italiana Scherma): “La giornata che si è svolta a Nuoro ritengo sia stata un bellissimo successo. Innanzitutto devo evidenziare l’ottima risposta delle scuole che hanno accettato con entusiasmo di partecipare all’evento di divulgazione dello sport paralimpico. Per quanto riguarda la Federazione Italiana Scherma, che ho l’onore di rappresentare, posso dirmi ancor più soddisfatto perché la valorizzazione di tutto il territorio provinciale nuorese – che ha sempre dimostrato un ottimo potenziale di risorse umane e di passione- è stata da sempre un obiettivo gestionale del mio Comitato. Ci tengo, veramente, a ringraziare per il supporto il Prof. Mauro Marras e la Presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna. La nostra Federazione è da sempre in prima linea per la diffusione dei valori dello sport nelle scuole e da diversi anni è un partner orgoglioso del Comitato Italiano Paralimpico. Mi auguro che manifestazioni del genere possano ripetersi quanto prima e assicuro, in ogni occasione, la presenza della scherma in prima linea”.
Giacomo Chiesa (tecnico regionale Federazione Italiana Sport Orientamento): “Manifestazioni di questa valenza hanno un valore enorme, perché grazie all’ottima intermediazione del CIP si coinvolgono le scuole, luoghi fertili per divulgare la nostra disciplina. Di solito non si accostano in tantissimi alle postazioni FISO, ma quelli che lo fanno è perché sono seriamente interessati. E a quel punto spieghiamo che l’orienteering consta di diverse costole: a piedi, mountain bike, sci e il Trail -O. Quest’ultimo è particolarmente inclusivo perché il disabile fisico ha le stesse identiche possibilità degli altri partecipanti. A Oristano il nostro stand era tappezzato di quesiti orientistici brevi, essenziali e facili. Gli studenti con disabilità si sono approcciati serenamente perché la discriminante della classifica, peculiare in questo sport, non svantaggia chi si sposta con difficoltà, ma valorizza la sua prestazione perché non legata alla rapidità dei movimenti. Risulta apparentemente difficile, in realtà poi si scopre che non lo è. In Sardegna stiamo spopolando nelle scuole, a livello federale è un po’ più difficile farlo attecchire, ma ci proveremo sempre. Un ringraziamento particolare al Cip Sardegna”.
Claudio Secci (tecnico Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla): “La tappa di Oristano si caratterizza per l’ottimo approccio degli alunni alle diverse discipline sportive paralimpiche. Noi li abbiamo fatti cimentare sia nel calcio balilla normo, sia in quello per persone in carrozzina. Fortunatamente siamo stati graziati dalla pioggia, anche se la location non era felice. Al contrario, a Nuoro abbiamo sfruttato la pista di atletica in bolla, così che i ragazzi hanno potuto interagire nelle diverse discipline con spazi adeguati. Gli alunni erano entusiasti del calcio balilla e in tanti domandavano quale fosse la differenza tra le due tipologie di gioco proposto. Anche i professori hanno impugnato le aste, coinvolgendo alunni con disabilità intellettiva relazionale. Ad un certo punto ha cominciato a piovere: tutti hanno iniziato a smontare le attrezzature; soltanto noi siamo rimasti ancora in pista, assediati da alunni e professori che hanno continuato a divertirsi, ignorando beatamente le precipitazioni in corso”.
Salvatore Bussu (Presidente regionale Sardegna taekwondo): “Gli eventi atmosferici non hanno di sicuro agevolato la manifestazione. Ciononostante c’è stato un buon afflusso di ragazzi che hanno mostrato vivo interesse e partecipazione. Verso la fine della manifestazione alcune ragazze e ragazzi hanno voluto una “lezione supplementare” per quanto riguarda l’arte marziale presente, il Taekwondo. Grande la disponibilità degli organizzatori che ci hanno cercato e coadiuvato a partire dalla Signora Cristina Sanna, e da Salvatore Melis e Simone Carrucciu. Iniziativa buona e da ripetere che va sicuramente implementata e studiata in modo da coinvolgere in maniera più approfondita gli allievi disabili e non. Per il Taekwondo Fita Sardegna erano presenti i Maestri Gaspare Cervo responsabile del settore paralimpico e Giorgio Atzeni delegato della provincia di Oristano.