Ad Oristano, in via Brianza, giovedì 14 aprile aprono le casette mobili per l’accoglienza temporanea delle persone in particolare condizione di disagio abitativa.
Si tratta di 4 moduli abitativi, perfettamente attrezzati e immediatamente abitabili, realizzati con il progetto “Una casa per tutti”.
Progetto da 100 mila euro, frutto di un finanziamento di 80 mila euro del Ministero dell’Interno a valere sul fondo UNRRA (appositamente istituito per progetti a favore di giovani, emarginati, ovvero riguardanti attività di integrazione, specificamente finalizzate alla prevenzione di situazioni e comportamenti a rischio di devianza, abbandono o degrado sociale) e di una quota di 20 mila euro dal bilancio comunale.“Grazie a questa iniziativa sono state acquistate e allestite 4 case mobili, in un’area appositamente strutturata, da destinare all’alloggio temporaneo di soggetti o nuclei familiari che versano in stato di disagio, pensate per offrire risposte a bisogni abitativi differenti – spiega il Sindaco Andrea Lutzu -.
Giovedì 14 aprile, alle 17, il Sindaco Andrea Lutzu e, l’Assessore ai servizi sociali Carmen Murru, insieme al Presidente della Commissione consiliare Antonio Iatalese, inaugureranno le 4 casette che nei giorni a seguire saranno messe a disposizione dei primi assegnatari.
Il progetto ha preso le mosse dalla verifica di un reale bisogno che si sta manifestando anche a Oristano dove sono in aumento i nuclei familiari e le persone singole che si ritrovano senza casa a seguito della perdita improvvisa del lavoro, del sopraggiungere di una malattia, della separazione dal coniuge con conseguente situazione di fragilità che può trasformarsi in disagio ed esclusione sociale permanente se non si interviene per tempo. Le casette sono una risposta a una situazione di emergenza in cui purtroppo si possono ritrovare i singoli e le famiglie”.
“Il nostro obiettivo principale è creare spazi di accoglienza temporanea, sino a un massimo di 6 mesi eventualmente prorogabili di ulteriori 6 previa valutazione del Servizio Sociale, a favore di persone prive di una rete primaria di sostegno all’ospitalità in residenzialità – aggiunge l’Assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -. Soprattutto nel corso degli ultimi anni abbiamo constatato un bisogno crescente di soluzioni abitative adeguate a garantire alle famiglie di essere supportate per il tempo sufficiente a stabilizzarsi e a riorganizzare le proprie risorse per ritrovare l’autonomia. L’accoglienza, limitata nel tempo, è importante, ma non sarà l’unica misura a favore di questi soggetti. Il Comune interverrà con un più ampio progetto di accompagnamento volto ad aiutare le persone ad orientarsi sui servizi del territorio e per accedere a sussidi e agevolazioni”.